Capitolo 14

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Buon compleanno piccola anima 🌹.
Tu non sei per niente piccola.

La distanza è bastarda.
Non l'ho mai vissuta sulla mia pelle, non so neanche come gestirla, ma io prendo sempre il lato buono delle varie situazioni.
In questo caso, Mario.
Voglio viverlo, voglio stare insieme a lui, quindi in qualche modo faremo, anche se sarà dura, anche se a volte sbaglieremo.
Ma io sono sicuro di star vivendo un qualcosa di unico e irripetibile e non voglio sprecare quest'occasione.
Potrebbe essere Lui il grande amore.
Il ragazzo del tramonto.

In quei giorni Mario era strano.
Sentivo che mi stava nascondendo qualcosa, ma non ho voluto chiedere niente.
Sarà lui, quando se la sentirà, a parlarmene.
Ho capito che se insistere non serve a niente.
Che bisogna rispettare la personalità della persona che si ha di fronte.
Rispettare i suoi tempi, se si tiene davvero a quella persona.
E io tengo davvero a Mario, tanto.
Sono disposto ad aspettarlo.
E spero di averglielo dimostrato. Con i fatti però, visto che a parole siamo bravi tutti.
Ora è qui di fronte a me.
Il sole sta tramontando e lui sta scattando le foto.
Come ogni giorno da quando è qui.

Chissà se un giorno mi mostrerà i suoi scatti.
Chissà se mi darà qualche spiegazione in più.

Ogni tanto si gira verso di me e mi sorride.
Io ricambio.
Poi mi fa cenno con la mano di andare da lui.

'Ho voglia di scattarti delle foto. Posso?'

"A me? Ma Mario io mi imbarazzo a fare queste cose. Poi scusa non fotografi paesaggi tu?"

'In effetti non sono molto pratico nei ritratti'

"E allora?"

'Voglio provare con te. Almeno mi ricorderò sempre di questi momenti passati insieme'

Avete sentito il cuore fare "crack"?
Amore che è.

"Se vuoi fotografarmi devi subito correre a darmi un bacio"

'E se non volessi dartelo?'

"Fatti tuoi, vorrà dire che fotograferai qualcun altro"

'Ma io voglio fotografare te, scricciolo'

"Come mi hai chiamato?"

'Scricciolo. Tu sei il mio scricciolo'

Mi spiegate come faccio ad arrabbiarmi con una persona del genere?

"La smetti di dire queste cose quando sto cercando di fare l'arrabbiato con te?"
E gli volto le spalle.

Lui si avvicina prontamente, mi avvolge nelle sue braccia e sorride baciandomi il collo.

'Mi dai un bacio?'

"No, ora ti freghi, sono io che non voglio dartelo più"

Viene davanti a me.

'Ah no? Quindi se io mi avvicinassi a te e ti provocassi tu non faresti niente?'

"Esattamente"

Claudio perchè devi dire queste cavolate che lo sai anche tu che cederai in due secondi?

Di tutta risposta, lui afferra i miei fianchi e fa scontrate i nostri bacini.
Siamo duri entrambi.

Amo il fatto che ci facciamo lo stesso effetto.
Siamo pazzi l'uno dell'altro, anche se non ce lo diciamo in continuazione.
È palpabile nell'aria questa cosa.

Inizia a leccarmi il collo, succhia, lascia il segno.
Scende giù, si inginocchia e mi alza leggermente la maglietta.
Bacia proprio lì.
Con la lingua lascia scie dall'ombelico fino all'elastico del costume.
Mi aggrappo ai suoi capelli.
Gemo.

"Mario cazzo non qui, può venire qualcuno da un momento all'altro"

E io sto perdendo lucidità, cazzo.
Ci siamo completamente dimenticati delle fotografie e di quello che voleva fare Mario.

Mi trascina fino alla sua camera.
Mi sbatte contro la porta e mi bacia.
Forte.
E io ricambio con tutto me stesso.
Lo afferro per i glutei e lui allaccia le gambe su di me.

'In doccia Clà. Adesso'

Faccio come mi dice.
Ci spogliamo.
Non ce la facciamo più.
Lo vedo dal suo sguardo e lui lo percepisce dal mio.
Mi spinge dentro e fa aderire la schiena alle piastrelle della doccia.
Sono fredde e, quel contatto, mi provoca un brivido lungo la schiena.
Butto la testa all'indietro.
Lui si inginocchia tra le mie gambe.

'Sei pronto a godere come mai prima d'ora?'

Non mi da neanche il tempo di rispondere che ingloba la mia erezione nella sua bocca.

Oddio.
Perchè solo lui mi fa quest'effetto?

Lo afferro per i capelli.
A tratti glieli tiro.
Lui lo prende tutto in bocca.

Potrei venire solo guardando quella scena.

"Oddio Mario cazzo, sei bravissimo. Ti prego non ti fermare"

'Non ho nessun'intenzione di farlo'

Continua.
Io lo spingo.
Gli sto letteralmente scopando la bocca.

Vengo poco dopo.
Si alza e mi bacia.

'Senti quanto sai di buono'
E affonda la lingua nella mia bocca.
Nel mentre, afferro la sua di erezione e inizio a pomparla.
Dopo un paio di stoccate viene anche lui.

"Con te, ogni cosa è sempre bellissima"

'Sei fantastico'

"Anche tu amore, anche tu"

Amore.

'Mi hai chiamato <amore>?'

"Si...esatto...mi è uscito naturale, scusa"

'Puoi chiamarmi sempre così?'

Faccio cenno di sì.
E rimaniamo a baciarci, per minuti interi sotto il getto dell'acqua.
Io e lui.

Estraniati dal mondo.

Al tramonto noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora