IV. Amaro in bocca

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"Coloro che reprimono il desiderio, lo fanno perché il loro desiderio è abbastanza debole da essere represso"
-William Blake

-Sei in ritardo- esordii -di ben sette minuti-
Stavo aspettando Malfoy all'entrata della sala grande per la ronda serale e lui era arrivato in ritardo.
Mi stava guardando con un'espressione sghemba in viso.
-Beh sai Rosellina- disse -ero leggermente occupato-
Io lo guardai male e pui rise.
-Non chiamarmi Rosellina- sbottai.
-Su non essere gelosa- mi disse ignorandomi deliberatamente
-Arriverà anche il tuo turno-
Mi si avvicinò pericolosamente e io gli tirai uno schiaffo in pieno viso.
-Il tuo turno di venire schiantato arriverà fra poco invece!- abbaiai allontanandomi.
Lui sbuffò.
-Andiamo- disse come se non fosse arrivato in ritardo a pretendess seguissi i suoi orari.
Come se fossi stata io a fargli un torto.
Io lo sorpassai con una spallata, proseguendo lungo le scale che portavano al primo piano.
Per un po' di tempo stemmo in silenzio senza guardarci negli occhi.
Poi trovai il coraggio che da degna Grifondoro avrei dovuto possedere.
-Vanessa- esordii voltandomi guardarlo -dice che qualcuno ci ha... beh visti-
-Visti?- chiese lui con finta innocenza -a fare cosa?-
-Oh andiamo, sai cosa!-
-In verità no-
-Malfoy!-
-Illuminami Weasley! Davvero non ho idea di cosa tu stia parlando-
-Del fatto che ci siamo baciati, idiota!-
-Veramente tu mi sei saltata addosso ed io non ti ho respinto-
-Allora sai di cosa sto parlando!-
-Certo che lo so- disse con veemenza.
Si avvicinò a me, prendendomi le mani tra le sue.
Cercai di divincolarmi, ma la sua presa si fece più salda.
Ed io rimasi lì ad aspettare la sua prossima mossa.
-Lo so- continuò -perché è da quando ci siamo baciati che non faccio altro che pensare a quello che ho provato-
Non sapevo cosa dire.
-Rose ti ho già detto quest'estate che provavo qualcosa per te e tu ieri lo hai ammesso- disse incatenando i nostri sguardi.
Provò a baciarmi, ma io mi spostai di lato.
-Perché non ti lasci andare per una volta?- sbottò -perché non metti a tacere per una volta la parte razionale che è in te?!-
-Cosa intendi- dissi -così?-
Mi avvicinai a lui tanto che sfiorai le sue labbra con le mie.
-Ma è sbagliato- continuai allontanandomi -tu hai una fidanzata-
-Che non desidero-
-E allora perché ti sei messo con lei?-
-È complicato-
-Con te è tutto complicato- dissi più a me stessa che a lui.
-Se solo mi dessi l'opportunità di farti vedere che sono cambiato... che tu mi hai cambiato. Durante la vacanza... è stato tutto merito tuo!-
I ricordi vagarono ad un mese e mezzo prima, la serata del mio compleanno era impressa nella mia mente come un marchio a fuoco.
-Odio e amore- continuò -lo hai detto tu. Perché non darci una possibilità come coppia?-
-Non mi hai più scritto- dissi come senza averlo sentito -niente di niente! Ti avevo confessato tutto, con il cuore in mano e... Tu sei sparito nel nulla!-
-Quindi è questo il problema!- sbottò -Rose ero confuso! Un conto era la consapevolezza di quello che sentivo io ma... Ma te! Non avevo idea di quello che provavi! Tu mi hai sempre odiato, non credevo le cose potessero cambiare, mettiti nei miei panni!-
Non lo ascoltai più, il mio udito si aguzzò.
Avevo sentito dei passi provenienti dal corridoio sopra di noi.
-Shh..- gli dissi.
-Rose per una volta che voglio spiegare...- cercò di dire, ma gli tappai la bocca con la mano.
-Zitto Scorpius!- sbottai.
Lui si zittì guardandomi male, ma sentendomi pronunciare il suo nome, il suo sguardo si addolcì.
I passi risuonarono più chiari e cadenzati.
Qualcuno si stava muovendo al piano di sopra.
Con un cenno d'intesa, tirammo fuori le bacchette e salimmo le scale.
-Vado avanti io- dissi facendo per sorpassarlo, ma lui mi prese la mano intrecciando le sue dita con le mie.
-No- sussurrò -so che fremi per mostrarti una vera Grifondoro davanti ai miei occhi ma questo non te lo consento, vado avanti io, sono più minaccioso di te-
Aw che carino, disse Hope.
Oh eccoti, dissi, era tanto che non commentavi.
Annuii e lui avanzò di poco.
-Vieni a sentire- mi disse dopo qualche minuto di silenzio -sento una voce-
Mi avvicinai e notai una voce provenire da un punto indecifrabile del corridoio.
-È chiaramente modificata- sussurrai in modo tale che solo Malfoy mi potesse udire -non riesco a capire di chi si tratti-
-Non temere- si levò la voce con una nota di orgoglio e soddisfazione -ha accettato. Il piano può proseguire, è caduta dritta nella trappola mortale- Istintivamente presi la mano di Malfoy e gliela strinsi come un appiglio.
Di chi si trattava?
E di chi era quella voce?
-Ottimo- rispose un'altra voce molto più profonda e rauca
-evitiamo di scriverci ancora, le lettere potrebbero venire intercettate-
-Ma questo modo di comunicazione è rischioso- disse la prima voce -qualcuno potrebbe sentirci, alcuni studenti stanno facendo le ronde notturne-
-Idiota- sibilò la seconda -avevi detto che il luogo dove ti trovi non viene mai perlustrato!-
-Ed è così, ma non si sa mai... ora sarà meglio che vada è già tardi dovrei essere in...-
-Vai allora-
Le voci tacquero e i passi salirono di piano in piano fino a scomparire.

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