Capitolo 50 (Finale)

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«Sarah. Sarah, svegliati» Mamma mi scuote leggermente la spalla e realizzo di aver dormito sulla scrivania e mi fa male il collo a causa della posizione. C'è modo più bello di svegliarsi al mattino così.

«Sì, ora arrivo» Mi stiracchio, sbadigliando. «Ma prima» Piego in due il foglio che avevo sotto mano e lo allungo a mia madre che lo afferra, confusa. «Dì a Luke di darlo a Harry appena ce ne andiamo da qui, okay? Io ora mi vesto e ti raggiungo in cucina»

Lei annuisce ed esce dalla mia stanza e me ne approfitto per farmi una doccia veloce e mi vesto. Controllando nella valigia se ho messo tutto, intravedo un tessuto blu scuro in fondo ad essa. Lo tiro fuori e realizzo che è la bandana di Harry. Beh... Questa me lo tengo. Voglio almeno un ricordo di lui.

La metto intorno il mio polso viola per nascondere il livido e prendo le due valigie, per poi scendere le scale. C'è mamma e Luke che stanno facendo colazione in silenzio.

«Vi prego, sorridete un pò. Sembra che stiamo andando ad un funerale» Dico per allegerire l'aria. Non mi va di andarmene con mia mamma e mio...beh, mezzo-fratello con il broncio in faccia.

«Oh, è molto facile essere felici visto che stai per partire per chissà dove» Dice sarcastico Luke ed io alzo gli occhi al cielo. «Appena te ne vai?» Sventola la lettera.

«Aspetta qualche minuto, poi vai da lui a darglielo» Rispondo. «L'hai letto vero?» Inarco un sopracciglio.

«Sì, l'ho fatto» Ridacchia ed io lo guardo male. «Tranquilla non lo dirò a nessuno» Alza le mani in segno di resa.

«Bene, perché ti ritroverai sterile se lo farai» Lo minaccio e mamma scoppia a ridere. Oh, finalmente! Una persona che ride! «Evvai, qualcuno ha riso!» Batto le mani contenta.

I lividi sul viso sono quasi scomparsi e anche quelli sull'addome e sugli arti. Ho solo un grosso cerotto sul naso, ma sempre meglio di averlo rotto. Questa partenza mi farà bene. Mi farà bene allontanarmi dall'America e respirare aria nuova. Abbiamo già scelto dove andare e non vedo l'ora di arrivarci.

«Luke, posso parlarti un momento? Qui in giardino» Gli indico con la testa la cucina, dove c'è la porta sul retro.

Annuisce. Prendo la cioccolata e ci dirigiamo verso il giardino. Fa freddo. Sono soltanto le sette e mezza del mattino e fra mezz'ora ho un volo verso un'altro paese. Mi copro con il maglione di lana che ho addosso e Luke, avendo notato che stavo tremando dal freddo, mi abbraccia intorno i fianchi da dietro e mi bacia sulla testa. Mi mancheranno le sue coccole. Questo è poco, ma sicuro.

«Quindi... Sapevi già tutto» Mormoro, bevendo la cioccolata.

Sospira. «Sì» Risponde solamente e appoggia la guancia sulla mia testa.

«Come... Come è possibile che siete fratelli? Perché Chris ce l'aveva tanto con me? Che gli avevo fatto di male?» Chiedo.

«Beh, quando erano ancora giovani, Chris ha avuto una storia con la mamma, ma poi si sono lasciati per non so quale motivo. Chris si è sposato con Anne e ha avuto prima Gemma, Harry e poi me. Nonostante si fosse già sposato e aveva già tre figli, amava ancora la mamma. Anne, ovvero la mia madre biologica, ha deciso di farmi addotare da Jessica e John perché vedeva come trattava Harry e non voleva che trattava anche il più piccolo della famiglia in quel modo. Così da Luke Styles, sono diventato Luke Parsons» Prende un bel respiro prima di ricominciare a raccontare. «Poi Jessica e John hanno avuto te e sono diventato il tuo fratello maggiore. Chris era geloso di John perché aveva Jessica e aveva anche avuto una figlia da lui, così ha iniziato a pianificare la sua vendetta. Voleva farti del male per fargliela ripagare a Jessica per tutto quello che aveva fatto. Lei non lo amava quanto lui amava lei» Mi stringe di più a lui. «Mi dispiace che la tua vita sia stata un casino» Mormora a bassa voce.

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