Capitolo 16

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Ci saranno alcuni capitoli  (che vi segnalerò ovviamente) che saranno scritti dal punto di vista di Mario.
Questo è uno di quelli.

Tornare a Roma non è stato facile, perchè mi sono dovuto distaccare da Claudio proprio nel momento peggiore: quando finalmente mi ero riuscito a lasciar andare.
Non ho potuto prolungare la partenza perché all'ospedale avevano bisogno di me.
Ed io amo il mio lavoro.

Per arrivare dove sono oggi ho dovuto studiare giorno e notte per dieci lunghi anni. Non mi sono mai lamentato però, perché sapevo che tutti i miei sacrifici sarebbero stati ripagati. E oggi, infatti, sono un radiologo del San Giovanni, uno tra gli ospedali più buoni della capitale, con una buona paga, con dei bravissimi colleghi che si impegnano in tutto quello che fanno: un po' come me, dai.

Claudio, vorrei tu mi vedessi lavorare.
Ti accorgeresti come hai ancora tante cose da scoprire di me e come io voglia fartele scoprire tutte.
Ma tempo al tempo.

Oggi ho il turno di notte.
Non ho sentito Claudio perché lui sta già dormendo, visto il fuso orario di tre ore.
Forse riuscirò a parlarci alle 5, quando stacco, dato che lui deve essere al chiosco presto.

Da quando sono tornato, abbiamo sempre mantenuto la nostra promessa.
Nei momenti liberi ci chiamiamo.
Quando siamo impegnati con il lavoro, riusciamo sempre a trovare uno spazio per poterci mandare dei messaggi.
Non ci siamo mai detti "mi manchi", ma io so che entrambi lo pensiamo.
Solo che dirlo ci farebbe ancora più male, allora preferiamo il silenzio. Tanto i nostri cuori parleranno per noi.

Messaggio:
"Buongiorno amore. Come è andata la notte? Quanti uomini hai dovuto guardare?😒"

Anche se morente di sonno, non può che scapparmi un sorriso.
Amo il Claudio geloso, anche se non gliel'ho mai detto.

'Buongiorno ❤️ la notte è andata bene.
Gli uomini...beh effettivamente ce ne sono stati parecchi, ma indovina un po'? Nessuno era te'

"🙈 se adesso fossi lì ti starei baciando"

'Se fossi qui, io starei ricambiando il bacio. Ci vediamo presto. Nel frattempo, pensami sempre come faccio anche io'

"Ti penso."

-
Sono definitivamente crollato.
Fare la notte mi mette k.o., ormai non ho più l'età!
Non so neanche quanto ho dormito, ma ne avevo davvero bisogno.
Faccio una doccia veloce perchè questa sera devo uscire con Valentina e con un amico, che non so chi sia, ma mi ha detto Vale che mi piacerà sicuramente.
Se lo dice lei!
Non ho avuto il tempo neanche di raccontarle di Claudio, di raccontarle che mi sono fidanzato, ma lo farò presto. Appena riusciamo ad avere un momento tutto per noi.
Faccio partire una videochiamata prima che Claudio si metta a letto a dormire.

"Wow, che figo che sei. Dove stai andando?"

'Ciao anche a te amò. Sto aspettando Vale. Mi porta a cena'

"Che romantica che è la tua migliore amica! Una cenetta per due"

'In realtà c'è anche un suo amico, ma non so chi sia. Solo che non voleva lasciarlo a casa da solo'

"Perchè?"

'Non mi ha spiegato bene. Da quel po' che ho capito si è lasciato da poco con il ragazzo e non l'ha presa benissimo, quindi Valentina vuole evitare che faccia sciocchezze'

"Ah pure gay è?"

'Amore eddai, non essere geloso'

"Ti sembra facile"

'Clà devo andare che mi sta chiamando Vale, sicuramente è qui sotto. Mi mandi un messaggio prima di andare a dormire? '

"Si, tu scrivimi quando torni a casa"

'Certo. A dopo'

"Ciao"

È infastidito.
Lo so.
Ma non voglio rovinarmi la serata, perchè la mia migliore amica mi è mancata tantissimo e voglio godermela.

'Amore ciaoo! Quanto mi sei mancata'

-Anche tu amore, da pazzi. Allora fammiti guardare, ma quanto sei bello?!-

'Ma taci'

< Nono, Valentina ha completamente ragione >

-Mario lui è Francesco.
Francesco lui è Mario-

< Piacere Francesco >

'Piacere Mario'

Se Claudio fosse qui lo avrebbe già ammazzato.

La cena, fortunatamente, procede tranquilla.
Ho capito quanto Valentina mi sia veramente mancata, in particolar modo la sua spensieratezza. È questa la cosa che mi ha fatto innamorare di lei.
Mi sono completamente dimenticato di dare un'occhiata al cellulare, troppo preso dalle lunghe chiacchiere che Vale è solita fare.
Quando lo sblocco, leggo che Claudio mi ha scritto una semplice "buonanotte". Non capisco il suo comportamento. Non può dubitare di me, non dopo quello che gli ho raccontato, non dopo quello che abbiamo provato e che proviamo tutt'ora.
Decido, quindi, una volta tornato a casa, di non mandargli nessun messaggio.

La mattina mi ritrovo sei sue chiamate perse.
Lo richiamo subito.
Cazzo Claudio rispondimi, cosa è successo?
Lo sento rispondere.
Ha la voce rotta.
Sta piangendo.

'Amore cosa succede perchè piangi? Mi stai facendo spaventare'

"Ppp-erchè non mi hai scritto quando sei tornato? Qui quello preoccupato ero io. Pensavo ti fosse successo qualcosa"

'Amore smettila di piangere ti prego. Non mi è successo niente, sto bene! Ero solo arrabbiato per come mi avevi mandato la buonanotte'

"Scusa, scusa...io non sono mai stato geloso, te lo giuro, ma con questa distanza di mezzo non riesco a controllarmi"

'Lo so che è difficile Clà, lo è anche per me. Ma io ti amo'

"Anche io ti amo"

'E allora dobbiamo superare questa cosa. Manca poco'

"Venti giorni ti sembrano pochi?"

'No...ma saranno niente in confronto a quelli che passeremo insieme'

Lo sento sospirare.

"Devo andare a lavoro che altrimenti Lorenzo mi ammazza. Ti chiamo appena finisco. Tu devi lavorare?"

'Nono oggi ho il giorno libero, chiamami quando vuoi amore'

"A dopo"

'A dopo scricciolo'

Chiude la chiamata.
E scoppio a piangere anche io.

Non è dura solo per te Claudio, ma anche per me.

Al tramonto noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora