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-Che ne dici se provo a preparti del tè aromatizzato? Sarebbe molto più dolce da bere... -
Il suo sorriso speranzoso lo costrinse ad annuire guardandola dritta negli occhi. Avrebbe voluto assaggiare lei, le sue labbra piene e morbide che ostinava a mordersi. Era così bella e dolce, sembrava non accorgersi dei suoi sguardi, sembrava non sapere ciò che gli provocava. Se non fosse stato costretto su questo dannato letto, beh ci sarebbe lei al suo posto. Completamente nuda e completamente in estasi.
Sorrise a quel pensiero, mentre lei usciva dalla stanza lasciandosi dietro il suo profumo così intenso. Inutile dire che tutto ciò gli provocò un eccitazione fuori dal normale, che dovette coprire con le lenzuola. Quasi gemette ad alta voce. Lo provocava in un modo che lei stessa non comprendeva, e nemmeno lui. Il suo corpo morbido si muoveva lentamente. Aveva sbirciato qua e la, rendendosi conto di quanto la sua pelle fosse liscia e profumata. Cavolo! Avrebbe voluto stenderla sul letto e... No non poteva continuare... Altrimenti sarebbe impazzito di desiderio.
Dopo alcuni minuti lei rientrò, aveva raccolto i suoi lunghi capelli in una coda alta mostrando il suo bel collo e il suo bellissimo viso scoperto. Gemette senza accorgersene e lei si voltò preoccupata.
-Xander?! -
Scosse la testa, guardandola avvicinarsi con la tazza in mano.
Si sedette sul letto al suo fianco e gli porse il liquido che gli riempì la bocca e le labbra aride. Era buono. Dolce e profumato come lei.
-Che cos'è? - chiese bevendone un altra sorsata.
-Thé al miele e ai fiori di orchidea. Zia Clarisse me ne ha dato un po' da portartene. Ti piace? - chiese incerta, posando la tazza quasi vuota. Sapeva di lei...
La fissó un attimo dopo di tirasi su come meglio poteva e avvolgerle il braccio sano intorno alla vita e trascinarla con sé sul suo petto muscoloso, stesa sul letto e poggiata solo con le mani a tenersi in equilibrio sul suo corpo. Lei sussultò alzando il capo e guardandolo con occhi sbarrati. Xander le fissò le labbra piene dischiuse, da cui fuoriusciva un debole respiro.
Le sue guance erano arrossite.
E fu lì che la bació. Poggió le sue labbra avide sulle sue abbandonandosi completamente a quel fuoco crescente. Le sfioró una guancia con dita tremanti e poi fece scorrere le dita fra i suoi capelli legati. Il suo sapore era inebriante, la sua piccola bocca si muoveva in modo impacciato ma tremendamente sexy. Le sue mani si erano spostate sul suo petto e poi sú verso il suo collo, intrecciandosi tra i capelli corti e folti. Il bacio era pieno, morbido, umido. La lingua sfiorava quella di lei e saggiava la sua bocca come un pirata conquistare. I deboli gemiti che lei mormorava lo spingevano a continuare a saccheggiare quel tesoro privato.
Le sue labbra erano così morbide e lei così timida e fiduciosa, che si era completamente abbandonata su di lui, con il viso travolto dall'estasi di quel bacio e gli occhi chiusi.
La bocca di Xander si era spostata sulla guancia, con respiro affannoso, lasciando baci sulla sua pelle arrossata dall'mbarazzo, fino alla linea del mento.
La porta si aprì di scatto, riscuitendoli entrambi dal tepore del sogno in cui erano immersi.
Talìa si ritrasse imbarazzata scendendo rapidamente dal letto.
-Oh, Diamine! Scusatemi io... -
-Cosa c'è Max? -
-Ecco non vi sentivo più parlare e mi sono preoccupato... Ma adesso ho capito che... Si. Tolgo il disturbo. - disse impacciato e imbarazzato più che mai, uscendo dalla stanza e chiudendo la porta velocemente .
Sul suo viso affiorò un sorriso mentre la guardava ai piedi del letto mentre cercava di recuperare una parvenza di controllo. Cercava di trattenere una risata mordendosi le labbra e puntando lo sguardo fuori dalla finestra. Quelle labbra arrossate e gonfie dei suoi baci lo attiravano
-Vieni qui! - le disse allungando un braccio verso la sua figura.
-Oh no no. - disse scoppiando in una risatina nervosa, stringendosi le braccia intorno al corpo.
-Talìa... -
Lei scosse la testa, stringendo le labbra in una linea sottile ostinata.
-Quello che dice Zia Clarisse è vero?-
Gli chiese con una traccia di vulnerabilità nel tono della voce.
-Cosa ti ha detto esattamente? -
-Che voi siete. Insomma... Non pensavo esistessero sul serio.. Ho visto un sacco di serie tv ma non... -
-Hai paura? - le chiese, il suo sguardo si fece interrogativo, mentre si scopriva la ferita rimarginata dal lenzuolo.
-No, certo che no. Ma c'è questa strana sensazione che non riesco a capire... -
Sorrise, tirando giù le coperte dalle gambe. Si mosse lentamente sotto il suo sguardo sorpreso. Xander si alzó sulle gambe un po' tese e malferme si avvicinó alla sua figura. Tremava leggermente quando le si mise di fronte .
-Non ti farei mai del male...Nessuno potrà mai farti del male.- sussurró a pochi centimetri dal suo viso. Il loro corpi divisi da pochi centimetri, o forse millimetri?
Lei annuì tesa, completamente assorta nel suo sguardo a cercare qualcosa in più.
Le pose le mani sul viso e con delicatezza le bació le labbra. Le sue mani grandi accarezzavano il suo viso imprimendo nella pelle tracce di dolcezza e amore, Xander teneva i suoi occhi chiari aperti, cercando di non perdersi la meraviglia di quel viso completamente abbandonato e rilassato.
Le loro labbra si separavano con uno schiocco.
-Sai di essere completamente nudo vero?! -
Xander sorrise beffardamente sollevando un sopracciglio.
Oh, si lo sapeva. E sapeva anche lei aveva sbirciato.

His Soul MateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora