15.

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-Lorenzo ti ha raccontato la storia e tu sei venuto qua per le scuse vero? Mi dispiace ma non le accetto, troppo tardi.- mi disse senza neanche degnarmi di uno sguardo, era stravaccato a terra la camicia era aperta mostrando gli accenni degli addominali che aveva, niente a confronto ai miei dovevo ammetterlo.

-que quieres? dilo.- ( cosa vuoi? Dillo.) mi disse in spagnolo alzandosi dal suolo sporco e venendo verso di me barcollando un po', per poi alzare lo sguardo verso il mio, ma non riuscì a reggere i suoi occhi per molto.
-quiero...- (voglio...) cosa stavo per dire? Cosa volevo esattamente? Cos'era che mi aveva spinto tutto d'un tratto a tornare in quel vicolo sporco e buio in cui si trovava il moro.
-cosa vuoi Stefano dillo.- mi disse ancora, avvicinandosi un altro po' al mio visto. Una parte di me mi diceva di farlo, l'altra, quella che aveva il controllo mi diceva di seguire l'orgoglio.

E in quel momento scatto qualcosa dentro di me, qualcosa che mi portò a fare un azione di cui mi sarei pentito il giorno dopo.
-perché dev'essere tutto cosí complicato?- dissi prima di sbatterlo al muro e avvicinarlo stringendo la sua maglietta tra la mano destra, mentre le nostre labbra si unirono in uno schiocco.

Un brivido mi percorse la schiena ma cercai di reprimerlo per non darla vinta a sascha, inutile dire che fu uno sforzo cretino.

-se continui cosí forse potrei anche perdonarti.- disse una volta staccati per il bisogno di ossigeno. Mi sorrise, ma che cazzo stavo facendo?

A fermarci da un secondo round di baci, fu il mio telefono che squillò risuonando nel piccolo vicolo.
-pronto?- disse con la voce un po' tremante, come sempre.
-Stefano. Sbrigati cazzo siamo nei guai. Missione di tipo urgente, sai cosa fare.- sascha aveva sentito tutto, e quando vidi la sua faccia (un misto tra il divertito e il preoccupato) corsi via verso l'appartamento.

Cazzo, se l'FBI ci aveva trovato, eravamo morti.
Mi misi il cappuccio per non farmi riconoscere dai fan e corsi, dovevo entrare dalla base dei computer, sgombrare le armi e la droga e caricare il tutto sul furgone e parcheggiarlo lontano, poi dovrò spargere la cenere sul pavimento e nascondere l'odore ai cani, per poi sostituire tutte le schermate dei computer nascondendo alcuni file.

Riuscirò a fare il tutto da solo? Pensai. E come se lo avessi chiamato, mi ritrovai sascha accanto mentre correva con me.
-non riuscirai mai a fare tutto da solo, sarò anche stato bannato ma mi ricordo perfettamente tutti i passaggi da fare, Lorenzo me li insegnava.- sospirai e iniziai ad accelerare il passo, dovevamo muoverci cazzo.

Pubblico adesso perché oggi sono  andata all'incontro di Favi e non ho avuto per niente tempo, ma il sabato finisce a mezza notte giusto? 🤣

Assassin|| Saschefano/Pietrenzo [finita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora