Alec POV
Il nostro scambio di sguardi fu interrotto dal suono del campanello, la cena era arrivata. Fissai ancora per un secondo l'oro dei suoi occhi che mi pregavano di ragionare, mi divincolai dalla presa e andai ad aprire.
“Salve Signor Bane, ecco la sua ordinazione.”
“Grazie Carl, molto gentile”
“Lo so che dovrei farmi gli affari miei ma… sta bene signore?”
Presi un lungo respiro e abbozzai un sorriso spento.
“Si, grazie, solo un po' stanco, giornata lunga.”
“Beh spero che la cena le tiri su il morale come credo abbia fatto ieri, anche se suppongo che la compagnia del signor Santiago l’abbia aiutata di più.”
Uno sguardo omicida mi fece assottigliare le pupille dandomi un’aria pericolosa che fece spaventare il povero fattorino il quale si scusò immediatamente per la sua invadenza.
“Scusi signore, non volevo essere invadente, la prego mi perdoni… sembravate solo molto affiatati…”
Cominciava a balbettare, sperava di migliorare la situazione, non rendendosi conto invece che ogni sua parola peggiorata il mio umore.
“Scusi ancora io… le offro la cena…. Buon appetito” e scomparve alla velocità della luce.
“Io quello lo ammazzo!” ringhiai tra i denti
“Amico un corno!” sbattei la porta e tornando in soggiorno dove mi aspettavano gli altri, dopo aver preso la mia cena dalla busta, lanciai il restante contenuto sul tavolino e senza dare spiegazioni, li abbandonai li da soli per dirigenti sul tetto. Avevo bisogno di sbollire. Troppe emozioni e non volevo perdere il controllo un’altra volta.
Una volta lassù mi sedetti sul cornicione con le gambe a penzoloni. L’arietta fresca della sera cercava di scompigliarmi i capelli ancora ingellati dalla sera precedente. Chissà che razza di gell doveva usare Magnus perché gli restassero così in ordine dopo una notte con Raphael… grrrrrrrrr. Guardai con odio le luci della città sottostante e degli alti grattacieli che mi circondavano. La rabbia pian piano fu sostituita dalla tristezza, la vista mi si appannò per le lacrime. Restai lì, perso nei miei pensieri fino a che una zampetta calda non mi si appoggiò su di una coscia facendomi sobbalzare.
“Presidente! Che ci fai qua tutto solo?” gli accarezzai teneramente la testolina pelosa, fui ricambiato da fusa di piacere e gratitudine.
“Miao"
“Beh si in effetti anch’io sono qui tutto solo”
“Miao, prrrrr”
“Perché sono qui? Per quell'idiota del tuo padrone.”
“Miao”
“Si lo so ho il suo aspetto ma in realtà sono Alec, ricordi? Quello tanto pazzo da decidere di uscire con Magnus"
“Miao”
“Abbiamo litigato e mi ha fatto arrabbiare e questo non va bene. Mi ha mentito, cioè più che mentito, mi ha nascosto una cosa importante e quindi ho deciso che fino a che non deciderà di essere sincero non staremo più insieme.”
“Miao”
“Non è una reazione esagerata, siamo una coppia, dovremmo parlare, aiutarci a vicenda, confidarci. I suoi problemi sono anche i miei.”
“Miao, prrrrrr"
“È esattamente questo che mi ha fatto arrabbiare! Non ha neanche pensato di chiedere il mio aiuto. Magari non avrei potuto fare niente ma… non so. Non so neanche io cosa mi abbia scosso tanto.”
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Uno scambio inaspettato // Malec
FanfictionCome c'è finito Magnus nel letto di Jace e Alec a trovarsi un biglietto di Raphael in cui lo ringraziava della bella serata trascorsa insieme? Volete saperlo?? Bene, leggete la storia e tutto vi sarà svelato