Capitolo 10

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Sarah's P.O.V.

Il giorno dopo mi ritrovo con due grosse occhiaie nere sotto e gli occhi rossi e leggermente gonfi. Avevo un aspetto orribile. Solamente mia madre saprebbe come aiutarmi con il trucco dato che sono sempre stata una ragazza acqua e sapone.

Mi vesto velocemente e corro in camera di mia madre per svegliarla.

«Mamma! Ti prego metti qualche cosmetico sul mio viso perché ho un'aspetto orribile e non ho neanche il coraggio di presentarmi a scuola cosí!» Salto sul suo letto facendola sobbalzare dallo spavento. Un pó mi dispiace, ma é troppo divertente vederla con la faccia spaventata.

«Ma va, che sei bella cosí come sei» Si accascia di nuovo sul letto e le scuoto le spalle.

«Mamma! Non voglio farmi vedere dagli studenti e dai professori in questo stato!»

"Sopratutto ad Harry" Ecco che il mio subconscio é riapparso dopo 1 anno di assenza.

«Okay, okay, calmati che vado a prendere la trouse» Si alza dal letto con l'agilitá di un elefante e va in bagno.

Dopo avermi sistemato la faccia, corro in camera mia per prendere lo zaino e vado in cucina a mangiarmi dei cereali. Ci aveva messo soltanto una BB cream e una sottilissima linea nera sulle palpebre.

Luke é ancora di sopra a prepararsi, o magari, si deve ancora svegliare. Finisco la ciotola di cereali e decido di uscire presto per andare a piedi a scuola.

«Io esco ora! Voglio andare a piedi!» Urlo per farmi sentire da entrambi.

Esco e scendo velocemente i gradini. Questa notte, avevo ancora impressa nella mente Harry e il suo discorso sul preferire le puttane che me. Non avevo chiuso occhio ed é finito di nuovo per piangere e bagnare di nuovo il cuscino. Per questo avevo quell'aspetto orribile.

Mentre cammino, sento le ruote di una macchina dietro che sfreccia sull'asfalto. Mi giro per vedere chi é l'idiota che guida cosí veloce a quest'ora e vedo Harry al volante con lo sguardo infuocato. Non posso mica lasciarlo andare a schiantarsi contro un palo anche se fra noi due non sta scorrendo buon sangue. É sempre il ragazzo che amo e non voglio che gli succeda niente di grave.

Saltello, agitando le mani in alto per farmi vedere da lui e mi soprende quando si ferma con una frenata rumorosa vicino a me. Abbassa il finestrino e mi guarda come se quello che aveva appena fatto non era sbagliato.

«Dimmi un pó, sei pazzo ad andare cosí veloce a quest'ora?» Alzo la voce.

«Lo sono abbastanza» Annuisce divertito dalla mia reazione. «Ho fatto cose peggiori nella vita»

«Ma non mi dire» Dico sarcastica e proseguo la mia camminata.

«Ehi, non vuoi un passaggio?» Mette la testa fuori dal finestrino.

«No» Rispondo fredda e lo ignoro accelerando il passo.

«Ne sei sicura?» Arriva con la macchina vicino a me mentre io continuo a camminare.

«Sí, grazie della tua offerta, ma non voglio"»Rispondo a denti stretti.

«Okay, va bene» Fa spallucce con non chalance e aumenta l'accellerazione.

La mia bocca assume la forma di una "o". Ero sbigottita dalla sua ignoranza contro di me. Mi sarei aspettata che si sarebbe arrabiato e mi avrebbe fatto salire in macchina con la forza. Ok, devo calmarmi, solo calmarmi.

Non appena faccio un passo, il clacson di una macchina mi richiama da dietro. Girandomi, noto un'auto nera che viene da me velocemente. Mi sono spaventata all'inizio, ma quando il finestrino si era abbassato e ho visto il viso raggiante di Louis che mi sorrideva, ho tirato una sospiro di solievo e ricambio il suo sorriso. Mi piace questo ragazzo, nonostante sia un amico di Harry. Forse era uno dei suoi amici che era "a posto" e non come Valerie e company.

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