Capitolo 8

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Harry's P.O.V.

«Bene, grazie per la scopata piccolo» Dice Valerie con voce seducente, leccandomi l'incavo del collo.

«Ok, ok, ora andatevene» Dico a loro freddo e se ne vanno lasciandomi in pace.

Ero sicuro che qualche ora fa avevo sentito la voce di Louis dietro la porta della mia stanza. Sembrava tipo un "Ti porto via" o qualcosa del genere. Magari sono stato cosí incazzato, che ho pure le allucinazioni. Louis era tornato a casa sua perché glielo avevo detto io per rimanere da sola con Sarah.

Sarah, piccola Sarah. Sei cosí innocente da poter scopare sotto le coperte, ma vedo che il destino ci ha detto che non siamo fatti l'uno per l'altra. Ti ho detto tutte quelle cose, quelle menzogne, per allontanarti da me. Non devi stare con me, tua madre si incazzerá molto e potrebbe finire molto peggio. Molto peggio di prima. É meglio rimanere ció che siamo sempre stati. Sconosciuti.

«Harry?» La voce di Louis mi richiama dai miei pensieri e mi alzo sedendomi sul letto. Fortuna che mi ero giá rivestito.

«Ciao Lou...» Mi stropiccio l'occhio destro e sbadiglio.

«Come stai?» Si siede sul bordo del letto.

«Ho fatto una scopata con Valerie e delle sue amiche, sto piú che bene, come mi dovrei sentire secondo te?» Dico con non chalance, risdraiandomi sul letto

«Non ti senti...come dire...un pó dispiaciuto?» Chiede curioso, ma allo stesso tempo sorpreso.

«Io e Sarah non stiamo veramente insieme, se é questo che intendi» Sospiro, chiudendo gli occhi. Possibile che Sarah deve sempre c'entrare in qualsiasi argomento?

«Questo lo so» Dice, schioccando la sua lingua sul suo palato. «Me l'ha detto lei dopo che l'ho vista qui in casa tua, mentre ti scopavi Valerie»

I miei occhi si riaprono improvvisamente e mi risiedo sul letto con faccia preoccupata e curiosa allo stesso tempo.

«E cosa ti ha detto? Ti ha detto che mi odia? Mi vorrá stare lontano?» Gli chiedo velocemente e lui indietreggia mezzo spaventato.

«Ecco...» Si rimette comodo sul letto. «In realtá, non mi ha detto niente, l'ho accompagnata a casa e lí ci siamo detti buonanotte, non so se gli piaci o ti odia» Si gratta la nuca nervosamente. «E poi, perché la vuoi lontana da te? É una ragazza dolce e bellissima, non merita di essere trattata in quel modo» Scuote la testa in disapprovazione.

«Perché non voglio che si affezioni a me» Guardo la luna piena fuori dalla finestra. Ormai é notte e tutti quanti staranno giá dormendo. Mi domando se Sarah stia ancora piangendo. Ma cosa dico? Devo smetterla di pensare a lei, o finiró che mi ci affezioneró.

«Ma vuoi capire che cosí peggiorerai soltanto il suo stato di umore e la distruggererai pezzo per pezzo» Da quando é cosí poetico?

«Tu non la conosci, é una ragazza forte e capirá che dovrá passare sopra questa cosa e andare avanti senza di me» Mi giro i pollici, convinto di quello che avevo detto.

«La conosco, se ti interessa, tutta la sua famiglia» Fa spallucce e lo guardo con aria interrogativa. «Giocavo con lei da piccolo, credo che avevo solo 8 anni e lei 5, ma lei non se lo ricorda perché, adesso che me ne sono ricordato, ha perso la memoria in un'incidente stradale e la persona che li ha investiti é scappata» Mi si crea un buco nel cuore. «Nessuno ha mai saputo chi era»

«Cosa? E me lo vieni dire solo ora?!» Alzo la voce.

«Io che ne sapevo che tu la stavi frequentando» Alza le mani in aria in segno di difesa. «E che ti piace» Aggiunge.

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