Capitolo 23

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<<Karla Camila Cabello Estrebao!>>, urlò una piccola voce alle mie spalle. Mi ritrovai faccia a faccia con Ariana, che mi guardava furiosa. Se non fosse stata per la tensione chiaramente presente nella stanza, sarei scoppiata a ridere per la sua espressione. Taylor aveva ragione: era un'espressione davvero divertente. Ma anche la mia spiritosa amica era diventata improvvisamente seria, rendendosi conto del disagio che aveva portato la sua presenza.
Guardammo Ariana, aspettando che continuasse. Strinse le sopracciglia, sicuramente rendendosi conto che c'era qualcosa che non andava. Decise di non darci troppo peso, scosse la testa e mi puntò l'indice contro.

<<Tu...>>, iniziò, fulminandomi con lo sguardo.

<<No. Se l'è inventato>>, dissi, indicando Taylor con il pollice. Non disse nulla, nascondendo le mani in tasca. Sospirò pesantemente, roteando gli occhi.

<<No, intendo dire...lei lo sapeva già, perché hai aspettato così tanto per dirlo a noi?>>, chiese, addolcendo lo sguardo. Era così tenera quando si comportava in questa maniera con me. Le sorrisi.

<<Diciamo che è una storia abbastanza lunga. Te la racconterò un altro giorno>>, mormorai, alzando le spalle. Lasciò perdere anche questa volta, poi portò la sua attenzione su Lauren.

<<Hai incontrato l'amica simpatica di Mila? Si chiama Taylor>>, disse, sorridendo alla mora. Lei si finse interessata, facendo un cenno del capo a mo' di saluto a Taylor. Portò la sua attenzione su di me, guardandomi in una maniera che non seppi decifrare. Deglutii nervosamente.

<<Prendete qualcosa da bere>>, continuò Ariana, indicando il ripiano dove erano state poggiate le birre. Sì, esattamente quello dove Normani stava preparando il suo cocktail speciale, fino a poco prima, poiché adesso era impegnata a guardare noi tre. Me e Taylor, ad essere precise. I ragazzi che erano stati intorno a lei per guadarla all'opera, adesso si erano dileguati verso il soggiorno. Possibile che anche loro avessero sentito la tensione?

<<Vuoi qualcosa?>>, domandò Taylor, guardandomi negli occhi. Scossi la testa, così lei andò verso il ripiano per prendersi un drink. Si versò della vodka in uno dei tanti bicchieri rossi, lanciò un'occhiata a Normani, riconoscendola come "la mora sexy della stanza" e ritornò verso di me.

<<Quindi...Camila non ha mai parlato di te>>, disse Lauren, guardandola con un sopracciglio inarcato. Eccola qui: la stronza manipolatrice che avevo imparato a conoscere. Non lo faceva perché cercava di capire se Taylor potesse starle simpatica o meno: aveva già deciso. Non le piaceva.

<<Nemmeno di te, ad essere onesta. Tuttavia, non mi metto mica a controllare tutti gli amici che ha>>, ripose la castana prontamente. Lauren alzò un angolo della bocca, e prima che me ne rendessi conto, Normani era giunta al nostro fianco. Porse un bicchiere a Lauren e tenne l'altro per sé. Anche lei guardò Taylor. Se fossi stata in lei, sarei già morta. Insomma, sembravano due pitbull pronti all'attacco. Se non le avessi conosciute meglio, avrei avuto paura di entrambe.

<<Ciao, io sono Normani. Ci siamo già incontrate un paio di giorni fa>>, disse, in maniera fredda. 

<<Taylor>>, rispose lei, bevendo un altro sorso di vodka. 

<<Be', noi ritorniamo in soggiorno. Dinah doveva dirmi una cosa>>, mormorai, afferrando il braccio di Taylor.

<<Veniamo anche noi. Dopotutto, la conversazione che stavamo avendo, non è terminata>>, disse Lauren, rivolgendosi direttamente a me. Bene, adesso sarebbe ritornata la stronza di prima, vero? 
Andammo in soggiorno, avvicinandoci di nuovo ai ragazzi. Mi guardai intorno, notando l'assenza di Ally, Shawn ed Hailee. Dopo un po', la ritrovai vicino alle scale, mentre parlava con il ragazzo del compleanno di Dinah. Si piacevano proprio tanto, da quello che potevo vedere. Shawn ed Hailee avevano preso a ballare insieme seguendo il ritmo di una canzone, che piaceva molto ad entrambi. Erano così teneri quei due!
Ariana si sedette di nuovo accanto a Taylor, lasciando così pochi posti per sedersi. Normani e Lauren si sedettero accanto a Dinah, quindi Tay mi fece segno di prendere l'ultimo posto. Proprio mentre stavo per dirle di andare a sedersi, Lauren mi prese per un polso e mi fece sedere sulle sue gambe. Mi ritrovai a guardare Dinah con gli occhi spalancati, ma trovai solo un sorriso divertito da parte sua.

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