La mattina dopo, mi ritrovai stretta tra le braccia di Lauren. Durante la notte, dovevamo esserci spostate, ma i nostri corpi erano stretti l'uno contro l'altro come se fossimo una sola persona. Il suo calore era così confortante, che potevo vedermi perfettamente ad usarla come fonte di calore in inverno, in quelle giornate più fredde. Sicuramente, mi avrebbe tenuto al caldo.
Quando aprii meglio gli occhi, mi resi conto che c'era qualcun altro nella stanza a fissarci. Dinah era poggiata con la spalla contro lo stipite della porta, e ci guardava sorridendo con un sopracciglio inarcato. Sembrava davvero orgogliosa. Ero sicura, però, che se avesse saputo la verità, non sarebbe stata così felice. Merda, chissà che razza di figura devo aver fatto con Normani.<<Shawn è passato a portarci la colazione. Quel ragazzo è davvero dolce. Sono salita per chiamarvi>>, disse, come se dovesse spiegarmi la sua presenza in quella camera.
<<Lauren>>, mormorai, colpendola leggermente nello stomaco con il gomito. Lei mugolò, ma non aprì gli occhi. Si limitò solo a stringermi con più forza. <<Lau, dobbiamo alzarci>>, continuai, iniziando a muovermi contro di lei.
<<Mettile una mano nei pantaloni. Quello dovrebbe svegliarla...o eccitarla>>, mormorò Dinah, sorridendo maliziosa.
<<Dinah!>>, esclamai, arrossendo pesantemente. Se solo sapesse che avevo già infilato la mano nei pantaloni di Lauren. Nel suo soggiorno. Quando tutte dormivano.
<<La smettete di urlare? Ho un mal di testa tremendo>>, borbottò Lauren. Si girò di schiena, coprendosi la testa con il cuscino. In quella maniera, ero finalmente libera di muovermi.
<<La prossima volta, amore, bevi di meno>>, la rimproverò Dinah, mentre mi alzavo dal letto. Mi sentivo indolenzita e a causa dei jeans stretti, il sangue aveva smesso di circolarmi nelle vene. Non avrei mai più dormito con un paio di skinny jeans, nemmeno con una pistola puntata alla tempia.
<<Shh!>>, sbottò Lauren.
<<Forza, Jaguar...andiamo a fare colazione così puoi prendere qualcosa per il mal di testa>>, dissi, toccando la sua spalla.
<<E non vomitare nel letto>>, aggiunse Dinah, con tono scherzoso. Lauren alzò leggermente la testa, fissandomi con un solo occhio, dato che l'altra metà della faccia era ancora seppellita contro il cuscino. Mi sembrò chiaramente di vedere tutti i ricordi della scorsa notte tornarle in mente, e un piccolo sorriso si formò sulle sue labbra.
Si mise in piedi, massaggiandosi le tempie con aria sofferente.<<Non bevevo così tanto dai miei diciotto...>>, mormorò. Quel commento mi portò a ricordare che tra quattro giorni, era il suo compleanno...Avrebbe compiuto diciannove anni. Oh, quanto in fretta passa il tempo.
<<Andiamo di sotto, Lauren>>, disse Dinah. Con Lauren che non faceva altro che lamentarsi per il mal di testa, scendemmo al piano di sotto. Le ragazze erano già pronte per iniziare la giornata, la casa era un maledetto disastro che avremmo dovuto sistemare noi e Shawn sorrideva da dietro le spalle di Hailee, che sedeva sulle sue gambe.
Normani aveva lo sguardo basso sul suo cellulare, alzò lo sguardo brevemente, ma poi riprese a fare quello che stava facendo con il suo telefono. Sembrava arrabbiata o triste, non avrei saputo dirlo con precisione...Non riprese mai il contatto visivo con me o Lauren.<<Questa casa ha sempre avuto così tanta luce?>>, chiese Lauren, sedendosi accanto ad Ariana. Io mi sedetti tra Ally e Lauren, e Dinah andò a prendere posto vicino a Normani. Poggiò la testa sulla spalla della mora, che subito posò il telefono e si voltò per lasciarle un bacio tra i capelli. Perché a me riservava il trattamento del silenzio? Che le avevo fatto?
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TeenAge Dream
FanfictionCamila Cabello è un adolescente come tutte le altre, che nasconde un segreto che altri come lei nascondono. È lesbica. La sua vita cambia quando incontra Lauren, che dice di essere etero. Ma allora perché la guarda con tutta quella devozione? Perché...