Magnus POV
Mi congelai sul posto. Non ci voleva! Guardai con occhi sgranati Jace che mi fece segno di prendere un respiro profondo, di calmarmi e soprattutto di far parlare lui.
"Hey Luke. Che ci fai qui?"Io mi limitai a salutarlo con un cenno del capo. Avevo paura di farmi scoprire anche solo aprendo bocca, sapendo perfettamente che la voce che sarebbe uscita dalle labbra di Alexander, cioè dalle labbra che avevo... preso in affitto?... sarebbe stata la sua voce e non la mia.
"Cercavo Clary. L'avete vista?"
"No mi spiace e al momento siamo molto occupati. Non possiamo aiutarti" tagliò corto Jace iniziando a muovere passi verso l'uscita trascinandomi con sé.
"Okay. Non voglio trattenervi... a Alec?"Non potevo ignorarlo e scappare. Sarebbe stato sospetto.
"Si" dissi titubante
"Sono andato da Magnus questa mattina e sembrava molto scosso. Non voglio intromettermi ma quando ha spostato un po' la porta ho visto l'interno del loft ed era tutto mezzo distrutto quasi lo avesse attaccato un demone. Sai com'è non chiederebbe mai aiutò, troppo orgoglioso ma meglio andare a controllare"
Il suo commento nei miei confronti non mi sfuggi ma prima che gli rispondessi che non era affatto così per poi realizzare che invece aveva perfettamente ragione, una cosa a cui non avevo pensato fino ad adesso mi gelò il sangue nelle vene. Ero stato sopraffatto da tutte queste emozioni e non avevo pensato che se io occupavo il corpo di Alexander questo voleva dire che lui occupava il mio! No bene! Assolutamente! Dovevo andare da lui immediatamente!
"Alexander" bisbigliai preoccupato "dobbiamo andare da lui! Adesso!"
Anche Jace aveva realizzato il problema e un'ombra di preoccupazione scurì i suoi occhi luminosi. Feci per far apparire un portale ma fui bloccato dalle braccia di Jace che mi placcò di slancio fiondandosi su di me.
"Ma che diavolo stai facendo?" lo guardai torvo non apprezzando il gesto.
"Tutto bene ragazzi?" Luke che aveva assistito alla scena tutt'altro che normale ci guardò stranito.
"No, Alec non si sente molto bene. È tornato ammaccato da una missione. Dobbiamo andare adesso" e Jace mi trascinò via spingendomi in un corridoio.
"Ma che ti salta in mente? Con un portale facciamo prima!" lo rimproverai
"Lo so ma si da il caso che tu non sia Magnus Bane ma Alec Lightwood!" mi guardò con disappunto come se fossi un bambino a cui si doveva spiegare la cosa più ovvia del mondo.
"Hai ragione. Dovremmo andare a piedi allora"
Stavo già facendo mentalmente il calcolo del tragitto migliore e in quanto tempo saremmo arrivati. Dovevo andare da lui. Non poteva restare solo un altro attimo. Si sarebbe potuto fare male e anche tanto.
Lo so starete pensando: guarda un po' il caro vecchio Magnus. Sta correndo a salvare il suo ex che l'ha tradito con il fratellastro facendosi aiutare dall'amante. Si sono un idiota innamorato. L'amore rende stupidi e ti fa agire in maniera irrazionale. Ma che ci posso fare? Io lo amo e questo è quanto. Non potrei fare altrimenti. Lo aiuterai anche se questo comportasse perderlo per sempre...
"Che diavolo vuoi fare con quel coso?! Stai lontano da me! Non fare un altro passo!"
"Magnus non fare il bambino! Se attivo la runa della resistenza e della velocità faremo molto prima!"
"Hai ragione ma... è sicuro?"
"Ti fidi di me?"
In risposta lo guardai storto. Ma che razza di domande fa?
"Okay. D'accordo! Alec merita il rischio?" quell'idiota ossigenato non era poi tanto idiota. Con le parole ci sapeva fare.
"Va bene. Facciamolo. Se dovessi morire sotto atroci sofferenze giuro che ti perseguiterò per il resto della vita!"
"Togliti la maglia"
Strabuzzai gli occhi
"Che?"
"Alec ha la maggior parte delle rune sul corpo. Non lo ho mai visto? Adesso ne avrai l'occasione."
Guardando la mia espressione scoppiò a ridere e afferrò il lembo della maglia che indossavo cominciando a sfilarmela come farebbe una mamma con il suo bambino.
"Wow ragazzi andateci piano! Magnus non ne sarebbe affatto felice, Alec!" una voce a metà tra il rimprovero e il divertito li sorprese.
"Isabelle!" dissi sorpreso, ancora impigliato nella maglia che Jace non mi aveva ancora tolto del tutto. Con movimenti impacciati mi risistemai e fissai gli occhi azzurri di Alexander in quelli della sorella.
