21.

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Nei suoi 30 anni non si era mai sentito così... Vulnerabile. Così perso.
Sollevò lo sguardo verso il letto, dove la sua pallida, dolce donna lottava contro la morte.
Stesa su quelle lenzuola, sembrava una bambola di porcellana, con il viso inespressivo e addormentato che gli logorava letteralmente l'anima.
Xander non si era mai sentito così. Il dolore al petto era struggente e starle accanto non le sarebbe servito a molto, non se la vita le stava letteralmente scivolando dalle dita. Si mosse su quella che era diventata la sua sedia, la sua postazione, accanto al letto; non l'aveva mai lasciata in quelle lunghe ore, non aveva mai abbandonato il suo fianco.
Con le lacrime agli occhi si chinó sul suo viso, bacinadole teneramente la guancia e tornando poi a sedersi.
Una piccola pallottola. Una cosa tanto piccola, ma tanto cattiva e insidiosa.
Le aveva colpito il fianco, mentre si voltava verso di lui. La ferita che si era lasciata dietro, aveva aperto uno squarcio grande quando la punta del suo pollice, ma colpendo vasi sanguigni che avevano iniziato a zampillare.
E lei era svenuta fra le sue braccia, mentre la zia cercava di fermare l'emoraggia. E lui... Lui si era sentito come una barca nell'oceano in tempesta. Solo. Perso. Senza via di scampo. Se solo...
Se solo l'avesse protetta; se solo l'avesse amata di più; se solo l'avesse lasciata in pace. Ma come poteva essere la soluzione giusta lasciarla?
Come poteva abbandonare il suo tesoro, solo per proteggerla?
Gemendo, le prese la mano, pallida e morbida. Era ancora la sua mano, era ancora la sua pelle, nonostante il pallore e la freddezza. Era ancora la sua Talìa... Era ancora la sua donna.
Il suo sguardo fu attirato dalla porta che si apriva, con uno scatto della serratura. Un uomo e una donna entrarono nella stanza, con i loro visi sconvolti. I loro sguardo era concentrato su Talìa e si accorsero dopo della sua presenza.
La donna dai capelli castani si avvicinò tremante al letto, mentre nei suoi occhi castani si raccoglievano lacrime. Rimasero sulla soglia come se quello che i loro occhi stavano catturando fosse qualcosa di falso e surreale. La donna singhiozzante, si strinse il viso fra le mani e compiendo pochi passi si avvicinó al letto. L'uomo si rivolse a lui con espressione corrucciata.
-Tu sei Alexander?!-
Xander si portó una mano fra i capelli in un gesto nervoso, attirando l'attenzione anche della donna. Si alzó dalla poltrona con passo malfermo.
-Si, sono io. -
-Lei... Lei ti ama.-sussurró lui, rivolgendo lo sguardo verso la figura di Talìa.
Xander abbassó lo sguardo annuendo.
-Non potrà mai amarmi, quanto la amo io. Devo... Devo chiedervi scusa. È solo colpa mia se lei... Se lei...-
Un faticoso peso gli impedì di parlare. Un groppo in gola, un pugno di lacrime che si era stanziato nella sua maledetta gola. Gli tremarono le labbra, mentre per la prima volta in 30 anni scoppiava a piangere come un ragazzino. La vergogna e l'umilizione colorarono il suo viso. Non solo stava facendo la figura del pappamolle, quando invece doveva essere forte per lei, ma stava piangendo davanti ai suoi genitori. La donna si alzò dal letto e con passo sicuro gi si avvicinò. Xander rimase teso, mentre la donna lo stringeva fra le braccia come una madre. -Non è colpa tua. Tutto questo non è successo a causa tua, Alexander.- gli rivolse un debole sorriso e per la prima volta Xander notò la grande somiglianza con quella donna. La forma degli occhi e delle labbra era identica a quella della sua donna.
-Adesso ci penso io. Prenditi un po' di tempo, starò io accanto a Talìa...-
-No. No. Io posso...-
-Andate a prendere un caffè con mio marito, farò compagnia a Talìa mentre tu non ci sei. Ti prometto che quando tornerai, lei sarà qui.-lo interruppe con dolcezza, facendo un cenno del capo all'uomo dietro di lui.  Solo mentre scendeva le scale ripensò a ciò che aveva detto: Lei sarà qui.



Come già detto prima, non riesco ad giornate frequentemente. Sto scrivendo i nuovi capitoli, per questo sono molti più lunghi da realizzare...
Vi chiedo un po' di pazienza... Baci

His Soul MateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora