Lezioni di Alexander Lightwood - parte 1

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Magnus POV

Avete presente quella bellissima sensazione di sballo che si prova assumendo l'oppio? Quella magnifica combinazione di euforia e anestetico che ti procura quello straordinario senso di rilassamento, distacco dalle proprie emozioni ed indifferenza rispetto a qualsiasi percezione negativa?

No, non sono un drogato che si fuma il cervello, alcolizzato e con chissà quale altro vizio! Ma per chi mi avete preso?! Ho fatto uso di oppio una volta ma non sono un drogato. Comunque non fate tanto i puristi perché tanto lo so che non è vero che non avete mai toccato quella roba. Soprattutto tu con quella faccia. Non ci casco. Comunque… continuo a non crederti ma sorvoliamo.

In quel preciso istante avrei molto volentieri fatto una leggera aspirata per scacciare i brutti pensieri ma mi sono dovuto accontentare di una borsa del ghiaccio anche se avrei avuto bisogno di un bagno nel circolo polare artico per far calmare il dolore a tutto il corpo che avevo. Ogni singolo muscolo del corpo mi doleva. Altro ché acido lattico. Mi avrebbero potuto mungere peggio di una mucca! Avevo lividi in ogni parte del corpo, forse ho trovato un punto non viola… a no, fa male anche lì! È stato il mattino più estenuante e doloroso della mia intera esistenza. Non lo dico per lamentarmi eh…

Guarda che ti riduco a criceto se non la smetti di sogghignare!

Io proprio non capisco come facciamo a sopravvivere gli Shadowhunter ad una vita così!

Per Lilith! Non ho mai provato tanto piacere nel farmi incidere il corpo con una runa! Eccolo che arriva quella fantastica sensazione di calore che fa sparire la tavolozza di dolore che il mio corpo era diventato. Posai la busta di piselli surgelati sul tavolo e mi squagliai sulla sedia godendomi quel senso di sollievo.

Cosa gli avranno mai fatto quei due cari ragazzi per ridurlo così?
Quanto si lamenta per un pochino di attività fisica!

Vi assicuro che quei due non sono affatto dei cari ragazzi quando si tratta di menare duro e non è stata affatto un pochino di attività fisica!

Tutto è cominciato molto pacatamente.
Prima lezione: prendere contatto con le rune. Il mio migliore alleato.

Impugnai lo stilo di Alec con mani tremanti. Dovevo incidermi da solo la pelle con quel coso. Non è stata la mia prima volta come ben sapete. Ho già avuto un primo assaggio di quanto figo sia usare le rune e di quanto cacchio faccia male! Già perché quei bei ragazzi in nero non ti avvisano del fatto che si incidano la pelle a fuoco. Capisco come si sentono le mucche quando vengono marchiate a fuoco! Comunque è meglio il dopo che il prima. Il primo che mi hanno fatto provare è stata la vista.
Una sensazione pazzesca.
Il mondo si è come acceso, potevo vedere tutto, luce ovunque, colori più luminosi che durante una giornata di sole ad agosto.
Poi ho aggiunto l'udito.
Altro mondo.
Ho chiuso gli occhi e grazie ad esso riuscivo a vedere ogni cosa. Sentivo la stanza, la pressione i suoni che rimbalzavano sugli oggetti. Una mappa creata con i suoni.
Olfatto.
Un'esplosione di odori, sembra impossibile da credere ma le emozioni hanno un odore particolare. Colto dall’euforia stavo per tracciare un’altra runa. Volevo provare tutto ma fui fermato.
Non esagerare Magnus.
Stavo fissando fuori dalla finestra quando percepii un fruscio, mi spostai di lato e vidi passare un cuscino alla mia sinistra. Mi voltai sorpreso. Stupito da ciò che avevo fatto. Non avevo idea di come ci ero riuscito. Alec aveva ancora le scintille alle dita ad indicarmi il colpevole. Lo fissai sorridendo. Mi voltai verso Jace e rimasi incantato a fissare le pagliuzze d’oro dei suoi occhi. Ero dalla parte opposta della stanza ma le vedevo chiaramente come se lo avessi avuto a non più di pochi centimetri.

“Lo so che sono favoloso ma imbambolarti così a guardarmi non credo faccia molto piacere al tuo insegnate di difesa contro i demoni.”

Ripresi contatto con il mio volto e mi resi conto di avere la bocca spalancata e gli occhi incantati in quelli di lui. Spostai velocemente lo sguardo in quello di Alec ma lui faceva finta di niente armeggiando con le armi che avremmo usato. Mi lanciò con un gesto fulmineo della mano un bastone che mi colpì in pieno stomaco. Per fortuna attutii la botta afferrandolo quasi al volo portandomi in avanti in un gesto istintivo.

Uno scambio inaspettato // MalecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora