Capitolo 27

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Questo capitolo è dal punto di vista di Mario.

L'autunno era ormai alle porte.
Ho sempre amato questa stagione. Tra tutte è quella che preferisco, perché, per parecchi anni, ha rappresentato il mio continuo stato d'animo. Irrequieto, non completo, triste, scuro. Se penso a come sono adesso, invece, avrei difficoltà a riconoscermi. Da quando Claudio è entrato nella mia vita la mia stagione preferita è diventata la primavera, perché lui è quella boccata d'aria di cui avevo un tremendo bisogno e che non sono mai riuscito ad avere.

Se dovessi associarLo ad una stagione lo assocerei sicuramente a lei: allo sbocciare dei fiori sugli alberi, al sole splendente nel cielo, ai prati verdi. Claudio è la mia primavera.

È così, per la prima volta, quest'anno l'autunno per me non è autunno. È come se fosse primavera, perché ho accanto un fiore. Viverlo è stato meglio di quanto mi aspettavo. Abbiamo litigato spesso, perché é impossibile non farlo con lui, deve sempre fare qualcosa che mi fa scazzare (si, esatto, la colpa è sempre di Claudio, questo lo dovete sapere!), ma altrettante volte siamo stati da Dio. Avete presente la sensazione di completezza che provate quando incontrate finalmente la persona della vostra vita e tornate a casa con il cuore più leggero?
È così che mi sento io: più leggero. Mi piacerebbe che tutti potessero vivere le sensazioni che sto vivendo io.
E me ne vado così in giro per Roma, a cercare il regalo perfetto per il ragazzo perfetto che tra pochi giorni compie 30 anni. Deve essere qualcosa di speciale, qualcosa di solo nostro. Per questo mi sono preso tutta la giornata libera per cercare qualcosa che attiri la mia attenzione. A lui ho detto che uscivo con Valentina, che effettivamente è qui per supporto e aiuto. Come farei senza di lei?
Non potrei. Ma non è facile fare un regalo a Claudio, siamo entrambi abbastanza complicati. Odiamo i regali da coppietta, odiamo i regali troppo smielati. Non sono per noi. Questo rende tutto più difficile, ma non mi arrenderò. Ho ancora qualche giorno, qualche idea mi verrà.
Un suo gesto dolcissimo è stato quando ha stampato una nostra foto, l'ha fatta incorniciare e l'ha posizionata sul comodino affianco al letto. Quando l'ho vista, il mio stomaco è entrato in subbuglio.
Ecco, è questa l'esatta sensazione che voglio che lui provi quando aprirà il mio regalo di compleanno.
Valentina mi dà tantissime idee, ma, tra tutte, nessuna penso sia quella giusta per Claudio. Nessuna sembra essere alla sua altezza.
Fino a quando...un'illuminazione.
Bacio la testa a Valentina.

'Oddio Vale scusa scusa scusa! Che stupido che sono stato!'

-Mario ma che ti prende? Che c'è?-

'Ho trovato il regalo perfetto! Quanto sono scemo, come ho fatto a non pensarci prima!'

Claudio non ha bisogno di alcun regalo materiale. Che io e lui siamo legati da qualcosa di profondo che non riusciamo a spiegarci lo sappiamo: nessun anello, nessuna collana, niente di niente potrà descrivere mai il nostro rapporto.
Ma una cosa c'è.
Esiste una cosa, una sola, forse l'unica al mondo, che riesce a spiegare perfettamente cosa siamo io e Claudio. E questa cosa non può essere regalata, ma solamente ammirata.

***
Buona Domenica 🌷

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