Chi vuol vivere per sempre

693 54 17
                                    


Alec POV

Ero così vicino al corpo caldo di Asmodeo che provai lo strano impulso di baciarlo.
Avevo la vita di Magnus nelle mie mani e pensavo di baciare suo padre!

Alec datti una sveglia!

Gli sorrisi contro la mia volontà. Raccolte tutte le mie forze, mi allontanai da lui portando con me il ciondolo.

“Hai fatto una scelta da vero innamorato.” Sì complimentò Asmodeo ricambiamo, con calore, il sorriso.

“No, ho fatto una scelta da vero egoista e tu una proposta da vero bastardo.”

Quelle parole lo colsero di sorpresa, sentii la sua presa su di me allentarsi e prima che se ne rendesse conto scagliai il medaglione nel fuoco. Il ciondolo finì proprio in mezzo alle fiamme. Una nuvola nerastra e malsana sbuffò fuori dal pendente il quale, dopo pochi attimi, cominciò a sciogliersi.

“Hai una volontà forte, Cacciatore.”

Ogni traccia di calore era sparita dalla stanza. La temperatura era immutata eppure sentivo il gelo intorno a me.

“Ci hai provato ed hai fallito. Non fartene una colpa.”

Volevo rabbrividire dal freddo che provavo ma repressi un brivido e lo fissai, impassibile.

“Pensi davvero di aver vinto, Cacciatore? Credi che non riproverò con il prossimo scemo che mio figlio si porterà a letto? Un povero piccolo Mondano con la forza di volontà di una larva?”

“Non te lo permetterò!”

“Hai intenzione di fermarmi dall’oltretomba? Lo hai detto tu stesso, non siete famosi per campare a lungo voi  cacciatori e io ho molti demoni che si sacrificherebbero molto volentieri per la causa.”

Volevo staccare la testa di quel demone dal copro, solo vedendo rotolare quell’ammasso di carne che chiamava testa avrei tollerato quel ghigno che adesso si faceva beffe di me.
Aveva ragione.
Aveva dannatamente ragione.

Potresti vegliare su di lui per sempre solo in una maniera…

Ma diventare un vampiro non era di certo nei miei piani.

“Sei un bastardo!”

“Questo lo hai già detto Cacciatore. Non hai molta proprietà di linguaggio…” mi guardò con superiorità, schernendomi con quel mezzo sorriso che avrei voluto strappargli a mano nude dalla faccia.

“Perché vuoi così disperatamente la sua immortalità?” cercai di cambiare argomento per avere il tempo di pensare a come ovviare al problema senza ricorrere a denti affilati di vampiro.

“Questa è una cosa che non ti riguarda.”

“Visto il tuo particolare interesse, la mia curiosità è alquanto eccitata dal trovare una risposta.”

Volevo apparire distaccato. Cercando di cogliere qualcosa ma quegli occhi ardenti non lasciavano trapelare nulla.
Ci fu un guizzo nel suo sguardo e riprese a parlare.

“Ho saputo che il tuo caro Parabatai è sotto il controllo del Clave. Povero figlio di Valentine…” quel cambiamento di discorso mi spiazzò.

“Se provi a fargli del male, giuro che ti distruggo!”

“Io non gli farò proprio niente, non ce ne sarà bisogno. Ci penseranno quelli della tua stessa razza.”

Era crudele, sadico e perverso. Si nutriva della mia angoscia, glielo si leggeva in faccia il piacere che provava.

“Ma se prenderai l’immortalità di Magnus allora farò in modo che liberino Jace. Uno scambio nel quale vinceremmo entrambi.”

Quella proposta era sconcertante. Tentatrice e spregevole.

Uno scambio inaspettato // MalecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora