18.

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Le sue morbide labbra si aprirono imprigionando fra loro il piccolo frutto rosso, ricoperto di cioccolato. La lingua ne uscì per qualche secondo, raccogliendo la crema dolce, con un mugolio di approvazione e piacere.
Alexander fissava con attenzione il viso estatico della donna fra le sue braccia.
Talìa sorrise con dolcezza, muovendosi leggermente sul suo petto, dove lui l'aveva imprigionata con amore. Aveva poggiato la guancia sul suo petto, mormorando con dolcezza.
-Devo ammettere che questa idea delle fragole è stata... -
-Fantastica? - concluse lui, sorridendo apertamente, mentre si infilava il pezzo di frutto in bocca e le scostava gentilmente una ciocca di capelli dal viso.
-Direi di sì. Se il tuo intento era quello di distrarmi ci sei riuscito pienamente. -
Ghignando leggermente si piegó sul suo viso, ad un soffio di labbra.
I loro occhi si incontrarono, abbracciandosi in un dialogo silenzioso.
-Questa storia è parecchio pericolosa.
Non voglio coinvolgerti. Sarebbe... Dio non posso pensare di coinvolgerti in tutto questo. Saresti in pericolo. Ed è l'ultima cosa che voglio.-
Gli occhi di Talìa si aprirono in un sussulto, sospiró un istante prima di parlare.
-Qui ti sbagli. Sono già coinvolta. Sto con te, sono la tua compagna... E se questa cosa è pericolosa come dici allora dovrei saperlo. Stiamo parlando di tutto ciò che ti riguarda, stiamo parlando di te. Io non sono una estranea, non escludermi. Io sono qui per te, per stare al tuo fianco.-
Alexander prese un profondo respiro, Talìa sollevandosi sul gomito, gli imprigionó il viso fra le mani, con la sua solita dolcezza.
-Sono innamorata di te. Voglio solo che ti fidi di me. -
Chiuse gli occhi poggiandosi a lei. Unendo la fronte contro la sua e prendendo un profondo respiro, arrendendosi completamente a quella bellissima donna; ammaliatrice, stupenda, dolce anima.
-La situazione è più complessa del previsto. Gli Anziani del consiglio.. Non sono disposti ad aiutarci.-
-Aspetta. Sei andato da loro l'altro pomeriggio, giusto? Cos'hanno detto?-
-Si. - sospirò, scuotendo la testa. - Per loro non è dispensabile chiedere aiuto al branco del nord. Credono siano attacchi isolati, nulla di cui preoccuparsi... -
-Attacchi?- Talìa si tirò su avvolgendosi nel lenzuolo,mentre Alexander si metteva seduto contro la testiera del letto.
-Hai curato Michael. -
-Intendi quel ragazzo...ma era caduto da... È impossibile aveva uno squarcio sulla gamba, era caduto. -
-Oh, no piccola. Non era caduto. Ma era stato ferito da una trappola in argento. I ragazzi alle prime trasformazioni si rendono conto poco del pericolo. Questa è un tipo di abilità che si acquisisce col tempo. -
-Intendi dire che... -
-È caduto dritto dritto in una trappola. È stata piazzata sapientemente, nascosta. Nemmeno io l'avrei quasi intravista. Michael di certo non è stato l'unico. Altri 5... "incidenti", sempre nello stesso modo, con stesse trappole. -
-Ma, chi? Chi potrebbe fare una cosa così?!- chiese, spostandosi verso il petto di Xander. Lui con dolcezza le carezzó le braccia ricoperte da pelle d'oca.
-Non ci sono tracce. Chiunque sia è molto bravo a nascondere le sue impronte e il suo profumo. -
-Ma anche tu sei stato ferito. È collegato anche... -
-Penso di sì. Stavo seguendo queste tracce, nella faresta, presso Markus Hill. Non mi sono accorto, forse con un piede ho fatto scattare qualcosa... Mi sono ritrovato con un buco all'addome. Quella trappola non sarà l'unica. E chiunque si trovi li sarà in Pericolo. Ho chiesto di non entrarvi, di restare nelle proprie case. Ma la luna piena si avvicina e non so per quanto i ragazzi possano stare senza correre nel bosco.-

His Soul MateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora