Noah venne svegliato quella mattina dal suono di un tuono che rimbombò nella stanza. Odiava i tuoni gli avevano sempre messo paura, sopratutto di notte, fortunatamente con lui c'era sempre Aidan che lo abbracciava facendolo sentire al sicuro. La sveglia segnava le sei del mattino. Di fianco a lui c'era Shane che dormiva nudo come lui, coperti solo dal lenzuolo visto che la camera era interamente riscaldata. Si voltò verso il moro ammirandolo in tutta la sua bellezza. Ricordando i particolari bollenti della notte precedente arrossì, non era mai stato una persona così esplicita in fatto di sesso. Ma quell'uomo gli tirava fuori cose mai provate. Sapeva che appartenevano a due mondi totalmente diversi, infondo cosa sapeva di lui. Per Shane quella sarebbe rimasta una scopata come le altre e questo rattristò il più piccolo che non seppe spiegare il motivo, visto che lo conosceva da così poco tempo. Allungò il braccio carezzandogli con le dita il viso, fino a scendere sul collo sfiorandoglielo con le dita solo che queste mossero la collana.
La situazione si capovolse in pochi secondi. Shane sbarrò gli occhi e di scattò sovrastò il corpo del più piccolo incastrandolo fra lui e il materasso. La mano di Shane afferrò il collo del biondo. Noah per una frazione di secondi non capì cosa fosse successo abbassò lo sguardo e qualcosa di luccicante attirò la sua attenzione. Aveva un coltellino puntato alla gola. Noah rialzò glielo sguardo, gli occhi di Shane erano iniettati di rabbia.
"Che cazzo stavi facendo" stringendo la presa al collo. Noah davvero non capiva cosa stesse succedendo.
"Shan....Shane" sussurrò, impossibilitato dal parlare. Gli occhi si inumidirono, non riusciva a respirare.
"Shane" chiamò un ultima volta.
Shane ritornò lucido , mollando la presa al collo.
"Cazzo" sussurrò.
Noah tossì più volte massaggiandosi il collo. Impaurito non si accorse che delle calde lacrime scesero dai suoi occhi. Shane guardando la scena si alzò chiudendosi nel bagno.
Noah si rannicchiò su se stesso. Voleva tornare a casa, prese il telefono e compose il numero di Aidan. Non voleva svegliarlo e probabilmente gli avrebbe fatto una ramanzina.
"Noah?"
"Aidan"
"Cosa è successo? Stai bene"
"Si tranquillo" si asciugò il viso iniziando a vestirsi.
"Solo, puoi venirmi a prendere?"
"Si ...ma Noah cosa è successo?"
"Niente ti spiego dopo. Ti aspetto in strada" staccò la chiamata. Si rivestì in fretta. Diede un ultima occhiata alla porta chiusa del bagno e se ne andò. Uscì in fretta sperando di non trovare nessuno.
Una volta fuori il gelo lo investì immediatamente, si strinse alla meglio nella felpa. Aveva trovato riparo sotto un negozionetto , si specchiò nel enorme vetrata notando i segni rossi ancora presenti sul collo. Dove inventarsi una scusa buona per ingannare il migliore amico.
Poco dopo giunse Aidan, il viaggio in macchina fu silenzioso. Noah non aveva proferito parola per tutto il tempo. Giunsero a casa di Aidan poco dopo, andare a casa sua sarebbe stato strano, i suoi genitori si sarebbero insospettiti a vederlo così presto visto che aveva detto loro che dormiva da Aidan.
"Allora mi dici cosa è successo ?"
"Non è successo nulla"
"Beh mi hai chiamato all'alba, ti ha fatto qualcosa ?"
"No...solo che ho preferito andarmene mentre dormiva evitandomi l'imbarazzo di vederlo.... sai come sono fatto"
"Ah....quindi il piccolo Noah ci ha dato dentro stanotte, avanti racconta"
"Non ti racconterò un bel niente. Vado a farmi una doccia"
Fortunatamente Aidan non aveva fatto caso ai segni presenti sul collo, aveva provato a nasconderli alla meglio.
Lasciò Aidan in salone e andò in bagno. Si denudò velocemente, davanti allo specchio i segni erano ancora presenti sul suo collo e temeva che difficilmente sarebbero andati via. L' espressione che aveva in volto Shane se ci pensava gli venivano i brividi ancora.
Forse avrebbe dovuto credere a tutte le voci che giravano su di lui, ma non si spiegava la sua reazione troppo violenta.
"Noah tutto bene ? Sei lì dentro da quasi un ora"
"Si, mi stavo solo rilassando. Hai qualcosa da prestarmi?"
"Si, ti lascio tutto sul letto"
Ora non restava che nascondere quei brutti segni all'amico, doveva inventarsi qualcosa alla svelta. Aidan non era stupido, ci avrebbe messo poco a capire.
Quando fu pronto raggiunse Aidan che era sul divano giocando con il cellulare. Gli si buttò addosso abbracciandolo.
"Ehi , non sei un peso piuma"
"Non offendere"
Ci fu un attimo di silenzio.
"Che cazzo è questo". Aidan gli stava toccando il collo.
"Niente"
"A me non sembra niente. Noah che cazzo è successo"
"Ti ho detto niente"
"È per questo che mi hai chiamato? Lo ammazzo quello stronzo" si alzò.
"Aidan fermati. Mentre facevamo sesso spinti dalla passione abbiamo un po' esagerato e Shane ha stretto un po' la presa" Aidan lo guardava con sospetto, sperava sul serio se la fosse bevuta oppure non sapeva che altro inventarsi.
"Ti piace il sesso violento?"
"Cosa ...no eravamo presi dalla situazione....eddai non ti è mai capitato?" rise nervoso
"Mi sorprendi sempre di più"
"Già..."
Tirò un respiro di sollievo quando rivide Aidan sedersi sul divano.
"Che ne dici di dormire un po'? Sono stanco"
"Vieni qui". Noah si accoccolò fra le braccia dell amico. Lasciandosi trasportare dal suo respiro si addormentò
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SAVAGE
RomanceDue facce della stessa medaglia. Apparentemente diversi. Noah Woods pian piano riuscirà a stravolgere la vita di Shane Anderson l'affascinante proprietario del Lagoon _boyxboy