Capitolo 20

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Questo è il punto di vista di Mario.

È tutto il giorno che Claudio non mi scrive.
Ho provato a mandargli diecimila messaggi, ma non ho ottenuto nessuna risposta.
Ho provato anche a chiamarlo e niente.
Mi sto davvero iniziando a preoccupare, ma non posso fare niente purtroppo, sono in servizio fino alle 20.
Quindi mi toccherà aspettare.
Inutile dire che ho lavorato con l'ansia, che è aumentata una volta uscito, vedendo che continuavo a non ricevere risposta.
Sono preoccupato perchè questo modo di fare non gli appartiene. Ho davvero paura che possa essergli successo qualcosa.
Decido di chiamare subito Valentina.

'Vale vale!'

-Ciao amore! Dimmi. Non ti ho chiamato perchè avevo paura di disturbarVi-

'Di disturbarCi chi? Vale io sono preoccupatissimo, Claudio è da oggi pomeriggio che non risponde e io non so cosa fare. E se gli è successo qualcosa?'

-Scusa Mario ma Claudio non è venuto da te oggi?-

'Da me? E perchè mai sarebbe dovuto venire da me? Lui finisce di lavorare tra due giorni!'

-Mario...io non so come dirtelo...-

'Parla Vale, mi stai facendo agitare!'

-Okok calma! Claudio è a Roma. Ti ha voluto fare una sorpresa tornando prima e oggi pomeriggio l'ho accompagnato personalmente davanti l'ospedale, ma poi sono dovuta andar via perchè avevo le prove dello spettacolo. Ma stava venendo da te-

'Oddio ma sei seria Vale? Da me non è venuto proprio nessuno'

Silenzio.

'Ti ricordi a che ora l'hai accompagnato circa?'

- Verso le 15, me lo ricordo perfettamente-

Un flash.
Tutto mi è chiaro.

'Cazzo cazzo cazzo!'

-Cosa hai combinato?-

'Oddio amò ti spiego dopo! Ora devo muovermi, perchè conoscendolo sarà incazzato nero! Poi ti spiego. Tu intanto mandami la posizione del suo hotel su whatsapp, fai veloce ti prego'

-Okay ora te la mando, corri!-

L'hotel dove alloggia fortunatamente non è molto distante.
È a quindici minuti da casa mia e io corro come non ho mai corso per nessun altro in vita mia.
So a cosa ha assistito.
So perchè se n'è andato.
Ha frainteso tutto però.
È una testa di cazzo gelosa.

Ma lo amo anche per questo.

Quando arrivo ho una strana sensazione.
Negativa, per meglio dire.

^Buonasera signore. In cosa possiamo esserle utile?^

'Salve, buonasera. Ascolti, alloggia in questo albergo il signor Claudio Sona?'

^Un attimo, controllo subito^

'Si grazie'

^Guardi il signor Sona aveva preso una stanza fino a domani mattina, ma a quanto pare ha deciso di anticipare la partenza^

'È partito?'

^Si. Circa un'ora fa^

'Ah...grazie, grazie lo stesso'

^Si figuri, arrivederci^

Sei una testa di cazzo anche tu Mario.
Cosa ti è saltato in mente?
Perchè non spiegargli la situazione così da evitare fraintendimenti?

Lascio l'hotel con l'amarezza in bocca, con la paura di aver perso l'unica persona che io ami davvero. Con la paura di aver perso per sempre la sua fiducia.

Al tramonto noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora