-Cos'hanno detto? -
Alex si voltò, il suo bellissimo sguardo blu inchiodó Talìa sul posto. Poi un largo sorriso si fece ad spazio sul suo viso serio.
-Non sanno come ho fatto... -
La ragazza scosse la testa. - Non capisco. -
-Non riescono a capire come diavolo sono riuscito ad avere una donna come te. Ho instaurato un patto con l'amministrazione: la riserva sarà nostra. Alcuni uomini la metteranno al sicuro e i ragazzi potranno trasformarsi liberamente. -
-Sono contenta. - sorrise Talìa, nascondendosi nel cappotto. Il clima era cambiato, poche giornate di sole e tanta pioggia in arrivo per quell'autunno. Alexander le sfiorò il viso con le dita, scostandole una ciocca di capelli.
-Vieni, ti porto a casa bambolina. - la sua felicità si trasmesse in quel tocco. Un lieve contatto di dita sulla pelle, capace di farla rabbrividire.
-In realtà dovrei tornare in negozio, zia Clarisse mi aspetta per l'inventario.-
-Bene, allora ti accompagno lì. Non vogliamo mica fare arrabbiare la nostra cara zietta...-ridacchiò, facendole cenno al pickup nero lucido parcheggiato a pochi passi da loro.
-Per fortuna.- sospirò lei, raggiungendo il lato del passeggero e aprendo la portiera per sedersi. -Non so se sarei salita volentieri sulla tua trappola mortale che chiami moto. Ma hai una valida alternativa.-
Xander rise, mettendosi al volante e accendendo il motore. -Hai paura di un motore a due ruote e non di una valle piena di esseri soprannaturali, piccola. -
-Non tutti gli esseri diversi sono pericolosi, lupacchiotto. Di te, per esempio, non ho paura.-
-Frase pericolosa, piccola. Potrei sempre decidere di mangiarti più tardi.- le lanciò un'occhiata ammonitrice con un sorriso ampio che gli illuminava il viso. Una lieve barba gli stava crescendo sul mento, rendendolo più sexy del solito, pensò Talìa. O forse era il suo corpo a provare sempre più attrazione e ardore nei suoi confronti. Xander guidò l'auto fuori dal parcheggio, allungando una mano per afferrarle teneramente la mano.
-Oh, ci spero.- rise lei. Quella giornata sembrava la più bella di tutte, anche se le temperature si erano raffreddate, lei sentiva questo bellissimo calore avvolgerle cuore e anima. Era innamorata persa di quell'uomo e niente avrebbe potuto frenare ciò che provava. Pochi minuti dopo, Xander aveva parcheggiato la sua enorme auto vicino al marciapiede della bottega della zia. Da galantuomo, fece il giro dell'abitacolo per aprirle la portiera. Talìa sorrise e appena appoggiati i piedi per terra fu trascinata fra le sue braccia con le labbra sulle sue.
-Ti passo a prendere più tardi.- sussurrò sulla sua bocca prima di imprimerle un'altro bacio e allontanarsi. -A dopo, amore.-
Talìa sorrise allungando il passo per salire sul marciapiede. Si voltò a pochi metri dalla porta di entrata, incrociando lo sguardo di Xander, ancora in piedi accanto al pickup.
-Xander! Ti amo.-
Lui rise di rimando, coprendosi d'un tratto gli occhi per un'improvviso bagliore. Un lampo di luce che per un solo momento gli aveva sottratto la vista. Sbattè le palpebre mettendo a fuoco la sua donna ancora ferma sul margine della strada. Ma le sue mani si stringevano attorno al busto, con il viso tremendamente pallido. L'espressione del viso era confusa e dolorante, gli occhi sbarrati e le labbra socchiuse in un grido muto.
-Talìa!- la donna cadde in ginocchio davanti ai suoi occhi ancora troppo sconvolti.
Sembrava che tutto si muovesse piano, a rallenatore, che persino il tempo fosse sconvolto. Si lanció di corsa verso di lei, cadendo in ginocchio verso la sua figura, a pochi centimetri dal suo corpo, prima che lei battesse la testa sul freddo cemento. Le braccia l'avvolsero cercando con le mani la ferita da cui proveniva il sangue che aveva imbrattato il tessuto della maglietta.
-Talìa!!!Tesoro mio. Andrà tutto bene, te lo prometto devi resistere. -
Il trambusto aveva attirato l'attenzione di alcuni passanti. La porta del negozio si aprì sbattendo furiosamente contro il muro, i vetri vibrarono per il colpo, mentre Clarisse usciva sconvolta dalla bottega.
Talìa sollevó lo sguardo verso di Xander in una muta preghiera, il dolore al fianco era lancinante, la lasciava muta e le tranciava il busto in una morsa stretta e indivisibile.
Si sentiva il corpo freddo, abbandonato, distaccato da sé. Come se ad un tratto lei si stesse separando dalla materia.
-Xander... - un debole sussurro fuoriuscì dalle sue labbra. Notó a stento che la zia le si era inginocchiata vicino e teneva le mani sospese sulla ferita.
-Talìa! Amore mio. Resta con me. Ti.. Ti prego, resta con me.- l'ultimo sussurro fu inghiottito dal buio.Avviso tutte, che I capitoli arriveranno un po' in ritardo d'ora in poi...
Perdonatemi.
Ma devo riuscire a fare un mucchio di cose in questo periodo.
A presto, xx

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His Soul Mate
WerewolfTalìa. Una giovane ragazza si ritrova a tornare a casa dopo anni. Per lei sembra tutto uguale. Eppure non capisce che qualcosa di diverso sta spaventando la valle con incidenti sempre più frequenti. Talìa si ritroverà a fare da spola tra il negozio...