Malessere o no c'è qualcosa che non va.
Sarà la nostalgia o la voglia di scappare via? Magari entrambe, magari nessuna delle due, fatto sta che questo malessere c'è. Insiste, bussa prepotentemente, vuole sfondare la mia porta di nuvole, vuole farmi piangere.
Penso di non essere per niente brava con le parole; la gente forse non capisce ciò che voglio dire, e se lo capisce, fa finta di nulla.
Ignora i miei occhi rossi, le mie guance bagnate, le mie ciglia più scure. Ignora perché non sa cosa fare? O perché semplicemente non vede?
Penso che a molta gente, in questo mondo, servano gli occhiali. Sarà perché sono troppo costosi e non se li possono permettere.
E ora che dovrei essere adulta non sento nulla, come avevano detto tutti. Non cambia nulla, non è rivoluzione, non è compassione, è disidratazione.
Ho passato troppo tempo al sole oggi, ho perso l'autobus per la prima volta e se n'è andato sotto i miei occhi, già, quelli rossi e ignorati.
È il nostro mese, lo sapete? È il mese dell'amore e della pioggia mischiata ai raggi cocenti. Amen!
È il mese delle feste in piazza a cui non ho mai partecipato.
È il mese delle grida di equità.
È il mese che quel coglione di Salvini non rovinerà.
Non lo sopporto, non sopporto la destra, non sopporto il modo con il quale abbindolano la gente ignorante arrabbiata e chiusa, così chiusa.
Come potete pensare che dover pagare perché si salva una vita UMANA sia giusto o anche solo una buona idea? Lo chiedo sinceramente, lo voglio davvero sapere. Andiamo, va contro ogni principio di umanità, va contro tutti i progressi che abbiamo fatto negli anni, va contro il mondo.
La politica mi fa proprio innervosire, un po' come l'estate. Poi, quella di quest'anno è arrivata all'improvviso, forte come non mai, davvero soffocante.
Ho pianto perché sono stanca, un po' triste forse, ma soprattutto stanca. Stanca da morire. Preparate la mia bara e cantate. Cantate perché amo la musica, amo le persone, amo le donne, amo gli uomini, amo il mondo e vorrei che mi amasse anche lui almeno un po'..