mi stavo solo preoccupando.

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Il mattino dopo mi svegliai con la testa pesante, probabilmente per ciò che avevo fumato la notte.
Trovai un sacco di chiamate da Mario e Mirko, così richiamai uno di loro.
Mario, mi disse che erano stati in commissariato da Gionata, hanno detto che ci sarà un processo a breve, per decidere la sua pena.

Quella sensazione di leggerezza che avevo si mutó in un senso d'ansia assurdo, temevo per il ragazzo, speravo per il meglio. Di solito, per aggressione a pubblico ufficiale si va dentro per molto tempo, dipende dalla situazione.

[...]

-Che intendi per roba?- chiesi impaziente.
-Quello che pensi tu. Dovrai tenerla in casa, per un po' di tempo insomma. Ma è poca, stai tranquilla.- disse divertito, la realtà è che non c'era proprio nulla di divertente.

Staccai la chiamata, passandomi una mano sul viso.
Mario mi aveva appena chiesto di tenermi in casa la roba che Gionata SPACCIAVA finchè non sarebbe uscito da quella situazione. E se mi avrebbero scoperto?

Mi alzai, andai a lavarmi il viso per schiarire le idee per poi andare a mangiare qualcosa.

[...]

arriva il giorno del processo. a Gionata sono concessi 3 mesi di domiciliari, essendo minorenne e non avendo precedenti.

Finalmente uscii da quell'aula che poi sembrava più una sauna, finalmente un po' d'aria. Da lontano vidi Gionata accompagnato da degli uomini in smoking, e sua madre che lo abbracciava. Mio padre andó da lei.
Mi diressi verso un distributore per comprare una bottiglietta d'acqua, quando vidi lo sguardo del ragazzo incrociare il mio, per qualche secondo, per poi distogliersi ed andarsene verso un ufficio.
Insomma, pensavo peggio.

Da dietro sentii arrivare i ragazzi che parlavano tra di loro, tranquilli, mentre io gli sorrisi.
-Gli è andata bene, dannato Gionata..- intervenne Mario.
-Raga usciamo da sto posto che mi mette ansia..- disse poi Giulio ridendo.

Tornammo tutti in quartiere, mentre Gionata arrivó poco dopo accompagnato da una macchina dei carabinieri. Approfittai dell'assenza di mio padre per scampare alla punizione e stare un po' coi ragazzi.

Li raggiunsi sul nostro muretto, e sorpresi, mi salutarono e iniziammo a parlare, mentre vedevo Gionata che veniva accompagnato da due carabinieri al suo appartamento.

-Guarda, ti sta fissando da due ore!.- esclamó Giulio all'improvviso.
-Ma di chi parli?- risposi soffiando fuori il fumo.
-Gionata! Guarda alla finestra.- tirai uno sguardo verso il suo appartamento, in effetti era affacciato là da un po' ma non ci avevo fatto caso.
-Giulio sembri una fighetta, ti prego.- dissi ridendo, guadagnandomi un'occhiataccia dal mio amico.

Rimasi un po' in silenzio quando mi accorsi che si stava facendo tardi, mio padre sarebbe rientrato a breve e dovevo tornare a casa.
-Ragazzi ci vediamo.- li salutai sorridendo.

Gionata:

Che situazione. Almeno sono stato fortunato. Fottuti sbirri..

Appena rientrai in casa, mi affacciai alla finestra, per pensare. Ho ancora in testa l'immagine dell'altra sera, solo a pensarci mi innervosivo. In realtà non mi sono pentito per nulla di quello che ho fatto, anche se Nicole mi ha fatto seriamente incazzare. Non doveva essere lì.

Guardavo il "nostro" muretto, c'erano tutti e anche lei, quando improvvisamente si alzò dirigendosi verso casa. Decisi di fare su una canna, feci per prendere la roba ma non la trovavo. Non capii, la tenevo sempre lì. Cercai meglio ma non c'era da nessuna parte, quando all'improvviso sentii il campanello suonare.

Sbuffai, andai ad aprire svogliato e chi mi ritrovai davanti?

-Che vuoi?- chiesi, visibilmente nervoso.
-Parlarti.- rispose seria, mettendosi le mani sui fianchi. Sbuffai, già che non trovavo la roba, in più dovevo sorbirmi un suo discorso.

-Non ho voglia, non trovo manco da fumare, vattene.- dissi facendo per chiudere la porta, ma lei mi interruppe.

-Ce l'ho io.- disse con un tono ovvio.
-E per quale cazzo di motivo?- dissi, quasi urlando. Mi stavo infuriando a morte.

-Perché se vengono a fare i controlli, dato che stai ai domiciliari, è meglio per te che non trovino tutta quella roba. Dovresti ringraziarmi invece di urlarmi contro.- rispose visibilmente urtata dalla mia reazione. In effetti, aveva ragione. Ma non l'avrei mai ammesso, figuriamoci.
Rimasi solo zitto, passandomi una mano sul viso.

-Gionata ce l'hai seriamente ancora con me?- disse spezzando il silenzio.
-Cosa non ti è chiaro di quello che ti ho detto? Puoi finirla di starmi dietro?-
-Non mi hai manco dato il modo di parlare, ne di dimostrarti che ti sbagli in tutto. Io vorrei solo averti vicino Gionata!- disse aprendo le braccia.

-Non è facendomi prendere i domiciliari che riuscirai ad avermi vicino.- risposi scocciato.
-Quindi mi stai dando la colpa se ti hanno chiuso in casa? Sul serio?-
-Non dovevi essere lì. Ma che cazzo ci facevi? Sei una ragazzina, non ti devi immischiare in ste cose. Che cazzo ti salta in mente Nicole?- dissi urlandogli, avvicinandomi a lei.

Mi guardó, quegli occhi enormi che stavano diventando lucidi, mi spezzarono un po'.

Mi allontanai, lentamente, rendendomi conto di aver esagerato. La guardai, tirandomi indietro i capelli, lei rimandò con uno sguardo pieno di disprezzo, con le lacrime agli occhi.
Mi faceva male vederla così, finii per chiuderle la porta in faccia. Mi ci appoggiai con la schiena, scivolando a terra.

-Scusa se mi stavo preoccupando per te.-

Sentii dall'altra parte, per poi udire il suono della sua porta sbattere.

Iniziai a pensare seriamente a ciò che stavo facendo, con una stretta improvvisa allo stomaco a rigirare l'immagine dei suoi occhi lucidi.

Non mi piaceva trattarla così. Ma stavo sulle difensive, la tenevo lontana perché non volevo ricadere in sentimenti che, ero sicuro, mi avrebbero solo riportato a quella situazione. Non volevo soffrire di nuovo.

ragazzi, questo è l'ultimo capitolo che avevo da riscrivere, da adesso in poi ci saranno solo capitoli nuovi. spero che nel frattempo vi stia piacendo, se c'è qualcosa che devo migliorare ovviamente mi farà piacere saperlo da voi💖
nel frattempo sto scrivendo altre 3 storielle di cui, quando questa sarà quasi alla fine, ne pubblicheró una.
grazie per il supporto🔥

ciny. • sfera ebbastaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora