16.

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-cazzo, sbrigati li staranno interrogando!- slittai sulle scarpe velocemente ed arrivai alla porta, Sascha intanto stava aprendo il furgone.
Dopo uno scatto della serratura aprii la porta con il consenso del ragazzo vicino a me e ci ritrovammo una ventitna di agenti con tutti dei fucili in mano puntati proprio su di noi, i ragazzi si trovavano in ginocchio con le mani ammanettate dietro la schiena.

No. Non rovinerò la mia carriera per due agenti del cazzo.
Io e Sa, alzammo le mani conteronramente mi guardò aspettando un mio consenso. Annuii, c'eravamo impegnati per anni, io e lui, insieme, solo per combattere e vincere in una situazione del genere.

Io alla destra e lui a sinistra, cosí iniziammo a prendere di mira i fucili che avevano in mano, con calci e pugni, tutto sotto gli sguardi increduli dei nostri amici, non ci avevano mai visto cosí sincronizzati.. ah vaffanculo sascha.

Presi per un braccio un agente e lo buttai a terra, poi aiutai a sascha che era circondato.
-cazzo, non ci riusciremo mai cosí.- me ne frego di tutto. Pensai. Presi un fucile e sparai 5 pallottole tutte entrate nelle teste degli agenti.
Mi guardarono tutti a bocca aperta, mentre sascha gli levava le manette.

Guardai il fucile che cadde a terra. -Cazzo è stato bellissimo, una liberazione.- Sussurrai più a me che agli altri.
Tutto quello che avevo fatto, per anni, era stato solo spacciare, scopare e prendere soldi per mangiare, non avevo mai provato una sensazione cosi adrenalitica come in quel momento, è stato... fantastico.

Quindi è questo quello che aveva provato sascha quando ha ucciso Marina.
-cazzo. Io...- uscì da quella stanza, l'aria mancava. Che cazzo avevo fatto?
-credi di essere bipolare, vero? Prima pensi che è stato bellissimo poi arrivano i sensi di colpa, dopotutto hai ucciso cinque persone.- disse una voce dietro di me.

Mi appoggiai alla ringhiera che divideva la nostra casa dal dirupo, e cercai di reprimere le vertigini.
Non risposi, sapevo che era sascha.

Mi girai e dopo averlo completamente ignorato mi sedetti e feci posare una farfalla sul mio dito. Questa volò via appena arrivò sascha che mi allargo le gambe con forza e si posizionò tra di esse.

-Stefano reprimilo, siamo criminali, è questo quello che facciamo.-

Narratrice P.O.V.
Quella frase, fece scattare qualcosa nella mente di Stefano, ma non solo nella sua, anche in quelle menti troppo chiuse dei loro compagni che avevano origliato per tutto il tempo...
Anche se sembrava psicopatico sascha era il più intelligente, ed era proprio questo quello di cui si preoccupavano...

Ciaoooo!
Oggi è il compleanno del mio fratellino e stiamo preparando una festa con i suoi compagni di scuola tutto a tema Minions! È tutto troppo puccioso, per questo se volete un aggiornamento del prof di matematica, dovrete aspettare i'm sorry.

Comunqueeeee piaciuto this capitolo?

Assassin|| Saschefano/Pietrenzo [finita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora