7 mesi dopo....
Le vacanze di natale erano sempre state le sue preferite, le decorazioni, l'albero di Natale l'atmosfera che si creava in quel determinato periodo avevano sempre affascinato Noah.
Ma non era altrettanto felice di fare le valige. Finalmente sarebbe tornato a casa per trascorrere le vacanze con la sua famiglia. Aveva iniziato il college con tanti timori e una buona dose di ansie, il fatto che non ci fosse Aidan con lui all'inizio l'aveva messo in seria difficoltà, ma con il passare dei giorni aveva conosciuto tantissime persone, e aveva addirittura provato lui a fare il primo passo. Il college era totalmente un' altra dimensione, ma stava iniziando a piacergli quel posto. Aveva sentito Aidan ogni giorno, si tenevano in contatto con messaggi, e spesso facevamo video chiamate, era felice che il compagno stesse bene, gli aveva addirittura raccontato le sue prime conquiste, Aidan non sarebbe mai cambiato. Avrebbe rivisto finalmente Shane che non vedeva da circa tre mesi, si erano sentiti spesso, Noah gli raccontava della sua nuova vita al college. Noah si era reso conto di quanto quella distanza avesse rafforzato ancora di più il rapporto con lui, ma la mancanza si faceva sentire come non mai , avvolte aveva avuto così tanto bisogno di essere stretto fra quelle braccia, di sentire il calore del suo corpo che certi giorni diventava isterico. Ma era anche un po' spaventato all'idea di rivederlo, nell'ultima settimana aveva percepito uno Shane un po' distaccato, come se qualcosa fosse cambiato, e allora mille dubbi gli erano sorti alla testa, che avesse incontrato qualcuno oppure che fosse andato a letto con quel qualcuno, era andato in paranoia, tanto da anticipare di qualche giorno la partenza per New York, aveva bisogno di vedere il suo fidanzato.
Era giunto a casa da meno di un ora e questa già era in subbuglio, sua madre e suo padre erano molto felici di vederlo, gli avevano fatto domande su domande. Era contento che i suoi genitori fossero lì e no in qualche parte d'America per lavoro. Li aveva lasciati dicendo loro che sarebbe andato al Lagoon, Shane non sapeva che lui fosse arrivato in città voleva fargli una sorpresa.
Nulla parve cambiato nel locale, andò a salutare Kyle che come sempre era dietro al bancone, il barista lo salutò con un ampio sorriso.
"Ehi straniero"
"Ciao Kyle"
"Come va ti biondino..?"
"Bene, sono qui per le vacanze di natale, tu come te la cavi"
"Si tira avanti. Se cerchi il tuo bell'uomo è nel loft"
"Grazie Kyle"
Percorse il corridoio che portava al loft di Shane. La porta era aperta e dall'interno non proveniva alcun rumore. Si addentrò nel loft giungendo nella camera da letto che era stata tante volte testimone del loro amore. Lo scrosciare dell'acqua lo indusse a pensare che Shane fosse sotto la doccia, si sedette al bordo del letto aspettandolo. Pochi minuti dopo ne uscì il suo ragazzo ricoperto di un solo asciugamano che frizionava i capelli.
"Cazzo... che spavento" trasalì Shane
"Noah......che ci fai qui?"
"Sorpresa.....beh non sembri tanto contento di vedermi"
"Cos..."
"Ti aspettavi qualcun altro?" Sorrise amaramente Noah.
"Ma che stai dicendo Noah..."
"Non so dimmelo tu, sono due giorni che non rispondi alle miei chiamate"
"Ho avuto da fare con il locale"
"E non hai trovato un po' di tempo per rispondere ad un messaggio. Cazzate"
Noah si alzó fronteggiando Shane
"Noah calmati....stai fraintendendo tutto"
"Allora spiegami. Perché ti giuro non sto capendo.." disse guardando con occhi liquidi il compagno. Shane guardò negli occhi Noah che era sull'orlo di piangere.
"Una settimana fa mi sono trovato mio padre fuori al locale, dovevi vederlo vestito di tutto punto, con abiti che non avrebbe mai potuto permettersi. Inizialmente l'ho ignorato ma poi ha iniziato ad implorarmi affinché io lo sentissi. E vuoi sapere cosa mi ha detto?..... mi ha chiesto scusa, gli ha detto che gli dispiace di aver lasciato me e mia madre da soli, e di essersene andato"
"Shane...."
"Con che coraggio si è presentato chiedendo scusa.....i sensi di colpa lo stanno mangiando vivo, e io lo vedevo, glielo si leggeva negli occhi, voleva scrollarsi di questi nella speranza che io potessi perdonarlo dopo tutto quello che ci ha fatto...Ma forse non lo odio nemmeno più, è passato così tanto tempo che per me quello che avevo davanti era uno sconosciuto."
"Perché non me ne hai parlato Shane?"
"Eri al college Noah, non volevo caricarti di qualcosa di inutile"
"Non è inutile se ti ha portato ad isolarti, stiamo insieme Shane ed è meglio che tu lo capisca che io ci sono per qualsiasi cosa perché ti amo" gli disse afferrandogli il volto, costringendo a guardarlo.
"Ho temuto che volessi lasciarmi o che addirittura avessi trovato qualcun'altro"
"Ti amo troppo per lasciarti andare piccolo". Shane afferrò il più piccolo per i fianchi baciandolo con passione.
"Dio da quanto tempo non lo facciamo" disse facendogli sentire l'erezione già dura. Noah scese ad accarezzargli sensualmente il petto bagnato con la mano, fino a giungere all asciugamano che copriva l'erezione, togliendola velocemente. Lasciò la bocca di Shane che gli stava torturando le labbra, si spogliò sotto lo sguardo carico di eccitazione di Shane che lo fece cadere sul letto posizionandosi sopra di lui.
"Prendimi Shane....non resisto più"
Il moro preparò Noah velocemente, prima di affondare completamente in lui, portandolo a gemere.
"Shane....ti prego...." Shane accolse quella tacita richiesta, spingendosi di più dentro di lui, le spinge divennero sempre più veloci.
"Sei bellissimo Noah..."
"Ti amo Shane" disse baciandolo prima di venire con un gemito acuto, poco dopo lo raggiunse Shane che si riversò dentro di lui.
La stanza era immersa nel silenzio, fatta eccezione dei respiri dei due amanti, che erano avvinghiati sotto le coperte.
"Stavo pensando di prendere casa" disse Shane baciando delicatamente Noah sul collo.
"Ah si? Non ti piace più stare qui?"
"Stando qui, purtroppo non ho la possibilità di vederti quando voglio."
"Non capisco...."
"Voglio dire che non sarebbe male se prendessi casa vicino al college..."
"Cos...ma..."
"Non voglio perdere nemmeno un giorno lontano da te Noah, perciò volevo chiederti di venire a vivere con me." Noah continuava a guardare Shane, stralunato.
"Non sembri felice...magari vuoi restare nei dormitori, con i tuoi compagni."
"Si...si voglio venire a vivere con te" gettandosi sul moro baciandolo.
"Piccolo....mi stai schiacciando ." Sorrise.
"Ti amo Shane."
"Anche io ti amo"
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SAVAGE
RomanceDue facce della stessa medaglia. Apparentemente diversi. Noah Woods pian piano riuscirà a stravolgere la vita di Shane Anderson l'affascinante proprietario del Lagoon _boyxboy