Ad Izzy bastò uno sguardo per capire che qualcosa non andava. Il sorriso che si era formato sulle labbra causato dalla scena a quanto pare esilarante di prima le era sparito. Assottigliò gli occhi scuri scrutandomi con intensità. Era pauroso come sembrasse riuscire ad arrivare fino alla mia anima. Era come se avesse capito che dietro questi occhi color del cielo non ci fosse il fratello ma un estraneo impossessatosi del suo aspetto, il che in effetti... era ehm... vero.
Cos'è mi date del paranoico?! Voi non c'eravate! Non potete sapere, quindi non giudicate!
Stavo dicendo? A sì.
Ci fu un momento di stallo in cui io guardavo lei e lei squadrata me. Nei suoi occhi non si riusciva a leggere la men che minima espressione. Anche Jace aveva quest'abilità, riusciva ad indossare una maschera e a nasconderci dietro ogni più singola emozione. Alec invece non era così o almeno non lo era con me, non lo era per me. Ogni suo pensiero, ogni sua preoccupazione si potevano leggere nel mare dei suoi occhi. Lui è l'esempio vivente che gli occhi sono lo specchio dell'anima.
Come uscivo da questa situazione?
"Ragazzi eccovi!" Clary entrò in scena facendo svolazzare i suoi riccioli rossi.
Izzy dopo avermi fissato ancora per un secondo spostò la sua attenzione sulla nuova arrivata.
Wow per un pelo! Vai a spiegare tutta questa situazione!
Ringraziai Clary mentalmente.
"Mentre parlavo con Luke è arrivato un messaggio da Idris, si suppone che ci sia un possibile attacco da parte di Valentine. Richiedono la nostra presenza per aggiornarci sugli sviluppi e credo anche per tenerci d'occhio..." Clary lanciò uno sguardo a Jace il quale nel vederla entrare aveva assunto quell'espressione da pesce lesso. Al suono del nome di suo padre però si rabbuiò.
Jace mi faceva pena. Certo che scoprire che l'amore della tua in realtà è tua sorella deve essere davvero un brutto colpo! Però questo non ti da il permesso di cambiare orientamento e soffiare il ragazzo a qualcun'altro!
"Vi dovreste preparare, partiamo tra poco"
"Io e Alec non verremo con voi. Alec sta poco bene. Andate solo tu e Izzy, ci aggiorneremo via messaggi di fuoco"
"Alec cos'hai?" Izzy mi si avvicinò preoccupata
"Problemi maschili. Non potete capire!" E per la seconda volta Jace mi afferrò per un braccio trascinandomi via sotto gli sguardi straniti delle due ragazze.
Neanche quindici minuti dopo eravamo di fronte alla porta del mio loft.
Okay. Mantieni la calma.
Presi un respiro profondo, stavo per aprire la porta quando Jace, che era al mio fianco ebbe un mancamento. Si appoggiò al muro e cercò di fare respiri lunghi tenendosi il torace. Mi avvicinai cercando di capire cosa gli fosse preso così dal nulla.
"Alec è terrorizzato. Dobbiamo entrare immeritatamente!" la voce gli tremava e aveva gli occhi leggermente sgranati, non era chiaro però se per il terrore che provava Alec e che lui condivideva o per quello che lui provava per il fratello. Molto probabilmente per la somma dei due.
Si diede una spinta per rimettersi in piedi, si avvicinò alla porta e con un calcio ben assestato sfondò la porta d'ingresso la quale cedette senza troppa insistenza. Ci precipitammo all'interno. Con sguardo d'intesa ci dirigemmo uno da una parte e l'altro dall'altra.
"Alexander!" gridavo cercando in ogni stanza, in ogni angolo ma la casa sembrava deserta. Nessun rumore, neanche il più minimo sussulto o respiro. Cominciavo a perdere le speranze, se fosse uscito di casa potrebbe essere ovunque e questo sarebbe un grandissimo problema. La mia mente vagava su possibili posti in cui potesse essere andato quando i miei pensieri furono interrotti da un grido di puro terrore che mi gelo il sangue per due motivi:
1. Non avevo mai sentito un grido così disperato e nella vita, credetemi, ne ho sentito gente gridare e 2. Quel suono disperato veniva dal mio Alexander!
Mi precipitai nella stazza da cui provenne quel suono. Mi trovai di fronte alla mia camera da letto, la porta era chiusa, abbassai la maniglia e feci per spingere, niente da fare. Dovevo entrare a qualsiasi costo! La presi a spallate e a calci fino a che non si spalancò sull'intero.
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Uno scambio inaspettato // Malec
FanfictionCome c'è finito Magnus nel letto di Jace e Alec a trovarsi un biglietto di Raphael in cui lo ringraziava della bella serata trascorsa insieme? Volete saperlo?? Bene, leggete la storia e tutto vi sarà svelato