Capitolo 2

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<<Stai benissimo oggi, Mila>>, disse Shawn, sorridendomi.
Quel giorno, in cui tutti ci incontravamo fuori il cortile della scuola e aspettavamo il suono della campanella per entrare, sembrava essere iniziato nel migliore dei modi.
Il sole splendeva alto nel cielo, illuminando uno degli ultimi giorni di scuola. Proprio quel giorno non avevo compiti o interrogazioni di cui preoccuparmi, e infine, avevo scoperto che un vecchio mio amico sarebbe venuto a farmi visita.
Alessandro era un giovane ragazzo italiano, che avevo conosciuto durante una vacanza che avevamo fatto. L'avevo conosciuto in un negozio a Roma, dove le commesse faticavano a comprendermi siccome non parlavo italiano.
Lui, che studiava lingue, si era offerto come nostro traduttore e grazie al suo intervento, io e le commesse ci eravamo tolte da una situazione davvero imbarazzante. Io faticavo a farmi comprendere, mentre loro faticavano a comprendere cosa volessi dire.
Dopo quel momento, Alessandro aveva continuato a parlare con me, offrendosi poi di farci da guida turistica.
I miei genitori erano stati felici di conoscerlo ed apprezzavano il fatto che si fosse offerto di aiutarci ancora un altro po', anche se spesso si fermava e parlava con delle persone. Anche se non ero molto brava a capire cosa dicevano, non ci misi molto a rendermi conto che avevano due accenti differenti.
Alla fine, mentre mangiavamo una pizza, lui mi aveva rivelato che non era di Roma, ma che si trovava lì per fare visita a degli amici...non aveva la più pallida idea di dove andare, quindi si fermava a chiedere indicazioni. Ero scoppiata a ridere, però poi la curiosità aveva avuto la meglio e gli avevo chiesto per quale motivo aveva finto di conoscere il posto. La sua risposta era stata semplice e decisa, e mi aveva fatto arrossire: <<Te>>, aveva detto.
Ero sempre stata molto timida, quindi ogni tipo di attenzione che mi veniva rivolta mi faceva diventare un pomodoro. 
Da quel giorno, non l'avevo più visto perché lui era poi dovuto tornare a casa dei suoi amici, che lo aspettavano per andare a fare una passeggiata ed io avevo poi continuato con la mia vacanza. Tuttavia, quella sera stessa, ricevetti una sua richiesta di amicizia e mi ritrovai ad accettarla. Non mi aveva mai scritto, anche se dava like ad ogni cosa che pubblicavo, per questo mi stupii vedere un suo messaggio ieri sera.
Diceva che sarebbe venuto a Miami per un viaggio scolastico, e pretendeva che ci rivedessimo (quest'ultimo commento era stato accompagnato da un emoji che rideva, e l'emoji del diavolo).

<<Sono molto di buon umore>>, dissi io.

<<Infatti sei truccata>>, notò Hailee. Solitamente, io e il trucco non andavamo d'accordo di prima mattina, ma proprio quella volta, avevo deciso che volevo provare.
Alessandro sarebbe arrivato sabato- avevo altri due giorni davanti prima del suo arrivo- e dovevo mettermi in tiro, ecco! Temevo di essere fuori forma, e temevo che si sarebbe vergognato di farsi vedere in giro con me, altrimenti. Non avrei mai voluto metterlo imbarazzo.
Scuotendo la testa, allontanai questi pensieri, decidendo che oggi, nulla mia avrebbe potuto rovinare la giornata.

<<Come è truccata?>>, chiese una voce roca alle mie spalle.
Una mano mi strinse delicatamente le guance, quindi mi ritrovai a guardare gli occhi verdi di Lauren che studiavano la mia faccia. Adesso che ci facevo caso, Alessandro e Lauren avevo gli stessi occhi verdi, solo che quelli del ragazzo erano più chiari rispetto a quelli della mora.

<<Dobbiamo fare colpo su qualcuno?>>, disse lei, buttandola sul divertito. Tuttavia, i suoi occhi mi studiavano attenti, alla ricerca di qualcosa che confermasse o smentisse davvero la sua teoria.

<<Un amico verrà a farmi visita sabato, ero solo felice e avevo molto tempo da perdere prima di venire qui>>, dissi, alzando le spalle.

<<Ohh!>>, dissero Hailee, Taylor, Ariana ed Ally- che stranamente era in anticipo oggi.

<<Uhm...interessante>>, disse Shawn, guardandomi con aria maliziosa.

<<Ma che?! Ale è solo un amico>>, dissi, arrossendo.
Mi sembrò di sentire Lauren sbuffare, ma quando alzai lo sguardo, lei aveva già una sigaretta tra le labbra. La solita sigaretta mattutina.

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