Capitolo 29

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Harry's P.O.V.

"Sarah? Sarah, sei in casa?"

Cammino dentro il nostro appartamento alla sua ricerca. Mi aveva detto che era tornata a casa presto per preparare la cena del mio compleanno.

In cucina non c'é, in camera da letto neanche. Dove puó essere a quest'ora? Il panico inizia a salirmi. E se gli fosse successo qualcosa?

«Sarah! Sarah, dove sei?» Urlo a squarciagola.

All'improvviso, sento un qualcosa in lontananza che sbatte contro qualcosa di ferro. Sembra una lattina che viena sbattuta ripetutamente contro delle sbarre di ferro. E se fosse lei? Da dove viene quel suono?

Torno immediatamente in salotto e il suono diventa sempre piú udibile mentre mi avvicino alla porta della cantina. Apro la porta e il suono ora é quasi assordante. Scendo velocemente le scale e vedo Sarah con le mani legate con una corda bella stretta, mentre i piedi sono legati ad un palo ed é li che capisco dove sbatteva, appunto, la lattina. Ha gli occhi contornati di nero, probabilmente é il trucco colato per aver pianto troppo. Ed un nastro adesivo color argento sulla bocca.

Piange di piú e mi avvicino velocemente per togliergli il nastro adesivo sulle labbra.

«Cos'é successo?» Chiedo allarmato mentre slego la corda intorno i suoi polsi.

Lei non parla. Mi guarda con occhi stanchi e rossi. Slego anche la corda attorno le sue caviglie e lei mi abbraccia piangendo istericamente e gli accarezzo la schiena e i capelli per calmarla.

«Shh...dimmi solo che é successo» La stacco un attimo dall'abbraccio per asciugare le sue guance e lei sorride teneramente al mio gesto. «Guardati, sei bellissima anche con il trucco colato» Dico per allegerire un pó l'aria.

Mi sorride di nuovo e i suoi occhi si posano dietro di me e la sua espressione cambia subito. Mette le braccia intorno il mio collo e gira entrambi sul posto, mentre un proiettile perfora la sua schiena.

Guardo chi gli ha sparato, ma ho visto solo un'ombra che spariva dietro la porta.

Sono confuso. Chi era? Perché ha sparato alla mia Sarah? Cosa ha fatto di male per meritarsi questo?

«Harry...» La voce spezzata di Sarah mi risveglia dai miei pensieri e la faccio sdraiare sulle mie gambe.

Accarezzo le sue guance e le lacrime iniziano a solcare il mio viso e singhiozzo. Il sangue esce dalla sua bocca e ció mi fa piú male. Gli ho promesso che l'avrei protetta da qualsiasi cosa e ora...ho rotto la promessa. Che schifo di fidanzato che sono.

«Andrà tutto bene, amore. Starai bene, te lo prometto» La rassicuro singhiozzando e togliendo le ciocche di capelli sulla sua fronte.

«Sono con te, Harry. É come sentirsi in paradiso, piccolo» Mi sorride debolmente. Prende entrambi le mie mani e le mette sul suo petto, sentendo il suo battito indebolirsi sempre di piú. «Ti amo, Harry. Piú della mia stessa vita» Delle lacrime solcano le sue guance arrossate.

«No, no, no...ti prego, non andartene» Singhiozzo ancora una volta.

Mette una sua mano sul mio petto. Sul cuore. «Io saró sempre qui» Punta il dito contro la mia tempia. «E qui»

«Sarah, non andartene ti supplico» Piango di piú.

«Ti amo, grazie di tutto Harry» Sussurra e alla fine fa il suo ultimo respiro, dando fine alla sua vita.

«No, no ,no, no!» Urlo a squarciagola. «Sarah, torna da me! Ti prego!»

«Sarah!» Urlo, svegliandomi di colpo.

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