Il viso di Lisa si sollevò verso quello di Tom, la luce del sole baciava la loro pelle, rendendo gli occhi profondi di lui ambrati. Da quell'autunno, erano diventati inseparabili. Seduti sul portico di casa James, se ne stavano abbracciati a guardare verso l'orizzonte. Il giardino era silenziosos e pacifico come il resto della casa. Le labbra di Tom si accostarono alla sua bocca, imprimendole un grosso bacio.
-Ti amo.-
-Anche io. -
Le braccia di lui la strinsero contro il proprio petto e lei si ritrovò con il viso schiacciato contro il suo petto.
Il maglione che lui aveva indossato era reso caldo dal calore della sua pelle. -Credi che sarebbe troppo presto, se ti chiedessi di sposarmi?-
Lisa sollevó la testa di scatto con occhi sgranati. - Cosa? -
Tom ridacchió, dandole un leggero buffetto sul naso. -Vuoi sposarmi? -
Scostandole dolcemente una ciocca di capelli, notó il suo sguardo completamente sconvolto. -Il tuo silenzio potrebbe farmi impazzire. -
-Sei serio? Vuoi sposarmi? -
-Perché dovrei mentire? Sei la mia vita. Sei tutto per me. -
Un sorriso estasiato nacque sul viso della ragazza che sporgendosi verso di lui sussurrò: - Si!-
-Ma come faremo? - chiese poi con viso corrucciato. In effetti lei era appena diciassettene, una studentessa che con molte probabilità sarebbe andata al College, vincendo una borsa di studio.
-Ho già una mezza idea. - rispose con con un sorriso. -Prenderemo il diploma; ci sposeremo e andremo al college in un posto caldo e luminoso... Forse la Florida, così avrò l'opportunità di vedere il tono della tua pelle assumere un po' di colore e soprattutto riuscirò a vederti in bikini, è una delle mie fantasie.-
Lisa ridacchió arrossendo e colpendolo al braccio con un pugno giocoso. - Smettila... -
D'improvviso Tom di fece serio. -Sposami...quando tutto questo sarà finito. Dammi la possibilità di renderti felice. Lisa annuì, le gance arrossate e gli occhi lucenti. -Si!-
-DoBbiamo trovare Ortros. Papà ha già contatto la polizia ma di lui non c'è traccia...- sospiró affranto, alzandosi dalla panca. Tutta quella faccenda lo rendeva smanioso, irritato.
-Cosa c'è che non va in lui? -
Tom scosse la testa turbato, gli occhi persi in chissà quale incubo.
-La furia che accomuna me, Ortros e Clarisse nasce dalla stessa testa. Siamo fratelli, ma non era detto che riuscissimo a sopportarlo nello stesso modo. Clarisse è stata la prima a riuscire a comprendere ciò che era diventata e in qualche modo a sfruttarlo per aiutare gli altri. Ma io e Ortros, non riuscivamo, era troppo forte. Riuscivo a stento a trattenermi dal rompere, dal distruggere qualcosa. Ero sempre ad un passo dal collassare e lasciare andare completamente la rabbia e l'ira. Ortros, invece, lui pensava di esserne capace. Lasciava andare la sua furia ogni volta che gli pareva, non importava se in casa c'era nostra madre, o nostro padre. A lui piace distruggere le cose... Ma non solo. Quel potere lo ha consumato ed è diventato un tutt'uno con quel mostro dentro di sé. --Quel giorno, quando abbiamo incontrato te, stavamo discutendo per l'ennesima volta... Clarisse era distrutta e io ero in procinto di fare del male al mio stesso fratello. E poi tu, hai parlato, mi hai detto di fermarmi e tutto nella mia mente si è calmato. La furia si è attenuata, assuefatta dalla tua voce. E ho capito cos'eri. -
Tom di voltò verso di lei con un sorriso rammaricato. -Sai come è stato sconfitto il cane a tre teste, nella mitologia? - le chiese e Lisa scosse la testa leggermente preoccupata. - Non so molto di mitologia. -
-Solo due riuscirono ad ammansirlo: Ercole, con il suo tocco capì che il segugio, non aveva bisogno di essere combattuto, ma di essere amato; e Orfeo, con la sua lira, riuscì a farlo tranquillizzare e a farlo piegare al suo volere. Tu sei la mia Lira. - spiegò in un sussurro.-Tutto ciò l'ha reso furibondo. Lui non poteva credere che la mia rabbia d' un tratto si fosse dissipata, nascosta in chissà quale parte di me. Credo che fosse solamente geloso...Io ero riuscito grazie a te a gestire quella bestia. -
-Credi che tenterà di fare del male?-
-Ha già iniziato...-
.
-Se lui è tornato, ci sarà un motivo.- Tom indirizzò lo sguardo verso Xander.
-Credi che sia qui per Talìa.- capì d'un tratto. I suoi occhi azzurri si sgranarono davanti a quella sua stessa affermazione. -Vuole lei!-
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His Soul Mate
Hombres LoboTalìa. Una giovane ragazza si ritrova a tornare a casa dopo anni. Per lei sembra tutto uguale. Eppure non capisce che qualcosa di diverso sta spaventando la valle con incidenti sempre più frequenti. Talìa si ritroverà a fare da spola tra il negozio...