Magnus POV
“Alec! Alexander!” senza troppi complimenti continuai a scuoterlo e prenderlo a schiaffi. Mi sarei fatto perdonare dopo, adesso dovevo solo farlo tornare da me!
Lo dovevo capire che c’era sotto un inganno. Dopo tutto si trattava di mio padre, non ci si poteva mai fidare di lui. Sono rimasti soli per un’infinità di tempo. Azazel mi aveva proibito di avvicinarmi perché aveva giurato di proteggerci e non aveva alcuna intenzione di finire ridotto in cenere solo perché io volevo prendere a schiaffi il mio fidanzato. Comprensibile pensandoci a posteriori ma in quel momento… diciamo che la mia parte da gentlemen è stata momentaneamente sostituita dallo scaricatore di porto che è in me e con questo non aggiungo altro.
Una parte di me sapeva che era al sicuro, almeno da incantesimi e dolore fisico ma le parole possono essere molto più pericolose!“Alec! Per Lilith sei vivo!” Alec mi fissò sgranando gli occhi, aveva il respiro affannato.
Era spaesato come se si fosse risvegliato da un brutto incubo. Visto con chi era stato da solo potevo capirlo. Cercò di sollevarsi e io lo travolsi stritolandolo tra le mie braccia. Avevo il visto immerso nei suoi capelli. Inspirai profondamente il suo profumo anche se non era pienamente il suo. Avrei voluto abbracciare il vero lui ma l’importante era averlo vivo e vegeto, e respirare tra le braccia, in qualsiasi involucro fosse stato contenuto.
“Magnus, non respiro.” Rantolò vicino al mio orecchio. Lo lasciai andare ma non del tutto.
“Stai bene?” lo esaminai con meticolosità sapendo benissimo che era una cosa inutile. Certo che stava bene dal punto di vista fisico, a parte le guance arrossata dai miei, poco galanti, schiaffi in faccia.
Lui, in risposta si stiracchiò la faccia tendendo le guance e massaggiandosele successivamente.“Ahia. Perché mi hai preso a schiaffi?” mi guardò stranito. Ma prima che potessi rispondere Azazel prese la parola.
Cavolo mi ero completamente dimenticato di avere ancora in casa quel dannato demone!“Io ho cercato di impedirglielo ma lui mi ha minacciato con una spada angelica intimandomi di allontanarmi da te e chiedendomi, in maniera poco cortese aggiungerei, di andarmene. Ho provato a proteggerti ma…” non aggiunse altro indicandomi come se fossi un pazzo furioso.
“Non respirava razza di idiota! Cosa avrei dovuto fare? Ti ho fatto un favore!”
Come faceva mio padre a circondarsi di gente così idiota?!
“Aspettate, che cosa?”
Alec era sbiancato di colpo. Un’ombra gli era passata davanti agli occhi, così fugace che in battito di ciglia era già sparita.
“Niente di preoccupante, lo stregone la fa più grossa di quanto non fosse. Non avrai respirato per pochi secondi. Tempo di un bacio…” lo sguardo che Azazel lanciò ad Alexander non mi sfuggì affatto anche se il suo significato non lo compresi.
“Perché sei ancora qui, demone?” quasi gli ringhiai contro.
“Curiosità. La situazione si faceva interessante…” era come se non parlasse con me. Rispondeva alle mie domande ma riferendosi ad altro. Un discorso dal quale ero escluso.
“…ma ora è tempo di andare. Il mio compito è finito e la mia curiosità saziata. Ci rivedremo uno di questi giorni.” Ancora una volta sapevo di essere escluso da quella conversazione.
Azazel sparì e così anche lo specchio. Alexander ed io eravamo soli, adesso. Lo aiutai ad alzarsi trattenermi a stento dal chiedergli cosa fosse successo. Già avevo dei brutti presentimenti prima ma adesso, dopo le parole di Azazel ero a dir poco terrorizzato.
Però era vivo.
Questo era già un passo avanti, o forse no?
Si sedette sul divano e senza darmi il tempo di accomodarmi cominciò a parlare.
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Uno scambio inaspettato // Malec
FanficCome c'è finito Magnus nel letto di Jace e Alec a trovarsi un biglietto di Raphael in cui lo ringraziava della bella serata trascorsa insieme? Volete saperlo?? Bene, leggete la storia e tutto vi sarà svelato