Cap 34

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"Ti decidi ad aprirla?"
"Sono troppo in ansia Aidan, non mettermi pressione"
"Sei da ore che la fissi, mi farò vecchio di questo passo"
Effettivamente Noah non poteva dare torto al migliore amico. Era da circa due ore, da quando era tornato da scuola che aveva trovato nella buca delle lettere, una busta bianca con sopra sopra le iniziali della Columbia University. Aveva fatto domanda al prestigioso college un mese fa, e dopo tutti gli avvenimenti dell'ultimo periodo aveva proprio rimosso dalla mente la domanda che aveva fatto. Quella era l'università dei suoi sogni , aveva sempre sognato andarci, certo sapeva che con la posizione del padre entraci sarebbe stato molto più semplice, ma voleva cavarsela con le proprie forze, difatti non aveva detto nulla nemmeno ai genitori, l'unico a saperlo era proprio Aidan che da un'ora lo invitava ad aprire quella lettera.
"E se mi non avessero accettato?"
"Sarebbero degli sciocchi a non averti preso sei uno dei ragazzi più brillanti che io conosca. E se non ti avessero preso c'è ne sono altri migliaia di college"
"Lo so.... però sai questa è l'università dei miei sogni..."
"Allora apri quella dannata busta"
"Fallo tu" gli disse consegnatogli la busta, ma quando Aidan la stava per aprire gliela strappò dalle mani. L'aprì velocemente, e lesse accuratamente il contenuto.
"Aidan...." sussurrò "mi hanno preso, oh mio dio , andrò al college" gettandosi fra le braccia dell'amico.
"Sono così felice per te" gli disse ricambiando.
"Adesso manchi solo tu, non vedo l'ora"
"Noah..." gli disse sciogliendo l'abbraccio dell'amico.
"Io non verrò con te..."
"Cos...cosa significa?"
"Andrò a Yale"
"Yale ? Cosa stai dicendo Aidan, avevamo fatto domanda insieme per la Columbia"
"Si....ma ne ho fatta anche una per Yale....e quest'ultima ha accettato la mia domanda."
"Non mi avevi detto niente" sussurrò
"Lo so, e credimi ho riflettuto così tanto, e Yale ha dei corsi molto interessanti e..."
"Non ci vedremo più." Gli occhi di Noah si riempirono di lacrime.
"Noah certo che ci vedremo, ci sarò sempre per te. Ma comprendi anche me , come tu hai un obbiettivo da raggiungere io ne ho un altro."
"Resta il fatto che mi hai tenuto nascosto quest'importante decisione, lo sai ti avrei appoggiato"
"Mi dispiace. Ero molto confuso"
"Yale è lontana, sarà così difficile senza di te... io non credo di farcela" entrando in panico, ma Aidan gli poggiò delicatamente le mani su entrambe le spalle costringendolo a guardarlo.
"Ehi ...Noah calmati, prendila come una sfida con te stesso...sei una persona stupenda ti farai tantissimi amici e potrai sentirmi ogni volta che vuoi."
"Ti dimenticherai di me"
"No che non mi dimentico di te, come puoi solo pensare possa succedere una cosa del genere. Tu sei molto più di un amico, sei un fratello per me Noah e non importa quanti chilometri ci possano dividere, se tu chiamerai io sarò da te in un attimo". Quelle parole fecero comparire sul volto del biondo un enorme sorriso bagnato dalle lacrime, abbracciando forte il compagno.
Quel pomeriggio si era recato al Lagoon per incontrare Shane. Pensandoci gli aveva confessato di amarlo avevano fatto l'amore, ma il moro non si era sbilanciato per niente, certo non voleva costringerlo ad amarlo e non si aspettava che gli dicesse quelle due parole , ma i dubbi che per poco si erano assopiti erano ritornati prepotentemente nella sua testa. Oltretutto si metteva anche la sua ammissione al college.
"Ehi biondino a cosa pensi" Noah ritornò alla realtà
"Ehi Kyle" gli sorrise.
"Cerchi il grande capo?"
"Si.."
"Mi sa che dovrai aspettare, è impegnato in una riunione"
"Mhh..."
"Quindi voi due state insieme?" Disse il barista.
"Ehm...noi....è un po' complicato" vide il castano sorridere, mentre puliva il bancone.
"Da quando lo conosco, Shane non è mai stato un tipo da ...relazione , cioè non l'ho visto mai frequentarsi seriamente con qualcuno. Ma tu piccolo Noah sei stato un ottima eccezione. Lo vedo più felice, anche se non lo vuole dare a vedere".
I due avevano conversato per più di un'ora, Kyle era davvero un ragazzo gentile e cordiale.
"Oh eccoli" gli sussurrò il barista. Noah si voltò per vedere il suo uomo che quel giorno era bellissimo, nei suoi pantaloni classici neri e la camicia bianca che teneva sbottonata, i capelli tenuti naturali ricci, che tanto amava. Di fianco a lui c'era un uomo che ricordò di aver visto quando ebbe il suo primo appuntamento con Shane.
"Dio quanto può essere viscido quell'uomo" gli disse Kyle sotto voce.
"Ha fatto la stessa impressione anche a me quando lo vidi per la prima volta"
"Jones è uno stronzo, è da anni che cerca di appropriarsi del Lagoon, e Shane l'ha capito fin dal primo momento"
Shane gli passò davanti accompagnando Jones all'uscita, ma prima che uscisse quest'ultimo indirizzò il suo sguardo verso di lui, Noah non ci fece caso ma sul suo volto comparì un sorriso.

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