egoista.

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Gionata?

Lo guardai con aria interrogativa, lui contraccambiò con un mezzo sguardo per poi parlare a mio padre.

-E' colpa mia.. ho voluto portarla a vedere Milano, per cercare di riavvicinarci. Ha scritto quel biglietto perché credeva non avresti accettato..- disse tutto d'un fiato.
Mio padre era confuso ed io più di lui. Gionata Boschetti mi stava seriamente difendendo? Quel Gionata che fino a due giorni fa mi odiava a morte?

-Non punirla per un mio errore, mi dispiace tanto.- mio padre alzó un sopracciglio, fece uno sguardo buffo misto insospettito mentre guardava Gionata che nel frattempo aveva il viso di un cane bastonato e poi guardò me, che accennai un sorriso nervoso e annuii, sperando che creda alla stronzata che ha sparato il ragazzo.

-Capisco.. purtroppo però ogni tanto devo fare il mio dovere da padre.- disse sospirando. Vidi lo sguardo di Gionata abbassarsi.
-Quanto a te, starai a casa per una settimana.- disse papà per poi andare in camera sua.

Alzai gli occhi scoglionata, non avevo intenzione di restare chiusa in casa per così tanto tempo.
Poi improvvisamente mi resi conto che davanti a me c'era Gionata che mi aveva appena parato il culo e le farfalle allo stomaco iniziarono a farsi sentire, non capii perchè. Nonostante ciò, mi mostrai più indifferente possibile. Lo guardai con la mia solita espressione da orgogliosa, col sopracciglio alzato.

-Perchè l'hai fatto?- chiesi, fingendo che non me ne importi. Invece mi importa eccome.
Lui stava per andarsene, ma poi si fermò.
-Perchè no?-

Esitai a rispondere, ma poi decisi di mettere da parte l'orgoglio quando notai la sua espressione.

-Fino a poche ore fa hai dimostrato di odiarmi a morte.- dissi con un filo di voce. Improvvisamente mi si piazzó a tre centimetri dal viso, di nuovo.

-Se odio qualcuno come dici tu, quel qualcuno non passa manco per i miei pensieri. Non so che ti passa per la testa ma cerca di ficcarci il fatto che se fosse stato come dici tu manco avrei dormito con te su quel fottuto letto a casa di Mirko.- lo guardai perplessa, potevo sentire il suo respiro su di me. Distolse lo sguardo ballettando, per poi tornare sui miei occhi.

-Anzi.. sicuramente non sarei finito in overdose per una di cui non mi forte niente. Ma fanculo, cosa ne vuoi sapere tu? Sei convinta di essere perfetta, che la colpa sia solo degli altri, quando imparerai a riconoscere che sei un'egoista?- disse innervosendosi.

Dopo aver finito il suo sfogo, scosse la testa guardandomi amareggiato, per poi tornare a casa, ma io lo bloccai.

-Se mi rispondi sempre a merda e non mi dai mai modo di capirti o cos'hai non ti aspettare che io ti legga nella mente. Capisci e pensi solo quello che vuoi te, col cazzo che ascolti gli altri, che ti aspetti? Quando imparerai ad essere meno orgoglioso?- risposi a tono.

Lui si bloccò per mezzo secondo, mi guardò per poi parlare, freddo:
-Non sei qua per farmi la predica.- disse per poi chiudersi in casa. Io chiusi sonoramente la porta per poi fiondarmi in camera mia.

Mi buttai sul letto riflettendo a ciò che aveva detto, ma più ci pensavo e più mi innervosivo, così decisi di andare a farmi una doccia per pensare ad altro.

Gionata:

Mi chiusi in camera, incazzato, ma con un nodo allo stomaco che non voleva andarsene. Pensai alle sue parole, ed aveva fottutamente ragione. Ma non riuscivo ad accettarlo a me stesso. Fanculo.

In quel momento una canna era l'unica cosa che avrebbe potuto rilassarmi, così presi tutta la roba e la montai per poi iniziare a fumare.

Mi buttai sul letto, stremato, quella roba mi ha tirato una stonfa assurda.
C'era un giro enorme di pensieri nella mia testa.
Cazzo.. il letto mi sembra una nuvola..
Lascerò i pensieri a dopo.

Nicole è su una panchina, la riesco a vedere da lontano. E' girata di spalle.. ma sta cominciando a piovere! Decido di andare da lei per coprirla ma sono bloccato da qualcosa.. ed improvvisamente arriva qualcuno che si siede accanto a lei.. Mario? Che cazzo ci fa con lei?

-Lasciala!- provo ad urlare ma la mia voce è bloccata, ci riprovo ancora e ancora ma niente, è orribile.. Provo con tutte le mie forze a correre verso di lei ma niente, c'è ancora qualcosa che mi blocca! All'improvviso Mario si gira verso di me, inizia a piovere più forte, e con un sorriso terribile la prende e se la porta via.. non può essere! Ho un nodo in gola terribile, non riesco nemmeno a urlare.. improvvisamente diventa tutto buio.

-Nic...- un mezzo urlo soffocato e capii che era solo un sogno..
Mi passai la mano sulla fronte, sospirando. Dovrei cambiare fornitore..

La suoneria improvvisa del telefono mi fecevsobbalzare. -Fanculo- pensai. Risposi controvoglia, mentre notai che si stava già facendo buio.

-Fra devi scendere è urgente.- sentire la voce di Mario mi chiuse per un attimo lo stomaco, che nemmeno mi accorsi che aveva attaccato senza farmi proferire parola. Sembrava una cosa molto urgente, così mi diedi una sistemata e scesi velocemente.
Scesi l'ultima rampa di scale e passai da un androne all'altro guardandomi intorno.

ciny. • sfera ebbastaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora