Una proposta che non puoi rifiutare

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Alec POV

“Io sono Asmodeo, padre di Magnus e tu devi essere Alexander, il compagno di vita. Ha sempre avuto buon gusto in fatto di uomini, non si può dire lo stesso per le pulzelle però.”

Era affabile e coinvolgente. Quel commento mi fece stranamente arrossire.

“È un peccato non poterti parlare guardando il tuo vero volto. Magnus deve aver fatto davvero pasticci se non siete voi stessi nemmeno qui.”

“Non è stata colpa sua…” mi trovai a giustificare Magnus come un bambino. Ero fin troppo affascinato da quell'elegante figura.

“Oh lo so bene Alexander…” non riuscivo a staccare gli occhi dalle sue labbra, dal modo delicato in cui le muoveva, allo strano modo in cui pronunciava, storpiandolo leggermente, il mio nome…

“Smettila!”

La voce secca di Magnus mi lasciò spaesato. Non mi ero accorto di essermi mosso eppure adesso ero a pochi centimetri da Asmodeo. Lui distolse lo sguardo dai miei occhi per farli scorrere in quelli del figlio.

“Perdonami figlio mio. Abitudine. Non volevo essere così sfacciato.”

Sentii l’attrazione nei suoi confronti scivolare via facendomi riprendere il controllo. Mi allontanai da lui facendo due passi indietro e andando quasi a sbattere contro il petto di Magnus.

“Non fingere di essere ciò che non sei. Non fare il gentile e il raffinato. Sii te stesso oppure hai paura di fare brutta figura con Alexander?” imitò il suo modo di pronunciare il mio nome. Detto da lui non era poi così affascinante…

“Sempre così cinico figlio mio?”

“Non chiamarmi così.” C’era rabbia nella sua voce.

“Andiamo Magnus non essere così scontroso. Se non siamo rimasti in contatto per tutti questi anni è perché me lo hai chiesto tu, non dimenticarlo.” Una nota di rimprovero si era insinuata nel suo tono di voce pacato.

“Non sono venuto qui per parlare di questo. Cosa vuoi da me?”

“In realtà è una cosa che non saresti in grado di fare da solo. Per questo ho invitato anche Alexander.”

“Lui lascialo fuori. Se vuoi qualcosa da me chiedi ma lui non coinvolgerlo.”

“D'accordo. Io propongo il mio patto e poi lui deciderà se prendere parte o meno all'accordo. Vi propongo uno scambio, io vi dirò tutti i piani di Valentine, sarò la vostra spia…”

“Ma che offerta generosa! Ovviamente in cambio vorrai qualcosa di innocuo come non so… uccidere Lilith?” Magnus trasudava sarcasmo e scetticismo, con l’aggiunta di un pizzico di reticenza.

“Beh Magnus, lo scambio mi sembra abbastanza equo.” Il sorriso del padre lo fece scoppiare in una risata.

“Certo, se lo dici tu che è equo… andiamo qual è il prezzo del tuo cinguettio, passerotto?”

Asmodeo non rispose, inclinò la testa di lato e attese. Magnus corrugò la fronte, non capiva perché il padre non gli volesse rispondere fino a che non comprese… la risposta se l’era data da solo. Incrociò il mio sguardo, incredulo cercando di capire se fosse pazzo lui o il padre. La risposta si poteva chiaramente leggere nei miei occhi.

“Tu sei pazzo! Vorresti che io, un semplice stregone, uccida la tua clone perfida? Come pensi che questa sia una proposta alla pari? Tu mica rischi la vita a fare la spia, io ci lascerei le penne! Alla faccia dell’amore paterno!”

“Magnus non fare il melodrammatico. Certo che non sarai solo. Io ti aiuterò in qualsiasi modo mi sia possibile. Adesso capisci perché ho fatto venire anche Alexander. Avrai bisogno di tutto l’aiuto possibile e per quanto mi duole ammetterlo, un cacciatore è fondamentale nella riuscita del mio piano.”

Uno scambio inaspettato // MalecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora