Dua

2.2K 126 12
                                    

Feci un tiro di sigaretta, mentre la musica si riproduceva a volume alto intorno a noi. Chiusi gli occhi, ascoltando una canzone punk che doveva aver messo quel coglione di DJ. Solo a lui poteva piacere quella merda.
Tristan venne a sedersi al mio fianco, sorridendomi. Era un ragazzo davvero attraente, e mi aveva lasciato capire che era interessato a me. Peccato che l'unica cosa che mi piacesse di Tristan, fosse sua sorella. Non avevo fatto coming out con nessuno, perché per quanto fingessi di essere una stronza senza sentimenti, avevo paura di farlo. Non sapevo come avrebbero reagito i miei genitori, e per quanto fossero coglioni i ragazzi, temevo anche la loro reazione.
Quindi restavo in silenzio, aspettavo che Tristan mi dicesse dove trovare la prossima festa e lasciavo che ci provasse per me.

<<Ciao, bellissima>>, disse lui, facendomi un occhiolino. 

<<Ciao, bellissimo>>, risposi, facendo un altro tiro di sigaretta. Alcuni ragazzi ballavano intorno a noi, anche se la maggior parte si limitava a drogarsi, a bere o cercare di fare colpo su qualcuna.
Gli occhi di Tristan erano rossi, perché lui aveva fumato, si era drogato, aveva bevuto e adesso, cercava di fare colpo.

<<Perché non ci allontaniamo, tesoro? Questa merda mi sta facendo venire un mal di testa assurdo>>, disse, porgendomi la sua mano. 

<<Certo. Sicuramente è proprio questa merda, che ti ha fatto venire il mal di testa>>, mormorai, guardandolo divertito.
Presi comunque la sua mano, uscendo fuori con lui. L'aria era leggermente fredda, perché a Londra aveva piovuto come sempre. Tristan prese la mia sigaretta, finendola. Sorrise, osservando la mia espressione incazzata.

<<Dammene un'altra, coglione>>, dissi. Infilai la mano nella tasca della sua giacca di pelle, sapendo di trovare un pacchetto. 

<<Le ho finite, bellissima. Altrimenti non mi sarei fregato la tua>>, rispose, alzando le spalle. I suoi occhi grigi mi fissarono con attenzione, e si morse il labbro inferiore per trattenere un sorriso.

<<Sto per strapparti a sangue freddo il piercing che hai al sopracciglio>>, sbottai, furiosa. Lui rise, alzando gli occhi al cielo. Mi afferrò per i fianchi, poggiandomi con la schiena contro il muri.

<<Sto per strapparti a sangue freddo questa gonna e scoparti, bellissima>>, mormorò, stringendosi contro di me. La sua erezione era già evidente, e sbuffai. Odiavo questa situazione. Non era la prima volta che accadeva, e sicuramente non sarebbe stata l'ultima che sarebbe accaduto. Sorrise, avvicinando il suo volto al mio. Baciò il mio collo.

<<Allontanati>>, dissi, poggiando le mani sulle sue spalle. Lui scosse la testa.

<<Ho scopato milioni di ragazze, però ogni volta che ti vedo mi diventa duro. Devo scoparti, bellissima, lo sai. Lo so che mi vuoi anche tu>>, ringhiò, baciando con violenza il mio collo. Cercai di allontanarlo da me, però afferrò le mie braccia e mi tenne ferma. Mi fece voltare bruscamente, tenne strette le braccia intorno a me, bloccandomi.

<<Non sopporto i tuoi rifiuti, bellissima. Quindi, o lasci che ti fotta qui e adesso, oppure vado a dire a tutti che tu e mia sorella giocate nella sua camera>>, sussurrò.
Mi congelai, smettendola di combattere contro di lui. Violet ed io eravamo andate a letto una sola volta. Lei era mezza ubriaca, io l'avevo accompagnata a casa ed eravamo finite a letto insieme. Non ne avevamo più parlato, ed ero convinta che Tristan non fosse nemmeno a casa. Lui invece ci aveva sentito, o peggio ancora, viste. Mi avrebbe rovinata se l'avesse detto in giro, avrei perso i miei amici. Quei coglioni erano ottimi amici quando volevano, e non volevo perderli, davvero.

Lasciai che facesse con me tutto quello che voleva, e in attesa che il tempo passasse, mi concentrai sull'ennesima canzone che aveva messo DJ. Questa la conoscevo: Sweet Dreams, solo che questa era la versione di Marilyn Manson.

Sweet dreams are made of this
Who am I to disagree?
Travel the world and the seven seas
Everybody's looking for something
Some of them want to use you
Some of them want to get used by you
Some of them want to abuse you
Some of them want to be abused.

Tornai a casa a piedi, sotto la pioggia. Mi tremavano le gambe, non riuscivo a credere a quello che era appena successo. Entrai in casa, sapendo di trovarla vuota: i miei erano ad una cena di lavoro, quindi non li avrei visti prima di domani. Sempre se ci sarei arrivata a domani.
Andai a mettermi a letto con i vestiti bagnati. Osservai il mio polso, dove era evidente un livido violaceo.

Sweet dreams are made of this
Who am I to disagree?
Travel the world and the seven seas
Everybody's  looking for something
Some of them want to use you
Some of them want to get used by you
Some of them want to abuse you
Some of them want to be abused.

Due mesi dopo, piangevo a dirotto. Avevo vomitato, avevo un maledetto ritardo e come temevo, ero incinta. Ero terrorizzata. Non sapevo cosa fare, da chi andare. Avevo smesso di vedere i ragazzi, perché non volevo vedere Tristan. Non volevo vedere nemmeno più Violet. Non volevo più avere a che fare con nessuno di loro.

Quando i miei genitori tornarono a casa, mi trovarono sul divano a piangere. Mia mamma fu la prima che vide il test al mio fianco, e cadde in ginocchio. Prese a scuotermi, chiedendomi cosa diavolo fosse successo. Non risposi, limitandomi a singhiozzare e guardare il vuoto.

I want to use you and abuse you
I want to know what's inside
Moving on hold your head,
Moving on keep your head,
Moving on hold your head,
Moving on keep your head,
Moving on hold your head,
Moving on keep your head,
Moving on.

Mio padre urlava furioso. Voleva sapere chi fosse il bastardo che l'aveva fatto. Non ebbi il coraggio di dire nulla, limitandomi a lasciarmi cullare dalle braccia di mia madre. Non parlai con nessuno per tre giorni, non volevo più mangiare e avevo perso le lacrime dopo aver pianto a dirotto per tutto quel tempo. 
Un giorno, mio padre mi disse che aveva deciso cosa fare: se io non parlavo, avrebbe fatto tutto lui. Dopo avermi dato un paio di schiaffi, nel tentativo di riprendermi, o forse l'aveva fatto proprio perché moriva dalla voglia di farlo, mi resi conto che avevano preparato delle valige. 
Me l'avrebbero detto appena tornati a casa tre giorni prima: papà era stato trasferito in America. Saremmo dovute andare con lui, e avremmo iniziato una nuova vita. 

Con nuova vita, però, papà intendeva dire che avrei dovuto abortire.

Sweet dreams are made of this
Who am I to disagree
Travel the world and the seven seas
Everybody looking for something

Quando abortii, qualcosa scattò dentro di me. Mi incazzai come mai era successo prima, sbraitai per ore, e miei genitori mi ascoltarono in silenzio. Mio padre si alzò, quando accennai allo stupro, mi diede uno schiaffo, dicendo che allora avrei imparato a non mettere più delle maledette gonne. 

Cercai un lavoro: ne trovai tre. Durante le vacanze, invece di andare a mare, passavo le mie giornate a lavorare. Conobbi delle ragazze, che convivevano. Cercavano una ragazza in più con cui condividere l'affitto, che era aumentato. Avevo messo da parte un bel po', quindi pagai la mai prima parte dell'affitto e me andai di casa. 

Non parlai con i miei genitori, limitandomi a lasciare una lettera. Mamma mi trovò lo stesso però, e siccome non si era perdonata quello che aveva lasciato accadere, mi promise che mi avrebbe dato tutto il denaro di cui avevo bisogno. 
Era stata di parola, e mi sembrava più presente adesso che non c'era, che prima, quando abitavamo sotto lo stesso tetto.

Some of them want to use you
Some of them want to get used by you
Some of them want to abuse you
Some of them want to be abusedI gotta used you and abused you
I gotta know what's inside
I gotta used you and abused you
I gotta know what's inside you

<<Dua...questo ti piace?>>, chiese Camila, mostrandomi un vestito. Scossi la testa.

<<Sai che non sono una da gonne>>.

TeenAge DreamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora