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-A cosa stai pensando?-domandó Talìa, sollevando lo sguardo dalla tavola apparecchiata al viso di Xander.
Lui sorrise lievemente, scuotendo la testa posando lo sguardo nei suoi occhi dolci. C'era qualcosa di strano nella sua espressione, il sorriso non aveva pienamente coinvolto lo sguardo e lui sembrava cupo e desolato.
-Nulla, non preoccuparti.. -
-Beh, sai cosa? O c'è qualcosa che non va, oppure non ti piacciono i miei spaghetti... E avrebbe senso se non fosse una ricetta di mia nonna e che mi riesce molto bene... -
Xander ridacchió osservando le sue guance farsi leggermente rosate, aveva un cipiglio confuso e incuriosito, mentre sollevandosi dal suo posto, si avvicinava alla sua seduta. Girando attorno al tavolo e piazzandosi di fronte a lui, Talìa prese coraggio e si sedette sulle sue gambe. Una mossa leggermente azzardata che lo colse di sorpresa in un primo momento, poi avvolse le dita attorno alla sua figura.  Il suo cuore pareva impazzito totalmente per lei.
-Vuoi dirmi cosa c'è che non va?No?!-sorrise vedendolo riscuotere la testa e affondarla nel suo generoso petto. Sentì la pelle calda e morbida sotto le sue labbra, nella profonda scollatura. Talìa tremò al suo tocco, imbarazzata.
-Alex, sono seduta su di te... Parlare e il minimo che tu possa fare, lo sai no?! - sospiró tentennante, avvertendo la presa stringersi ancor di più attorno a lei. Le sue mani si strinsero con delicatezza attorno alla sua schiena, scivolando giù sulla sua schiena fino al sedere morbido e poi sù di nuovo, ad accarezzarla.
-Mi sono reso conto... Di aver paura.-
-Paura?!-chiese lei perplessa, accarezzandogli i capelli scuri con le dita smaniose.
-Non sto sognando vero? Dimmi che non è uno di quei sogni che sembrano così veri e che poi svaniscono nel nulla... Credo di... Potrei morire se lo fosse.. - Alex chiuse gli occhi rilassandosi al tocco della sua compagna. Non era mai stato così insicuro in vita sua.
-Io sono qui. Non mi muovo...anzi, forse si. Questa posizione è alquanto scomoda.- mormorò Talìa arrossendo e muovendosi leggermente sul suo corpo. Avvertiva il chiaro bozzo sotto i jeans di Alex premerle direttamente sulla sua femminilità e questo era imbarazzante. Si senti avvampare fino alla radice dei capelli e tremare in tutto il corpo.
-Mmm, piccola resta ferma...potrei perdere il controllo e mangiarti. -
-Ah e così?! - ridacchió Talìa - rifiuti i miei spaghetti ma vorresti mangiare me? Non tergiversare non mi hai ancora detto cosa ti turba.-
-Non mi va di parlarne... -
-Facciamo così.. Prima parliamo, poi.. Poi potrei accettare di essere mangiata da te.. - sussurrò chinandosi al suo orecchio, sporgendo il petto verso di lui in modo provocante.
Alexander la osservó con una smorfia birichina, mordendosi pensioroso le labbra si sollevò rapido afferrandola per i fianchi e prendendola in braccio, facendo sì che lei si tenesse a lui aggrappandosi con le gambe ai suoi fianchi.
-Alex! Mettimi giù! Ti spezzerai la schiena! -
-Ancora con questa storia, angelo ?-
-Per favore Alex.. -
-Che ne dici se invece prima ti assaggio e poi invece parliamo? Dove si trova la camera da letto, tesoro? -
-Ah,no no. Dovrai cercarla da solo.-
Rimanendo senza fiato quando lui si spinse verso di lei baciandola e spingendoli in corridoio alla ricerca della sua camera. Poco dopo la porta fu chiusa con un tonfo dietro di loro.
Per fortuna non era un tipo disordinato pensò,la camera era pulita e in ordine, in cui aleggiava ancora il suo profumo. Le venne da ridere a pensare che pochi giorni prima aveva mollato in giro le sue cose e buttato i vestiti sul letto, per non parlare delle scatole delle scarpe .
Alex l'accompagnó sul letto, chinandosi su di lei, sostenendosi sulle braccia a pochi centimetri dal suo viso.
-Ti ho già detto che sei splendida? -
Talìa sorrise scuotendo la testa per poi baciarlo sulle labbra con trasporto.
-Vuol dire che cercherò di dimostrartelo, baciando ogni singolo centimetro e angolo di pelle di questo magnifico e morbido corpo. Cristo Talìa, cosa ti farei! - Le morse gentilmente il seno che sbordava dalla scollatura imprimendole un grosso marchio rosato sulla pelle candida.
-E dopo parlaremo.. - disse lei poco convinta, ansimante di piacere.
-Si. Dopo parleremo.-

His Soul MateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora