Capitolo 15

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Mi ritrovo su questa strada innevata un'altra volta, ma stavolta la scena continua e sono nel punto dove stavo fissando la bambina. Stavo fissando me stessa.

Un paio di secondi dopo, noto che l'uomo ubriaco é sceso dalla macchina tenendosi la testa, mentre tampona con le dita il sangue sul sopracciglio spaccato. Non riesco a vedere la sua faccia perché c'é una specie di sfocatura su di essa. Sono sicuramente i miei ricordi confusi e dimenticati che mi impediscono di vederlo.

Passa davanti il finestrino della bambina e questa si sveglia chiedendogli aiuto con voce piccola e flebile. L'uomo stava per aprire la portiera, ma il suono delle sirene della polizia gli fa cambiare idea e scappa via, lasciando la piccola indifesa e ferita a svenire completamente. Come ha potuto farle questo? Come ha potuto lasciarmi lí in quelle condizioni?

All'improvviso, tutto sembra andare indietro nel tempo. Le macchine tornano ad essere nuove e poco dopo mi ritrovo distesa su un prato di margherite e indosso un vestito bianco con una serie di decorazioni floreali in pizzo. Perché son vestita cosí?

Le risate di alcuni bambini mi distraggono dai miei pensieri e mi volto verso di loro che stanno giocando sul prato a rincorrersi e sorrido alla scena veramente tenera. Mi accorgo che la bambina indossa il mio stesso vestito e solo quando riesco a vedere la faccia della bambina, realizzo che sono io. Ma chi é quel bambino? Ha una faccia vagamente famigliare. L'ho giá incontrato da qualche parte, sicuramente. La bambina si volta verso di me e guarda dietro, sempre di me, e quando mi volto per guardare, mi ritrovo davanti un signore alto e urlo sobbalzando dallo spavento, dato che questo aveva gli occhi estremamente vicini ai miei.

Mi risveglio dal sogno e mi metto instintivamente una mano sul petto. Ho il cuore a mille e la mia pelle é imperlata dal sudore. Chi cazzo era quello lí? E ora come faccio a dormire? Sono le cinque del mattino e fra due ore devo prepararmi per andare a scuola. Non credo che servirá molto a dormire ora che ho in testa questa persona del sogno.

Guardo il cellulare e vedo due messaggi di Harry e Louis.

*Ciao piccola, starai giá dormendo in questo momento, ma volevo solo dirti che se hai bisogno di me, puoi chiamarmi in qualsiasi ora e in qualsiasi momento, dopotutto é questo che servono i fidanzati. Ti amo, notte*

Me lo aveva mandato alle 23:36 e vado a leggere quello di Lou, il quale me lo aveva mandato alle otto di sera. Chissá come ho fatto a non vederlo.

*Ciao Sarah, dormi bene stanotte e ricordati che domani ti vengo a prendere io. Peró, cerca di non cadere un'altra volta sulle scale, ieri mi hai spaventato a morte. Fatti aiutare da Luke, ricordatelo. Sará pure conciato male a causa delle rissa che ha fatto con Harry, ma é un ragazzo forte e riuscirá a prenderti in braccio. Buona notte Sá, ci vediamo domani*

Rimetto il cellulare sul comodino. Sono fortunata ad avere almeno 3 ragazzi che si occupano di me. Sono anche fortunata che uno di loro é il mio ragazzo. Harry...non avrei mai pensato di mettermi con lui perché a colpo d'occhio sembra il solito cazzone che si fa una puttana durante la notte e se la dimentica il mattino dopo, ma ora che sono riuscita a conoscerlo a fondo, lo amo davvero tanto e non c'é mai stato un altro ragazzo che mi fa svolazzare le farfalle nello stomaco in questo modo. Ma quale farfalle? Elefanti dovrei dire. Sí, perché Harry mi ha travolto la vita, ma in senso positivo. Lo adoro e, sicuramente, non smetteró mai di amarlo perché é stato il mio primo e vero amore e non si dimenticano mai i primi veri amori.

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"Vuoi ancora del caffé?" Chiede Luke una volta che ho finito la mia tazza.

"No, grazie" Scuoto la testa sorridendogli, mentre con la sedia a rotelle vado verso la TV per guardarla nel frattempo che aspetto Louis.

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