-No certo che no, papà. -
Strinse il telefono fra la guancia e la spalla, ispezionano il pacchetto fra le sue mani. Suo padre dall'altro capo del telefono mentre le rivolgeva domande sempre più personali con la voce curiosa di un genitore in pensiero.
-"Tua zia mi ha detto che stai uscendo con un ragazzo. Tesoro... Almeno dimmi che è un bravo ragazzo.. " -
-Così adesso è la zia che fa la spia?!- ridacchió, afferrando un'insalata dal banco frigo e ponendola nel carrello. Aveva perso di vista Xander, in uno di quei reparti di vini e bevande in fondo al market. Si voltò alla sua ricerca ma non lo vide. Aggrottó le ciglia finendo di ispezionare e di comprare la frutta.
-" Piccola di papà.. "- Rise l'uomo, -"Promettimi che farai attenzione... Per qualsiasi cosa, io e tua madre ci siamo."-
Talìa sentì borbottare oltre la cornetta.
-"Tua madre dice che le manchi e che vuole vederti... Non so magari per il prossimo fine settimana?!" -
-Papà... Se questo serve ad assicurarvi che io stia bene... Vi aspetto. In fin dei conti è casa vostra, scommetto che a zia Clarisse verrà un infarto. E questo sarà davvero esilarante. A presto, vi voglio bene. -
-" Anche noi, tesoro. "-
Chiuse la telefonata, ponendo il telefono in borsa, si voltó in giro, alla ricerca del suo disperso. Era per caso affondato col Titanic? Oppure era stato catturanto da qualche alieno femmina con una cotta per lui?!
Sorrise, tornando indietro. Pochi passi fra gli scaffali e lo notó parlottare con un commesso, un giovane sui 20 anni dai capelli rossi e dalle lentiggini sul viso, con un gilet rosso.
Si avvicinó osservandolo di sottecchi.
-Vado sul sicuro con questo?! - domandó Xander osservando la bottiglia di vino bianco che aveva in mano.
-Si, signore. Conquisterà qualsiasi ragazza con quello. - rispose il timido commesso, con un accenno di rossore sulle guance. Sul sorriso di Xander nacque un sorriso, prima di voltarsi. I loro sguardi si incontrarono e questo bastò a far nascere in sé un incendio.
-Salve. - ridacchió Xander, rivolto a lei.
Talìa sorrise scettica.
Con chi diavolo stava parlando? .
- Forse non ci conosciamo, mi chiamo Xander. -
-Oh.... - rispose arrossendo. Ridacchió stringendogli la mano.
-Volevo solo dirle che è la donna più bella del market. E se...beh, se vuole cenare questa sera con me..-
Talìa rise, osservandolo. A volte era davvero un idiota... Ma era il suo idiota.
-Mi piacerebbe molto, ma ho sentito che ha già una ragazza.... - rispose lei con finto broncio. -Peccato però, mi sarebbe piaciuto molto. -
Talìa sorrise ammiccando, spostando lo sguardo sul suo corpo. Quel giorno indossava dei semplici jeans scuri, e una camicia rimboccati sulle maniche, che lasciava scoperte le braccia forti.
Alexander si morse le labbra con sguardo malizioso. Poco dopo l'avvinghió a sé baciandola sulle labbra.
-Credi che se ci fossimo incontrati così la prima volta, avresti scelto di darmi una possibilità?! -
-Credo che... Sarei scappata a gambe levate. Devo dire che sono tutt'ora tentata. - scherzó lei, mentre sul viso di Xander compariva un broncio.
Talìa posò le braccia attorno al suo collo, piegando la testa per incontrare i suoi occhi a pochi centimetri dalle sue labbra.
-Xander, sarei venuta con te anche se mi avessi portato dritta all'inferno. Tuttavia, non cambierei nulla del nostro primo incontro. Lo sai benissimo ciò che provo per te. Questi giorni...Queste notti dovrebbero essere state chiare.-
-Certo,certo. Ho solo paura di perderti... - confessó infine, con fronte aggrottata. - Morirei se tu te ne andassi... -
-Non mi perderai. Andiamo, amore, siamo qui in un market a fare la spesa, per la nostra cena. - abbassó la voce. - Abbiamo passato due giorni a fare l'amore... -
-Si, ma.. -
-Niente ma... Diavolo, dovrei essere io quella incerta su noi due, sei piombato nella mia vita come un fulmine a ciel sereno. Mi sono donata a te, anima e corpo. Mi sono innamorata di te, mi sono fidata e sto cercando di farti capire che non me ne andrò. Ma tu sei così cocciuto e alla fine ci ritroviamo a discutere in un market. In un Market! E quella signora li mi sta guardando come se fossi impazzita...Ci mancav.. -
-Ripetilo ancora.. - disse Alexander interrompendo il suo sproloquio, le sollevò il viso arrossato verso il suo.
-Cosa? Che quella donna ci sta fissando male?! -
-No, angelo. Quello che hai detto prima... - con un sorriso tentatore, le sfioró le labbra. - Voglio sentirtelo ripetere.-
Gli occhi di Talìa si aprirono e sussultó quando comprese ciò che gli aveva detto. Le era sfuggita una dichiarazione d'amore. Arrossì fino alle punte dei capelli, spostando lo sguardo.
-Tipico da me. Dovevo dirti che ti amo, nel reparto dei vini di un market qualunque. Ho superato di gran lunga gli appuntamenti super romantic... -
Alexander mise fine alle sue parole, baciandola appassionatamente sotto lo sguardo duro dei clienti del market che facevano la spesa.
-Non sei l'unica qui... Ti amo, piccolo angelo.- le sorrise raggiante alla sue espressione sbigottita.
-Adesso, sbrighiamoci a pagare, voglio tornare a casa e fare l'amore con te. Non sarò mai sazio, tesoro.-
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His Soul Mate
WerewolfTalìa. Una giovane ragazza si ritrova a tornare a casa dopo anni. Per lei sembra tutto uguale. Eppure non capisce che qualcosa di diverso sta spaventando la valle con incidenti sempre più frequenti. Talìa si ritroverà a fare da spola tra il negozio...