Capitolo 11

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La notte l'abbiamo passata così.
Uno nelle braccia dell'altro.

Abbiamo fatto sesso?
No, non l'abbiamo fatto.
Mario ha provato a spogliarmi, ma io l'ho fermato.
Non perchè non volessi, anzi.
Lui mi piace tantissimo e in quel momento avrei davvero voluto farlo mio, ma non era il caso. Era troppo scosso per quello che mi aveva raccontato e la nostra prima volta non sarebbe dovuta essere uno sbaglio.
Sarebbe dovuta essere bellissima.

Desideravo che Mario la ricordasse per sempre.

E in quello stato non l'avrebbe fatto.
Se ne sarebbe potuto addirittura pentire.
E io non l'avrei sopportato.
Perché come lui ha paura di fidarsi, io ho paura di non essere abbastanza per lui.

Fortunatamente, ha capito che non l'ho allontanato perchè non lo volessi.
Sa che l'ho fatto per il suo bene.
Infatti mi ha subito sorriso e mi ha lasciato un bacio a fior di labbra.
Dopo si è accoccolato sul mio petto e ci siamo addormentati, stretti l'uno all'altro, come cozze sugli scogli.

Oggi, per fortuna, ho il giorno libero.
Quindi possiamo stare tutto il giorno insieme.
Se Mario vuole, ovviamente.

Ho aperto gli occhi prima di lui.
Durante la notte suppongo ci siamo mossi, dato che il mattino dopo lo trovo dall'altra parte del letto.
Così decido di approfittare del fatto che Mario dorme ancora, per uscire, andare al chiosco e portargli la colazione a letto.
Quando rientro, lo trovo sveglio.

'Clà dove eri? Pensavo te ne fossi andato'

"Sarei mai potuto andarmene senza neanche salutarti? Ero solo andato un attimo al chiosco a prendere dei cornetti e dei succhi per la colazione"

Si illumina in un sorriso.

'Oddio che bello, sto morendo di fame'

Mi avvicino e gli scompiglio i capelli.

"Vedo che ami mangiare!"

'Oh si! Mangiare è la mia seconda cosa preferita'

"Quale è la prima?"

'Fotografare le cose che colpiscono la mia attenzione'

"Perchè fotografi sempre il tramonto Mario?", glielo chiedo guardandolo negli occhi.

'Non lo so. Mi ha emozionato dai tempi del liceo, da quando lessi una frase, che non riuscii mai a dimenticare. Recitava: -Che sensibilità il sole: arrossire tutte le sere al momento di tramontare- *.
Penso che il tramonto sia il più grande spettacolo che la natura ci offre. E io non vorrei perdermelo per nessun motivo al mondo'

E...wow...
Rimasi senza parole.

"Un giorno mi piacerebbe vedere tutti i tuoi scatti"

'Ma certo!'

"Beh, non merito neanche un bacio del buongiorno?"

'Mhmh, ci devo pensare...'

"Ma che stronzo! Vabbè allora io me ne vado dai ragazzi che vogliono baciarmi", e faccio per alzarmi.

Lui mi blocca subito per un polso e mi fa cadere sul letto.
Si mette a cavalcioni su di me.

'Dove vorresti andare tu? Cosa non ti è chiaro del fatto che sei mio ormai?'

"Devo ritenermi occupato quindi?"

'Si' . Il tono è sicuro.

Si abbassa e mi da un bacio.
Sento le farfalle nelle stomaco.

'Va bene come buongiorno?'

"Puoi svegliarmi tutte le mattine così?"

'Solo se tu lo vuoi'

"Lo voglio Mario, tu?"

'Anche io Clà'

"Cos'è questo tuo cambiamento repentino eh?"

'Ho capito una cosa'

"Ossia?"

'Che la paura di perderti è maggiore della mia paura di non fidarmi delle persone. Hai ragione tu. Le persone non sono tutte uguali e non è giusto che tu debba pagare per degli errori fatti da persone del passato. Non ha senso rinunciare a qualcosa di bello solo per paura. Voglio godermi i momenti con te, perchè quando stiamo insieme sto bene e non penso a niente. E tu? Con me stai bene?'

"Non vedevo l'ora che mi dicessi questa cosa. Perchè io con te sto da Dio" e lo bacio.

Mi ritrovo subito a sorridere, ripensando alla prima volta che l'ho visto sulla spiaggia al tramonto.
Pensavo fosse un tipo freddo, chiuso, che non lasciasse avvicinare nessuno.
Eppure lui mi ha scelto.
Perchè si, Mario tra tutti ha scelto proprio me.
E capisco come l'idea che mi ero fatto di lui fosse totalmente sbagliata, perchè è tutto fuorchè quello che sembra in apparenza.
È dolce, sensibile, timido, ma anche forte, sicuro si sè.
Ha tutte caratteristiche che ai miei occhi lo rendono perfetto.
Perfetto per stare con me, ovviamente.
Capisco quanto Viola avesse ragione.

Io e Mario, fin dal primo momento, siamo stati AMORE.

*la frase riportata é di Fabrizio Caramagna

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