Sento ciò che non voglio sentire.
Dico ciò che non voglio dire.
Piango per qualcosa che ora mi sembra la fine del mondo, ma che, tra qualche anno, mi farà sorridere.
Mi racconterò le giornate di pioggia senza troppi dettagli, forse perché faranno ancora un po' male al cuore.
Siederò sul mio divano chiedendomi se faccio bene ad abbandonarlo.
Mi maledirò per tutte quelle volte in cui non ho evitato di soffrire inutilmente.
Forse lei non se ne sarà andata e forse potrò dire di avere dei veri amici.
Forse non esisteranno più i "forse", ma solo certezze inevitabili.
Forse mi faranno piangere sempre le stesse canzoni o forse le lacrime saranno state sostituite da amara malinconia.
Forse avrò tolto ogni traccia della mia vecchia vita dalle pareti o forse la troppa paura di dimenticarla mi bloccherà.
Vorrei che mia madre mi sorridesse per sempre, nonostante le scelte sbagliate che farò, nonostante i cattivi pensieri che le riserverò nei momenti di rabbia, nonostante la mia testardaggine.
Chiedo di poter vivere vivendo i colori e il vento a bordo del pier fluttuante e leggero più delle foglie distese sugli specchi d'acqua.
Scusate la semplicità, scusate le parole mai dette, le verità mai scritte, i sorrisi mai regalati.
Sento che se non finisce tutto ora non finirà mai.