Capitolo 9

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Mi sono completamente lasciato andare con Mario.
È vero, ci eravamo detti di andare con calma, ma, a volte, nella vita, ci sono delle sensazioni che non puoi comandare, che non ti sai spiegare razionalmente.

E allora rimane una sola cosa da fare: ascoltarle.

E io lo sto facendo.
Per la prima volta nella mia vita non sto pensando in maniera negativa.
Perchè Mario per me è solo positività.

Anche lui si sta aprendo con me.
Pensavo mi desse molto più filo da torcere.
Pensavo che non si sarebbe mai affidato totalmente.
Invece l'ha fatto.
L'ha fatto perchè ho cercato di fargli capire in tutti i modi quanto tenessi a conoscerlo. Conoscerlo davvero.

Approfitto di questo pomeriggio che Lorenzo mi ha concesso libero, per chiedere a Mario di venire con me sulla spiaggia.
Fino ad ora ci siamo sempre visti al tramonto o comunque di sera, oggi voglio chiedergli di vederci alla luce del sole.

Voglio che tutti vedano cosa è riuscito a farmi questo ragazzo.

Per questo gli scrivo un bigliettino e glielo infilo sotto la stanza, ricordandomi che Lorenzo aveva scoperto essere la numero 13.
"Lo so che di solito non esci mai prima del tramonto, ma oggi ho il pomeriggio libero e mi andava di passarlo insieme a te. Che ne dici? Se vuoi ti aspetto sulla spiaggia.
Claudio"

Quello era un altro passo che avevo fatto nei suoi confronti.
Non sapevo se sarebbe venuto o no.
Ma lo speravo.

Erano ormai le 16 e iniziavo a perdere le speranze.
Il biglietto glielo avevo portato da più di un'ora e di lui nessuna traccia.
Lorenzo, che era al chiosco, vedendomi un po' giù e approfittando che non c'erano clienti, mi si avvicinò:
-Che hai Clà? C'entra Mario?-

Annuisco con la testa.

"Gli ho infilato sotto la porta della camera un biglietto dove gli chiedevo di passare il pomeriggio in spiaggia, dicendogli che l'avrei aspettato qui. Ma a quanto pare non ha voglia di stare con me"

-Clà ma che dici? E tutto quello che mi hai raccontato perchè non lo avrebbe fatto scusa?-

"Non lo so, ma se gli interessasse qualcosa a quest'ora sarebbe qua no?"

-Il pomeriggio non è ancora finito amico mio-

"Io tra poco me ne torno in camera perchè non sono proprio dell'umore. Grazie Lore, come sempre. Sei un vero amico"

Lo abbraccio.
E gli do un bacio sulla guancia.

In quel preciso momento lo vedo.
Che ci guarda.
Che il suo viso si incupisce.
Che abbassa lo sguardo e se ne va.
Iniziando a camminare a passo svelto.

"Lore scusa devo andare, ciao. Poi ti spiego"

Corro dietro a Mario.
Gli afferro il polso.
Lui si divincola dalla mia presa.

'Lasciami Claudio'

"Mario aspetta un attimo, ascoltami"

Quando pronuncio questa frase si blocca, continuando a darmi le spalle.
Capisco che devo stare attento a quello che dico.
Capisco che c'è qualcosa di Mario che ancora non so che lo rende così insicuro.

"Lo so quello che stai pensando"

'Io non sto pensando niente'

Al tramonto noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora