I suoi occhi si aprirono lentamente. Rimase ad osservarla mentre si ridestava dal sonno, con un lungo sospiro beato.
Un fascio di luce illuminava la stanza, colpendo come un proiettore il suo splendido viso. I lunghi capelli erano resi chiari dal sole, sparpagliati sul letto come in una larga scia di luce. La sua figura leggermente piegata di lato, una mano a sostenere la testa e l'altra piegata sull'addome, le candide dite erano strette intorno al tessuto della t-shirt. Le sue morbide labbra erano socchiuse e lasciavano piccoli respiri tranquilli, sorrise di rimando allungando le dita per sfiorarle uno zigomo.
Era in credibile come una piccola cosa che voleva essere insignificante, lo attraesse in quel modo. Il suo petto si alzava e abbassava lentamente e il suo sguardo fu catturato dal suo seno morbido. La mangió con gli occhi. Bastava osservare la sua pelle scoperta per fargli ribollire il sangue. Desiderando ogni secondo di poterla spogliare e di averla fra le braccia, nuda e incollata al suo corpo. Nuda e desiderosa di carezze.
-Talìa. Credo di amarti. - sussurró sfiorandole una tempia con un bacio. Si alzó poi dal letto, coprendola con le coperte. Gli aspettava una lunga doccia. Fredda. La ferita sul fianco si era completamente rimarginata, restava solo una lunga cicatrice. Degli ematomi rimanevano solo dei segni giallastri.
Aprì l'acqua della doccia ed entró senza che questa si riscaldasse. L'acqua scorse sul suo corpo lavando via lo sporco e l'odore di sangue. Rimase sotto il getto per un tempo indeterminato. L'acqua fredda lo rinvigorì e lui tentó di affievolire la sua eccitazione.
Aveva quasi avvertito una presenza. La sua. L'aveva immaginata, dietro alle sue spalle...
Chiuse gli occhi sciacquandosi il viso. Doveva smetterla di pensarla nuda... Era troppo presto. Era troppo...
E lui non sarebbe riuscito a calmarsi e a spegnere quella febbre dolorosa che si riversava nelle neve.
-Xander? -
Sussultó, la sua voce gli arrivava dall'interno del bagno, a dividerli solo la tenda della doccia. Si appoggió aggrappandosi alle piastrelle, stringendo i pugni. Lo stava mettendo a dura prova.
Il suo Istinto desiderava afferrarla e stringerla contro il suo corpo nudo e bagnato, toccarla fino a farli perdere in un vortice di passione e ardore. Prese un lungo sospiro, era già in piena tempesta ormonale e sarebbe bastato davvero pochissimo. Davvero, davvero poco...
-Talìa... -
-Stai bene?- tremó al suono della sua voce preoccupata. No. Non stava bene. Se continuava a stargli così vicino, avrebbe perso il controllo sull'ultimo laccio che legava il suo controllo. L'avrebbe trascinata a letto e l'avrebbe posseduta in tutti modi possibili.
-Ti prego Talìa, non avvicinarti.-mormoró gemendo. Notó a stento che la sua visione era cambiata, che i suoi occhi erano mutati. Maledetta bestia. L'avrebbe spaventata a morte e lui non se lo sarebbe mai perdonato.
Sentì il suo piccolo cuore perdere un battito, prima che uscisse dal bagno, sbattendo la porta.
Cavolo. Era riuscito come un idiota ad offenderla. Tiró la tenda della doccia, chiudendo l'acqua. Afferró un'asciugamano, lo avvolse intorno ai fianchi senza preoccuparsi di asciugarsi. La raggiunse in camera. Era bellissima. Stava aggiustando le lenzuola pulite sul letto, tirando con forza il piumino. Si voltó e per poco il suo sguardo non lo brució vivo.
Si morse le labbra, trattenendo come più poteva la bestia.
-Hai gli occhi più chiari, sono chiasi bianchi... - sussurrò.
-Era questo.. Devo proteggerti da questo. -
-Non mi fai paura. - sorrise titubante e lui ringhió in risposta. Lei sussultó, indietreggiando di un passo, ma avvertì anche dell'altro. Il suo cuore iniziò a battere più veloce e le sue guance si accesero di un rosso scarlatto.
-Non dovresti giocare con me. Non adesso... -
Lei chinò il capo di lato con un sorrisino ad occhi socchiusi.
-Che cosa dovrei fare dunque? Correre a gambe levate? -
-No... - scosse la testa. - Farei di tutto per raggiungerti. E questo.. Aumenterebbe il desiderio che ho di te... E sarebbe pericoloso per entrambi.-
Talìa chinò la testa guardandosi i piedi nudi.
Ah, cavolo. Si avvicinò lentamente, il suo sguardo fisso sul suo corpo quasi nudo, avvolto in un asciugamano striminzito, che aveva cambiato colore completamente zuppo d'acqua.
-Sai?! Ho notato che preferisci girare senza vestiti...E mi chiedevo se lo facessi solo in mia presenza.-
Sorrise spontaneamente, mentre le sue dolci mani di allungavano a sfiorargli il corpo.
Le sue piccole dita si insinuarono nella peluria sul petto raccogliendo le piccole gocce d'acqua e lui strinse i denti per non urlare di piacere.
-Talìa non fare qualcosa di cui potresti pentirti... -
Lei lo fissò per un attimo, portando gli occhi sui suoi.
-Non provocarmi... - le affereó le mani tenendole strette e ferme nella sua posizione.
-Mi dispiace... - si alzó sulle punte allungando il collo verso di lui. Il volto a pochi centimetri dal suo, sussurrò a pochi centimetri dalla sua pelle
- Ma non mi fermerò... -

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His Soul Mate
WerewolfTalìa. Una giovane ragazza si ritrova a tornare a casa dopo anni. Per lei sembra tutto uguale. Eppure non capisce che qualcosa di diverso sta spaventando la valle con incidenti sempre più frequenti. Talìa si ritroverà a fare da spola tra il negozio...