Ti odio, ti amo, ti...

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Magnus POV

“Alec! Calmati” Jace gli toccò la spalla e solo in quel momento realizzò cosa stesse facendo. I muscoli prima tesi si rilassarono e con quel gesto gli oggetti caddero a terra privi di vita.

“Diamoci una calmata! Tutti e due. Adesso ci sediamo in soggiorno e parliamo pacificamente. Intesi?”

Gli avrei volentieri sputato in un occhio ma aveva ragione, dovevo ammetterlo.

Ci spostammo e dopo aver dato una pulita veloce rimettendo dritti i tavolini e raccolto un po' di piume uscite dai cuscini esplosi ci sedemmo, io e Alec sul divano, entrambi agli estremi opposti del divano, e Trace sulla poltrona di fronte a noi. Sembrava una seduta di terapia di coppia.

“Okay. Adesso che gli animi si sono calmati, ognuno dei due racconti cosa è successo o crede sia successo. Uno alla volta, senza interrompere. Magnus comincia tu”

“Adesso sei tu che detti regole in casa mia?”

“Finiscila di essere così possessivo! Jace sta cercando di aiutarci e tu come al solito hai pregiudizi!”

“Questa si che è bella! Uno Shadowhunters che da del razzista ad un nascosto! Ah. Ah. Ah. Che ridere!”

“Cosa vorresti dire? Io che ho sfidato la mia famiglia per un ‘nascosto' osi dire che ho pregiudizi? Tu sei pazzo! Pensavo che dopo tutti questi anni fossi diventato più saggio”

“Vedi che fraintendi sempre tutto! Ma che problemi hai?”

Alec stava per replicare ma Jace lo zittì prendendo la parola

“Sembrate marito e moglie! La volete finire?! Magnus se non ti sta bene potete anche non chiarirvi ma devi risolvere questo problema, poi se non vorrai più vederlo una volta che sarete tornati normali saranno fatti vostri ma per adesso la realtà è questa quindi a te la scelta”

A te va più che bene se io e lui non ci chiariamo così puoi tornare all’istituto e continuare a sbaciucchiarlo magari andando anche oltre. Maiale! Non ti darò questa soddisfazione.

“D'accordo! Racconterò la mia versione della storia. Tutto è cominciato ieri mattina. Era il nostro anniversario di fidanzamento ma a quanto pare qualcuno se l’è dimenticato. La mattina è uscito presto lasciandomi un biglietto con su scritto che era stato richiamato all’istituto per una missione con te. Nessun problema, il piccolo cacciatore ha le sue responsabilità, chi sono io per mettermi in mezzo. Nessun problema, nessuna lamentela. Ho passato tutto il giorno a prepararmi e a cucinare per rendere perfetta la serata che ci aspettava insieme. Speravo anche che sarebbe stato pronto per qualcosa in più magari…”

“Magnus ti prego non voglio sapere le dinamiche della vita sessuale di Alec”
lo incenerii con lo sguardo.

Penso che tu ne sia più che informato! Stupido essere! Ma quanto è superficiale nel pensare una cosa del genere?! Era quello che intendevo, lo ammetto, ma volevo sembrare più romantico.
Stizzito ripresi il racconto

“Stavo dicendo.. speravo che almeno mi dicesse un semplice TI AMO ma sono stato un illuso. Dopo aver aspettato ore impazzendo, non sapendo dove fossi, non avendo tue notizie sono letteralmente corso all'istituto. Ti credevo ferito gravemente, in fin di vita o addirittura morto invece scopro che ti stavi divertendo con il qui presente Trace il quale dopo averti spogliato e accarezzato con interesse quegli addominali da urlo, ti ha fatto gli occhi dolci e poi ti ha preso il viso tra le mani e ti ha baciato. In tutto ciò tu te la ridacchiavi, per niente dispiaciuto dalle ‘coccole’ ricevute. Non negare che questi avvenimenti non siano mai accaduti e che non ci siano precedenti perché il biondino lo ha ammesso!”

Uno scambio inaspettato // MalecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora