Per tutta la notte non siamo riusciti a chiudere occhio.
Troppo scossi per le emozioni provate.
Abbiamo passato tutto il tempo a guardare insieme le stelle, a coccolarci.
Uniti in un abbraccio che non avevamo intenzione di sciogliere per nessun motivo al mondo."A cosa pensi?"
'A quanto passi veloce il tempo quando vivi le cose belle'
Avremmo dovuto affrontare prima o poi quel problema.
Io ero lì per lavorare durante l'estate, lui no.
Io sarei dovuto rimanere fino alle fine di Agosto, lui se ne sarebbe andato prima.
Fino a quel momento questo pensiero non mi aveva toccato, troppo occupato a vivermi Mario."Mario, ei, guardami"
Ma lui in risposta si alzò, avvolgendosi nel lenzuolo per coprire il suo corpo nudo e dirigendosi verso la riva.
Scattai anche io. Mi rivestii in fretta e lo raggiunsi.
Mi avvicinai piano, avvolgendo le braccia intorno al suo busto.
In silenzio.
Volevo solamente cullarlo in quel momento.
Lui doveva fidarsi di quello che stavamo provando.
Non poteva e non doveva pensare che la distanza sarebbe stata un problema.
La distanza non è mai un problema se due persone hanno il cuore legato."Lo so che vorresti non affrontare questo argomento...anzi vorrei ti consolassi sapendo che neanche a me fa piacere parlarne, ma Mario" e a quel punto decido di far pressione e lo giro tra le mie braccia.
"Se quello che abbiamo provato è vero, perchè quello che è appena successo è fottutamente vero e lo so io ma anche te, non ci sarà distanza che tenga. È vero io sarò qui fino a fine Agosto, ma tu potresti prolungare la partenza e io farò il bravo per tutto il tempo in cui non saremo insieme. Che poi io ci sarò sempre con te, io sono sempre con te. Qui dentro" e poso la sua mano sul suo cuore, che sento battere all'impazzata sotto il mio tocco.
Lui non risponde, si limita a infilare il viso tra la spalla e il mio collo.
È il gesto che amo di più perchè lo fa quando ha bisogno di essere protetto.
Ma io ti proteggerò sempre Mario.Oddio, ma cosa mi hai fatto?
Non mi riconosco nemmeno più."Quanti giorni abbiamo ancora?"
'Meno di dieci'
Torna di fronte a me.
"Possiamo, per piacere, goderci gli ultimi giorni senza pensare al dopo?"
'Si Clá, scusa, hai ragione. Mi sono fatto prendere dalle mie solite paranoie'
"Mario io voglio te. Se non posso averti, non voglio nessun altro. E lo sai. La distanza, se anche tu lo vuoi, la supereremo. Ci sentiremo tutti i giorni e anche se all'inizio sarà dura non poter stare insieme, ti prometto che recupereremo tutto il tempo perso. Te lo giuro."
Mi lascia un bacio a fior di labbra.
'E tu saresti quello che non è capace di dire le cose? Riesci sempre a lasciarmi senza fiato. Ti rendi conto che potere stai iniziando ad avere su di me? Ti rendi conto di come mi stai riducendo?'
"Come?"
'Sono argilla nelle tue mani Claudio. Ormai ti appartengo'
"E tu appartieni a me"
Ci abbracciamo.
Consapevoli che, insieme, tutto andrà per il verso giusto.
Consapevoli che il nostro sentimento sta facendo grandi passi in avanti.
Consapevoli che vogliamo stare insieme, che vogliamo viverci per davvero.'Ti ho già detto che è stato bellissimo fare l'amore con te questa notte?'
"Si, ma sentirselo dire per la seconda volta da te fa sempre un certo effetto"
E a quel punto mette la mano dietro al collo e mi spinge verso di lui.
Ci baciamo.
Quello è un bacio vero, passionale, tutto lingue e denti.
Mario, senza mai staccarsi, mi spinge verso il letto.E così, all'alba, nel silenzio che ci avvolge, ci amiamo.
Ancora una volta.
Ancora noi.
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Al tramonto noi
FanfictionEstate. Claudio per le vacanze estive ha pensato di trovarsi un lavoro presso un bar delle Maldive, così da potersi godere, nei momenti liberi, la cosa che più ama: il mare. E poi un ragazzo, dai tratti scuri, che Claudio vede ogni sera passeggiar...