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Resoconto: il sospettato, Sascha Burci, 24 anni, accusato di omicidio giustificandosi con 'mi stava sul caz*o', la vittima, Marina Banfi, 18 anni, fidanzata di Stefano Lepri, il presunto amante dell'assassino.
Privato della sua famiglia dall'età di 6 anni, Sascha Burci, cresce con Lorenzo Ostuni, per poi far parte di uno dei gruppi di youtuber più famosi in Italia: I Mates. Loro si giustificano dicendo che non sapevano nulla del comportamento di Sascha che dice di essere un hacker da quando aveva 5 anni.

Beh... bella descrizione no? Non manca nulla... direi che avevano detto tutto, senza trascurare nessun dettaglio.
Ero in un fottuto carcere da più di 7 ore e ancora non mi trovavano una cella, avevo sonno cacchio!

Ma funzionava cosí, dovevo stare su una panchina per un bel po' di tempo...
Quindi... Stefano, continui tu a raccontare?

Si... humm... Io non facevo nulla se non pensare alle parole di Sascha: 'potete chiamarmi psicopatico, ma qui dentro sono l'unico sano.'

'L'ho fatto per te Stefano, ti amo se non si fosse ancora capito.'
Beh, comunque, non potevo permettermi di farmi vedere debole, sia per le missioni, sia per me stesso. Quella situazione cosí pesante mi aveva fatto aprire gli occhi.

Ora capisco il motivo della rottura tra Sascha e Lorenzo, il suo essere 'bipolare' con me. Se chiudo gli occhi ripenso a quella sera, sul bel vedere, con i TOP di sottofondo e noi due accovacciati insieme... ah devo dimenticarmelo. Pensai.

Cominciai a girovagare in giro per casa alla ricerca di qualcosa da fare, ma qualunque cosa mi ricordava lui... solo lui...

Decisi per questo di uscire e fare due passi per schiarirmi le idee.
Il mio migliore amico aveva ucciso la mia fidanzata solo perché lui era innamorato di me e facendo ciò aveva messo l'intera squadra in pericolo con la polizia, e noi, ricambiando il favore, Lo abbiamo mandato tra le sbarre.

Tutto ciò non aveva senso... arrivai a casa, e diretto andai a bussare alla camera di Lorenzo, che mi fece entrare. Come faceva a sapere che ero io a bussare?
-hai avuto la mia stessa idea, vero?- lo guardai con aria interrogativa.
-andare da lui per parlargli dal vetro..- abbassai lo sguardo, aveva fottutamente ragione.
-beh, chi ce lo vieta? La polizia non conosce le nostre facce.-mi guarda con un sorriso malizioso e mi dice di incontrarci sotto casa alle 20, dopo cena.

Continui te a raccontare Lorenzo?

Si... dopo aver salutato Stefano, andai nel condominio affianco dove c'era Pietro che si era sistemato lì da poco.
Appena entrato, presi il suo viso tra le mani e lo baciai dolcemente.
Ormai la nostra relazione stava andando benissimo dopo la sua dichiarazione.

-volevo salutarti, io e Stefano andiamo a parlare con sascha.- dissi sperando di non avere una reazione negativa da lui, speravo...

-Ma dico sei scemo?? E se ti scoprono? E se ti prendono? E i mates?- mi avvicino e lo zittisco baciandolo.
-shh, andrà tutto bene.-mi abbracciò e mi disse di fare attenzione, detto ciò, uscii per l'incontro che avevo con Stefano.

L'ansia si faceva sentire, potevo percepire anche l'agitazione di Ste.
-e se ci manda a quel paese?- mi disse salendo in macchina e accendendola.
-stiamo parlando di Sascha, ricordatelo.- ridemmo insieme, e durante il tragitto nascosi le armi che avevano in macchina mentre ci tiravamo delle occciate in cui ci capivamo a vicenda...

-perché sascha?- dissi guardando il carcere male andato in cui si trovava, guardai Stefano e entrammo dopo un bel respiro..

Ma sciauuu oggi, strano, ma ho pubblicato due storie in cinque minuti, se vede che sto di buon umore?

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Assassin|| Saschefano/Pietrenzo [finita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora