Il suo corpo si stava appena svegliando dall'intorpidimento del sonno. Aveva dormito così bene nel calore di quelle lenzuola, che avevano un odore così particolare, così fresco. Sbadiglió socchiudendo gli occhi ai timidi fasci di luce che provenivano dalla finestra, un'altra bellissima giornata di sole l'aspettava. Si voltó su un fianco, ammirando il suo uomo ancora addormentato. Un lenzuolo gli copriva la parte alta delle gambe, lasciando il resto completamente scoperto. Un braccio attorno ai suoi fianchi e l'altro ripiegato sotto il suo corpo. Dalle sue labbra sfuggivano lievi respiri. Talìa sorrise, mentre Alexander stringeva la presa sui suoi fianchi corrucciando la fronte. Anche nel sonno non voleva che lei se ne andasse. Un gesto protettivo e possessivo, al contempo. Con un deciso sforzo, Talìa spostò il pesante braccio spostandolo su un cuscino. L'osservó muoversi fra le lenzuola e stringere il cuscino con forza. Con un grosso sorriso, Talìa si rivestì indossando una vecchia maglietta e le mutandine. Con passi felpati si diresse in cucina. Si mise a preparare del caffè, aspettando poi pazientemente seduta alla penisola. Appena nell'aria si sprigionó un buonissimo odore di caffè, se ne versó una tazza, sorridendo profondamente al ricordo della notte precedente. I ricordi così vividi nella sua mente... Le dolci carezze di Xander sul suo corpo, la dolcezza delle sue parole, il suo modo di amarla...
Aveva avuto ragione, l'aveva amata come voleva, come meritava...
L'aveva stretta fra le braccia con ardore e amore, l'aveva fissata negli occhi mentre il fuoco della loro passione li incendiava.
Talìa si alzó dalla sedia, afferrando la tazza fumante sul ripiano, camminando svelta verso la sua stanza. I suoi occhi incontrarono la sua figura, mentre si appoggiava allo stipite della porta. Sorseggió il suo caffè, proprio mentre lui stringeva ancora una volta il braccio sul cuscino e socchiudeva gli occhi quasi irritato. Xander sospirò pesantemente prima di accorgersi della sua presenza, sposto lo sguardo su di lei rotolando sulla schiena. Il lenzuolo si spostò, fortunatamente però non scoprì quella parte di anatomia.
Talìa nascose un sorriso imbarazzato da dietro la tazza.
-Cosa fai lì? - chiese lui con voce impastata e resa roca dal sonno.
-Dovresti essere qui a darmi il buongiorno.. - Xander aprì le labbra in un sorriso, mentre lei gli si avvicinava mollando la tazza sul cassettone. In pochi secondi era imprigionata fra le sue braccia, un attimo prima stava poggiando un ginocchio sul letto, in quello dopo era sdraiata sotto il suo corpo massiccio a pochi centimetri dalle sue labbra.
-Buongiorno, amore. -
-Buongiorno.. - rispose lei, baciandolo. Le sue dita percorsero i muscoli delle spalle, soffermandosi sul collo, intrecciandosi fra i capelli. A lui sfuggì un roco mormorio, mentre approfondiva il bacio. Talìa sollevò una gamba stringendola attorno alla sua vita, mentre lui l'accarezzava dal bacino fino alla caviglia, esortandola a stringerla più forte. Prese muoversi contro il suo bacino, con movimenti circolari lenti, la sua eccitazione contro le sue mutandine ormai bagnate. Talìa si scostó dalle sue labbra tracciando una scia di baci sulla guancia e sul collo, espiró in un gemito seguendo i suoi movimenti che da lenti divennero sempre più incalzanti.
-Non resisto.. Non resisto.. - brontolava lui, mentre con un veloce movimento le scostava le mutandine ed entrava in lei con una profonda spinta.
-Xander!-
Poco dopo erano persi in un ritmo calzante.
-Perfetta....Così perfetta...fatta per essere mia... -
Alexander le baciò la gola, mentre lei si inarcava ad accogliere l'orgasmo.
Un attimo dopo lui veniva scosso da forti tremiti, Talìa lo strinse forte poggiando le mani sui muscoli umidi di sudore.
Xander si spostò di lato trascinando lei su di sé.
-Questo si che è un "buongiorno".-rise lui, coinvolgendola.
Xander le carezzava piano i capelli. Passarono lunghi minuti in cui i loro cuori presero a battere a ritmo normale.
-Stanca, amore mio?! - sorrise lui, vedendola socchiudere gli occhi.
-Direi rilassata... - sorrise lei, baciandolo leggermente sulla spalla.
-Credo che adesso ci spetti una doccia... -
Talìa sorrise alzandosi, si sistemó velocemente la maglietta. Durante il loro amplesso era rimasta al suo posto, o meglio le era stata sollevata quel tanto che bastava per scoprire il seno. Xander fissava i suoi movimenti completamente appagato, con sguardo languido e rilassato. Talìa sparì in bagno, certa che da lì a poco lui l'avrebbe raggiunta.
Aprì le ante dell'armadietto per afferrare qualche asciugamano e un codino con il quale raccolse i capelli in alto. Si alla doccia, no al bagno completo, ci sarebbe voluto un secolo per asciugare i suoi lunghi capelli. Quasi quasi rimpiangeva i giorni in cui li portava corti, in cui somigliava ad un folletto. Si osservó qualche secondo all'enorme specchio sul lavabo. Sembrava aver vissuto una battaglia fra le lenzuola. Le sue guance arrossate, i capelli legati e scompigliati, la maxi t-shirt stropicciata. Se non l'avesse saputo avrebbe quasi pensato di aver passato una notte insonne, i suoi occhi castani erano lucidi.
Le serviva urgentemente quella doccia. Si spoglió velocemente della maglietta e la lanció nel cestino della biancheria sporca, insieme alle mutandine e finalmente entró in doccia. L'acqua calda la investii e si sentii subito sollevata. Poco dopo sentii una leggera carezza dietro la nuca. Un tocco leggero, inebriante che la fece rabbrividire. Un attimo dopo, le sue labbra si erano poggiate sul collo. E una scarica elettrica era dipartita dal suo cuore al resto degli arti.
-Non riesco a starti lontano. - mormorò roco abbracciando il suo corpo nudo sotto il getto dell'acqua.
Talìa si lasciò andare, socchiudendo gli occhi e poggiandosi completamente al suo corpo muscoloso. La leggera peluria sul petto le solleticava le spalle. Sorrise guardandolo sotto le ciglia, mentre la faceva girare verso di lui. Ancora non si capacitava della sua bellezza. I suoi occhi blu si fissarono contro quelli di Talìa mentre sul suo viso nasceva un sorriso che valeva più di mille parole. L'aveva beccato varie volte ad osservarlo di nascosto, non aveva mai detto nulla, ma era chiaro che ciò lo inorgogliva.
-Mi passi la spugna?- disse cambiando discorso.
-Preferisco fare da me.. - ridacchiò, afferrando il sapone e passandolo sulla mani, si creò una leggera schiuma che fini dritta sul suo corpo, quando la toccò.
-Non riesco a capacitarmi di tutto questo.. - affermò baciandola ancora una volta sulla spalla.
-È pensare che tutto è iniziato pochi giorni fa.. -
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His Soul Mate
WerewolfTalìa. Una giovane ragazza si ritrova a tornare a casa dopo anni. Per lei sembra tutto uguale. Eppure non capisce che qualcosa di diverso sta spaventando la valle con incidenti sempre più frequenti. Talìa si ritroverà a fare da spola tra il negozio...