SAVAGE

Cap 29

La musica era talmente assordante che non sentiva cosa Aidan gli stesse dicendo. Era stanco e stava piangendo voleva solo trovare il suo migliore amico e andarsene. Ma una mano lo afferrò, facendolo voltare.
"Noah? Allora ci avevo visto giusto"
"Jason.....non è il momento"
"Merda, stai piangendo. Vieni , andiamo fuori". Nonostante non se la sentisse di seguire il moro, ma aveva bisogno di uscire da quel bordello.
L'aria fresca lo investì facendolo tremare per il freddo.
"Ecco tieni" gli porse la sua giacca di pelle.
"Va tutto bene?" Gli chiese poi.
"Potrebbe andare meglio. Sai avevate ragione.....detesto così tanto doverlo ammettere."
"Noah"
"No. Va bene così, voglio solo tornare a casa"
"Se vuoi che ti accompagno..."
"Aspetto Aidan, tranquillo. Cosa ci fai qui? Voglio dire..."
"Ero con degli amici. Non mi andava a genio venire in questo posto, ma stavamo festeggiando perché siamo in finale"
"Davvero? Mi fa piacere." Il moro gli sorrise, avvicinandosi a lui. Quando furono faccia e faccia Jason allungò una mano accarezzandogli la guancia asciugandogli le poche lacrime che erano rimaste.
"Lui non merita queste lacrime Noah, in realtà non ti merita per niente"
"Jason...." lo supplicò vedendo il volto del ragazzo farsi più vicino. "Non...io ...". Fu improvvisamente che le labbra di Jason si trovarono sulle sue. Noah provò a respingerlo stingendogli la maglia. Poi in un attimo non sentì più la presenza di Jason.
"Ti avevo detto di non toccarlo". Shane aveva preso Jason per il colletto della maglia assestandogli un pugno.
"Shane" gridò " lascialo" provò a mettersi in mezzo fra i due, cercando di liberare Jason, tenendo il braccio di Shane. Fu un attimo che Shane lo spinse violentemente facendolo cozzare contro il muro. Un dolore forte alla spalla lo costrinse ad aggrapparsi al muro. Shane dovette notare cosa aveva fatto e lasciò la presa su Jason.
"Merda...Noah" tentò di avvicinarsi al più piccolo.
"Non....non ti avvicinare" sussurrò il più piccolo . Le azioni di Shane vennero bloccate quando sentì la voce di Aidan.
"Pezzo di merda che cosa gli hai fatto" Aidan corse verso Noah che gemette per il dolore appena Aidan provò ad alzarlo.
"Jason accompagnalo in macchina" disse al capitano ma prima che i due andassero Noah si girò verso Aidan.
"Ti prego Aidan, andiamo non fare stronzate"
"Ti ho detto vai in macchina Noah" disse Aidan senza nemmeno guardarlo. Non aveva mai visto il suo migliore amico comportarsi così. Non voleva che facesse qualcosa di avventato.
"Jason...devo stare con lui"
"Noah, non hai sentito che ha detto, andiamo"
"Ti prego"
"Aidan non farà nulla di avventato, adesso andiamo in macchina"
Il biondo annuì titubante, dando un ultima occhiata ai due.
Aidan si trovava dinanzi a Shane , che guardava il punto dove prima vi era Noah dolorante .
"Ho accettato questa pseudo cosa che c'era fra di voi, non ero d'accordo fin dall'inizio. Perché sappiamo entrambi cosa gira sul tuo conto. Ma, mi son detto perché no, infondo vedevo Noah felice. Ma sapevo che tu non sei capace di tenere a una persona." Gli sputò Aidan " il fatto che lui fosse qui, stasera per vederti, mi ha fatto incazzare, perché sapevo come sarebbe andata a finire, ed è finita ancora peggio. Non riesci nemmeno a gestire la rabbia." Aidan incazzato che il moro non lo guardasse lo spinse contro il muro.
"Guardami in faccia stronzo" vide Shane sorridere.
"Ti da fastidio che mi sia scopato il tuo amico prima di te."
"Sei tutto quello che dicono su di te Shane Anderson" gli disse prima di tirargli un pugno dritto in faccia.
"Non osare più cercarlo"
Quando Aidan se ne andò, Shane si toccò il volto, il sangue che gli usciva dal naso gli sporcò la camicia bianca.
"Cazzo" urlò tirando un pugno dritto nel muro.
Tornò nel locale, prima di essere fermato da Kyle che stava uscendo fuori .
"Shane, cos....cosa è successo?"
"Occupatene tu di tutto. Non voglio essere disturbato" lasciando il barista sulla soglia dell'uscita.
Quando fu nel suo appartamento potè dare sfogo a tutta la sua rabbia. Rompendo qualsiasi cosa gli capitasse a tiro.