Capitolo 26

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Sarah's P.O.V.

«Lo sai una cosa?» Chiedo staccandomi dalle sue labbra. Siamo ancora nella stanza degli strumenti. O meglio ancora, nel suo studio.

«Cosa?»

«La terza uscita é stata la migliore fra tutte» Ammetto, arrossendo leggermente per l'imbarazzo.

«Volevo chiudere in bellezza» Mi fa l'occhiolino e il rossore sulle mie guance diventa piú evidente. «Ti adoro quando arrossisci» Mi bacia sulle guance. «Quando ti sarai tolta questo maledetto gesso, andremo a divertirci come matti, hai capito?»

«Sí, che sicuramente equivale a discoteche o robe simili» Dico ironica, ma quando vedo che mi sta sorridendo maliziosamente, ho capito le sue intenzioni. «Sí, vallo a dire a mia madre che vuoi portarmi in discoteca»

«Facciamo cosí» Si sistema meglio sul seggiolino. «Entro dalla tua finestra quando ormai é notte e tutti staranno già dormendo, scapperemo di nascosto, andremo in discoteca a divertirci e poi ti riporto a casa al mattino presto, prima che Luke e tua madre si sveglino»

«Io che salto dalla finestra di camera mia? Te lo scordi» Dico in tono minaccioso.

«Ti prenderó io in braccio. Ti pare che ti lascerei saltare da quell'altezza? Capisco che tu mi dia dell'idiota, ma almeno il cervello e la buona ragione ce li ho ancora»

«Non so peró se sarà una buona idea. E se poi mia madre ci scoprisse?» Dico insicura.

«Nessuno ci scoprirà. Voglio solo portarti con me e divertirci insieme come due normali adolescenti

..e coppia, ovvio, e poi ti riporto immediatamente a casa» Mi prende le mani e me le bacia.

«Mmh...poi ci penseró, Haz. Ora come ora, non so cosa decidere, e poi c'é ancora tempo per pensare» Scrollo le spalle.

«Come vuoi, amore» Mi bacia sui capelli. «Ma vorrei tanto che venissi con me» Ha un'aria...come dire...triste.

«Poi vedremo» Appoggio la testa sul suo petto. «Dai, andiamo giú e stiamo per un pó accocolati sul divano» Sbadiglio. «Sono un pó stanca»

«Allora andiamo in camera mia» Mi prende in braccio mettendomi sulla sua schiena, tenendomi per i glutei. «Dubito che staremo comodi sul divano insieme» Ridacchia e, insieme a me, scoppiamo in una fragorosa risata. «Tieniti forte, non vorrei che tu cadessi con il culo per terra»

Metto le braccia intorno il suo collo e, quando é uscito dalla stanza, corre a tutta velocità per il corridoio, facendomi urlare e ridere come una pazza. La mia voce si propaga per tutta la casa, insieme a quella di Harry che non fa altro che ridere e correre per tutto il corridoio. Le nostri voci cessano, quando lui finalmente decide di entrare in camera sua e appogiarmi sul letto.

«Ma perché hai corso per il corridoio con me sulla tua schiena negli ultimi 15 minuti?» Chiedo ridendo.

«Cosí almeno sono stanco anche io e posso addormentarmi insieme a te. Geniale, no?» Fa su e giú con le sopracciglia.

«Okay, allora vieni qua e dormi con la tua Pretz» Apro le braccia e lui si fionda su di me, facendomi sdraiare sul letto.

Appoggia i suoi gomiti ai lati della mia testa e mi guarda negli occhi, come se volesse leggermi nella mente; cosa che vorrei tanto fare anche io con lui. Voglio sapere a cosa pensa, come sta e cosa prova. I miei pensieri vengono interrotti quando lui preme con forza le sue labbra sulle mie e mi bacia con tutto sé stesso. Non desidero un fidanzato meglio di lui.

«Perché mi fai sempre questo effetto?» Chiede staccandosi di qualche millimetro dalle mie labbra.

«Non lo so, io non faccio mai niente» Dico con innocenza, soffiando sulle sue labbra.

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