Capitolo 8

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Ero particolarmente felice in quei giorni.
E se ne accorsero tutti, in primis Lorenzo.
E anche Viola.

"È bellissimo vederti così sorridente Claudio. Rendi felice anche me. Posso sapere a cosa è dovuta tutta questa euforia? C'entra per caso qualche ragazza?"

Bene Claudio, ora tu troverai le parole giuste per dire a Viola che ti piacciono gli uomini e non le donne. Daidai forza e coraggio!

"Viola ehm, in realtà c'entra un ragazzo"

Capì subito quello che volevo dirle.

"E come mai io ancora non lo conosco?"

Rido. È adorabile.

"Perché stiamo cercando di fare le cose piano piano...non so neanche se stiamo insieme o no. Ma ti prometto che te lo farò conoscere!"

"Bravo ragazzo!"

Quel giorno però succede qualcosa di inaspettato.
Mario arriva sulla spiaggia non come tutti i giorni, al tramonto, ma prima, e mi vede intento a parlare con una donna anziana.
Pensavo, avendo imparato a capire alcuni suoi atteggiamenti, che se ne sarebbe stato in disparte e avrebbe aspettato che fossi solo prima di avvicinarsi, invece mi sorprese, perchè venne verso di noi.

'Ciao Claudio'

"Ciao", risposi con faccia sorpresa.

'Piacere signora, io sono Mario'

"Ah ma allora sei tu il ragazzo che rende felice il mio Claudio. Io sono Viola, piacere, una sua anziana amica", gli dice indicandomi.

E io divento completamente rosso in viso.
Tanto che Mario sembra accorgersene e ride.

'Ah se lo rendo felice bisognerebbe chiederlo a lui signora Viola'

"Ti prego chiamami Viola, altrimenti mi fai sentire veramente vecchia"

'Va benissimo Viola'

E poi torna a guardarmi.

"Ti posso offrire qualcosa?"

'Un caffè grazie. Amaro'

"Subito"

Quando finì di bere:
'Viola è stato un piacere conoscerti. Io ora devo andare, ma ci rivediamo presto. Clà ti aspetto sulla spiaggia'

"Va bene, il tempo di mettere a posto le ultime cose e ti raggiungo"

'A tra un po' allora. A presto Viola'

E le rivolge un sorriso, che lei, ovviamente ricambia.
Lo guardo mentre si allontana.
Lui si gira, come se sentisse il mio sguardo puntato su di lui, e mi sorride.

"Clà allora ti lascio così puoi finire di sistemare e raggiungere Mario"

"Va bene Viola, grazie. Ci vediamo domani allora come sempre"

"Posso permettermi di dirti una cosa?"

"Ma certo, dimmi"

Si avvicina al mio orecchio e sussurra:
"Vi guardate esattamente come facevamo io e mio marito. Tienitelo stretto, perché, anche se ora e presto e non ve ne rendete conto, la vostra è già una forma di amore"

Non rispondo.
Non so cosa rispondere.
Mi ha lasciato senza parole.

"A domani Claudio"

Se ne va.

Chiudo velocemente il chiosco e raggiungo Mario sulla spiaggia.
Non so come comportarmi.
Si ieri ci siamo dati un bacio, ma adesso?
Cosa dovrei fare esattamente?
Opto per un bacio sulla guancia.
Ma lui mi stupisce nuovamente, afferrandomi il viso e dandomi un bacio sulle labbra.
Come la sera prima.

Le nostre fronti sono attaccate:
"Scusami. Avrei voluto farlo, ma pensavo che tu non volessi"

'Pensi un po' troppo Claudio. Non trovi?'

"Dovrei lasciarmi andare un po' di più vero?"

'Mhmh', soffia sulle mie labbra.

Capisco che quello è il momento.
Allora lo afferro da dietro alla nuca, lo spingo sulle mie labbra e chiedo accesso alla sua bocca.
Accesso che mi concede immediatamente.
Le nostre lingue si sfiorano e si conoscono per la prima volta.
I nostri sapori finalmente si mischiano.

Mario profuma di buono.

Ci stacchiamo quando l'aria comincia a mancare.

"Meglio?"

'Molto meglio' e mi sorride.

'Ti va di provare a scattare qualche foto?'

"Oddio si! Che bello! Ma io non so fare niente Mario"

'Tranquillo ti guido io'

"Okay"

'Innanzitutto la prima cosa da fare è guardarsi intorno e cercare qualcosa che colpisce la tua attenzione'

"Va bene, fatto"

'E inizia a scattare allora. Ti uscirà spontaneo poi giocare con i colori, con il bianco e nero. La fotografia è soggettiva e nessuno può dirti che quello che stai scattando è brutto o bello. Tu scatti quello che la tua anima sente'

Me lo dice mentre guarda il tramonto.
Ed io approfitto di quel momento per scattargli una foto.

È bellissimo Mario al tramonto.
Oddio è bellissimo sempre, ma con queste colori che lo avvolgono lo è un po' di più.

'Ma cosa stai facendo?'

Si copre il viso con le mani.

"Sto scattando la foto a qualcosa che colpisce la mia attenzione"

'E sarei io quella cosa?'

"Beh non proprio. Siete tu e il tramonto insieme"

Sorride.

"Vieni qui. Sono io questa volta che ti mostro uno spettacolo"

Si avvicina e gli faccio vedere la foto che gli ho appena fatto.

"Ti piace?"

'Beh come prima volta direi che non è andata male, anche se io sono bruttissimo'

"Tu bruttissimo? Ma ti sei visto?"

'Si, ma io non mi vedo così bello come dici. Sono molto insicuro fisicamente'

"Ah si?"

Annuisce con la testa.

"Vorrà dire che ti ripeterò all'infinito quanto sei bello, fino a quando non ti convincerai da solo"

E lo ribacio.
Lì.
Di fronte allo spettacolo della natura del tramonto.

E lo sento sempre un po' più mio.

Al tramonto noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora