Jace POV
Sentii quel fastidioso pizzicore alla radice del naso e un nodo alla gola che mi impediva di deglutire. Presi un profondo respiro per calmarmi ma un tremolio nel gonfiarsi dei polmoni era il terzo segnale. Stavo per crollare, troppe cose tutte insieme. Non ero mai stato bravo a perdere le persone. Anche perché in realtà non avevo mai perso nessuno che mi stesse a cuore. E adesso, dopo aver scoperto cose sul mio passato che mi avevanoo stravolto la vita, adesso anche questo. La possibilità di perdere Alec, la persona più importante della mia vita oltre a Izzy e ovviamente Clary.
Gli Shadowhunters sono addestrati con la consapevolezza che un giorno, uscendo dall'istituto, potrebbero non tornare ma un conto è saperlo e poter fare qualcosa, proteggere il tuo parabatai, guardargli le spalle ed esserci sempre per lui ma quando sei impotente, non puoi far altro che stare a guardare, sapere che la sua vita non la puoi salvare questa volta è che farlo spetta ad un altro, beh non ci sono abituato.
Passeggiai avanti e indietro declinando la testa all'indietro ad occhi chiusi cercando di calmarmi ascoltando il basso ronzio delle macchine che sfrecciavano sotto di me. Mi passai una mano sul viso.
Ero stato un vero stronzo! Ero così preso dai miei sentimenti che non mi ero fermato a pensare cosa potesse provare Alec, dopo tutto era della sua vita che si stava parlando. Mi sederti sul cornicione, le gambe a penzoloni oltre il limite del tetto. Restai li, regolarizzai il respiro e incurvai le spalle, ero come un palloncino sgonfio. Senza forze.
Sentii aprirsi la porta alle mie spalle e passi leggeri venire verso di me. Non mi voltai, mantenni lo sguardo basso e cominciai a parlare
"Scusami, mi sono comportato da stronzo e non volevo ferirti, ne te ne Magnus. Mi dispiace io non..."
"Non serve scusarti, capisco perfettamente. So cosa si prova ad affezionarsi tanto a qualcuno e avere la paura un giorno di perderlo." La voce che pronunciò quelle parole mi sorprese o meglio... da un lato mi aspettavo quella voce ma dall'altro visto che in quel momento apparteneva a Magnus... mi colse di sorpresa.
Mi voltai, incrociai gli occhi azzurri di Magnus/Alec. Non c'era rabbia o odio neanche compassione, solo un senso di solidarietà, quella di una persona che sa esattamente che cosa voglia dire.
Senza chiedermi il permesso si sedette al mio fianco sul cornicione tenendo i piedi, però ben appoggiati al tetto e non a spenzolo nel vuoto. Reclinò la testa all'indietro e prendendo un respiro profondo si riempì i polmoni di aria fresca.
Fissai il suo profilo stagliarsi contro il cielo stellato, era rilassato ma si capiva che c'era qualcosa di più sotto e sapevo anche che non avrebbe tardato molto a rendermi partecipe dei suoi pensieri.
"Le tue osservazioni su di me erano corrette, mi piace parlare di ciò che ho fatto ma non vado mai oltre, non parlo mai veramente di me. Il motivo è semplice. È troppo doloroso. Quando sei costretto a vivere per sempre affezionarti a qualcuno è più un fardello che un piacere. Se non vuoi soffrire sei costretto a non aprire mai il tuo cuore, vivere nella solitudine. Non è affatto bello credimi. Da un lato capisco ciò che hai detto su Valentine. I sentimenti ti rendono schiavo ma senza quelli non vivresti. Non avresti nessun motivo per cui vivere. Cominceresti a stancarti di te stesso, ti assicuro che quando stai solo in casa e cominci a parlarti faccia a faccia finisci per odiarti."
"Già capisco a cosa ti riferisci" sospirò.
Continuavo a fissarmi le mani mentre giocherellavo con lo stilo che mi rigiravo tra le dita.
"Io non sono uno a cui piace parlare di ex ragazzi con il fratello - pronunciò quella parola con uno strano tono, non di scherno come le volte prima ma con affetto quasi - del mio attuale ragazzo ma... credo che possa tornare utile. Il suo nome era Imasu. Fu il primo di cui mi innamorai davvero. Quando scoprii di essere immortale mi sentivo libero, potevo fare quel che mi pareva. Tutte storie da una notte e via fino a che non incontrai quel ragazzo. Ero stato a letto con molte persone, ricchi e potenti ma lui non aveva nulla di tutto ciò. Era un normale ragazzo però era il mio ragazzo. All'inizio giocai con lui, era stato l'unico a rifiutarmi. Quindi che alternative avevo? Semplice, più un cosa ti è negata più la desideri. La presi come una missione, ero una persona molto diversa a quei tempi, superficiale e chiuso, volevo solo portarlo a letto ma più stavo con lui e più la mia missione passava in secondo piano. Pensa che quando finalmente cedette lo fermai. Volevo che ne fosse davvero convinto, una volta iniziato non si poteva più tornare indietro. Lui non si scompose, mi accarezzò semplicemente una guancia e comincio a baciami come non aveva mai fatto. Non andrò nei dettagli, non mi sembra il caso ma da quel momento facemmo coppia. Ero finalmente felice, non avevo più quell'opprimente vuoto che mi schiacciata il petto, mi sentivo completo finalmente. Passammo insieme anni fantastici fino a che non si ammalò. Io ero uno stregone dannazione! Lo avrei salvato, sarei uscito allo scoperto pur di salvarlo! Ma non era in mio potere, non ero ancora abbastanza potente per farlo. Quando capì che non c'era più speranza mi impedì di sparire per giorni e a volte settimane in cerca di soluzioni. Mi costrinse a stargli vicino. Io non volevo rassegnarmi, sapevo che avrei potuto fare qualcosa avrei potuto salvarlo se solo fossi andato in Australia o in Perù. Potevo fare qualcosa ma lui mi disse semplicemente che così era la vita, che sarebbe successo prima o poi. Lui sarebbe morto comunque e io sarei andato avanti. Lui era stato un capitolo della mia vita io per lui ero stato la sua intera vita. Prima di morire mi fece promettere che sarei andato avanti, che mi sarei innamorato di nuovo e che sarei stato di nuovo felice con un altro. Solo su di una cosa era stato categorico, non lo avrei mai dovuto dimenticare perché se no sarebbe tornato dal mondo dei morti e mi avrebbe preso a schiaffi. Quando morì una parte di me fu sepolta con lui. Come potevo affezionarmi a qualcuno se alla fine avrei finito per perderlo comunque, qualsiasi cosa io facessi? Pensai di togliermi questo fardello, l'immortalità non faceva per me o meglio, il dolore non faceva per me. Pensai di raggiungerlo nell'altro mondo ma non ne ebbi il coraggio. Sapevo che si sarebbe vergognato di me. Così mi trascinai avanti nei secoli. Mi feci un nuovo amico: l'alcool. Un buon posto dove annegare i pensieri. Ogni volta che uscivo con qualcuno e cominciavo a sentire qualcosa di più lo scaricato, lo allontanavo, mi trasferivo. Non potevo sopportare un'altra perdita. Poi sfortunatamente incontrai Camille. Quale essere più perfetto di lei, i vampiri sono immortali, saremmo potuti stare insieme per sempre però l'hai conosciuta anche tu. Sai che razza di mostro sia. E poi è arrivato Alec. All'inizio sono sincero mi piaceva il fatto di potermi portare a letto uno Shadowhunter. Quale conquista migliore ma come per Imasu anche lui si rilevò qualcosa di più. Come puoi ben vedere. So cosa vuol dire non poter difendere chi ami, essere impotente. Sarei voluto morire io volentieri al suo posto, ma da un lato sono felice, lui non ha mai dovuto provare il dolore che ho provato io per lui." Il suo sguardo era perso in un tempo lontano, a scrutare un volto le cui fattezze cominciavano a essere sfumate. Non lo avevo mai visto così fragile. Era sempre stato sicuro di sé, eccentrico ed esuberante. Riuscivo a vederlo, nascosto dietro al volto di Alec. La sofferenza dei secoli, la solitudine e tutto il dolore che aveva provato.
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Uno scambio inaspettato // Malec
FanficCome c'è finito Magnus nel letto di Jace e Alec a trovarsi un biglietto di Raphael in cui lo ringraziava della bella serata trascorsa insieme? Volete saperlo?? Bene, leggete la storia e tutto vi sarà svelato