Cap 14

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Il Lagoon quella sera era pieno come al solito. I due erano riusciti ad entrare senza problemi. Noah era tremendamente ansioso e si guardava costantemente intorno.
"Sei troppo agitato." Disse Aidan al suo fianco
"Per nulla ,vado a bere"
"Non siamo nemmeno arrivati."
"Sono agitato me l'hai detto tu." Disse sorridendo.
"Che piccolo stronzo. E va bene."
Si avvicinarono al bancone del bar e dove Noah riconobbe il barman che ricordava si chiamasse Kyle, che parve riconoscere perché salutò il biondo con un sorriso.
"Ehi ragazzino."
"Ciao. Non chiamarmi ragazzino per favore." Ma quello continuò a sorridere.
"Cosa vi porto" Disse urlando, per sovrastare la musica
"Fai tu basta che sia qualcosa di forte."
"E sia."
Consumarono i drink chiacchierando. Kylie gli aveva preparato davvero un drink buono e forte forse un po' trovo, visto che a Noah salì subito alla testa.
Dopo aver terminato il drink ed essersi complimentato con il barman. Noah si alzò e si voltò verso Aidan che parlava con un ragazzo.
Di Shane ancora nessuna traccia ma forse poteva trovarlo nel posto in cui l'aveva portato quella volta che era svenuto. Poi però gli venne in mente che poteva chiedere al barista infondo lui lavorava lì.
"Ehm kyle giusto?" Lo chiamò.
"Si dolcezza... non credo tu possa reggere un altro drink."
"Non sono ubriaco"
"Beh sicuramente sei brillo. Modestamente quello era il mio miglior cocktail forte."
"In ogni caso, volevo chiederti dove posso trovare il proprietario."
"Chi Shane?"
"Si...cioè devo parlargli di alcune.."
"Secondo piano...percorri la strada verso i bagni sulla destra c'è un corridoio che porta a delle scale, lì troverai l'ufficio di Shane."
"Grazie .."
"Mi stai simpatico ma acqua in bocca io non ti ho detto niente."
Noah lasciò Aidan dicendogli che sarebbe andato a cercare Shane.
Percorse la strada che gli aveva detto il barman sperava solo di non perdersi in quel posto enorme. Man mano che saliva le scale la musica si affievoliva forse lì le pareti erano insonorizzate. Le scale portavano ad un ampio corridoio dove vi erano molte stanze. L'ultima infondo al corridoio era socchiusa ed illuminata. Trionfante di aver trovato finalmente Shane, che poi pensandoci cosa gli avrebbe detto. Era sicuro che per l'altro lui fosse stato solo uno come tanti. Forse era stata una cattiva idea, non voleva rendersi ridicolo ai suoi occhi presentandosi lì. Si fermò quando dall'altro lato sentì delle voci che stavano percorrendo le scale.
"Ehi tu che diavolo ci fai qui" Noah si bloccò a metà strada.
"Merda.." sussurrò. Un uomo alto e grosso gli si parò davanti.
"Che ci fai qui sopra. Questo piano è riservato" lo prese per un braccio stringendoglielo.
"No...io...". Come gli spiegava che era lì per Shane.
"Dio questi ragazzini mi fanno sempre incazzare. Non opporre resistenza e vieni con me."
"No aspetti la prego" ma questo continuava a trascinarlo facendogli male.
"Daniel che cazzo sta succedendo" la voce autoritaria del proprietario del Lagoon si fece sentire per il corridoio.
Shane si avvicinò a loro riconoscendo Noah.
"Lascialo Daniel. Me la vedo io qui, puoi andare"
"Si capo.." l'uomo rilasciò Noah andandosene.
"Tu vieni con me."
Il biondo lo seguì in silenzio nel suo ufficio massaggiandosi il polso che ora gli doleva. Vi era rimasto il segno.
"Ti piace metterti nei guai o cosa". Segui con lo sguardo il moro mentre si accomodava sulla poltrona.
"Cercavo il bagno". Bella scusa che non reggeva nemmeno un po'.
"Eppure ricordo bene che i bagni sono giù..."
"Io cercavo un posto tranquillo, e così mi sono rifugiato qui.."
Noah spalancò gli occhi quando Shane si alzò parandosi difronte a lui.
"Ah davvero? Beh è un peccato che tu abbia trovato me qui..."
"Già....ora io andrei"
L'imbarazzo di Noah era molto percepibile, aveva fatto la figura del ragazzino.
Shane lo afferrò "non credo. Visto che sei qui potremmo fare altro"
"Io non posso ....Aidan mi starà cercando..."
"Io credo che il tuo amico sia impegnato in altro in questo momento"
"Tu che ne sai...?"
"non passa di certo inosservato"
"Ma non posso restare."
"Ti faccio paura Noah?"
"Cos...no"
"Perfetto. Allora credo che tu possa  intrattenerti qui"
Shane si avvicinò al piccolo tavolino posto a lato del sofà e si versò un drink. Noah si perse a guardarlo per un attimo, la luce soffusa della piccola lampada che illuminava l'ufficio creava un gioco di luci ed ombre sull'uomo. L'intera stanza era anche illuminata dall'enorme vetrata. Noah si avvicinò a questa sotto lo sguardo del più grande. Si perse a guardare la strada, dove vi erano un via vai di macchine. Il Lagoon infondo si trovava su una strada principale e ben trafficata. 
Shane si avvicinò da dietro e Noah seguì i suoi movimenti poiché la vetrata faceva da specchio.
"Vederti qui adesso......Ho voglia di possederti Noah. Voglio sentire ancora una volta gemere il mio nome da queste labbra"

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