Il giorno dopo io e Shouto stiamo camminando in direzione ovest, quando sentiamo il rumore di decine di esplosioni provenire da circa trecento metri da noi, dietro un grosso grattacielo. Non sembrano causate da bombe lanciate dagli aerei, visto che non se ne vede neanche uno in lontananza. Non sembrano neanche granate o bombe incendiarie.
" Possibile che siano... "
" Sì. " Shouto si carica l'M16 sulle spalle. " Sono i due di cui ci ha parlato il soldato. "
" Che strategia proponi? "
" Non sei tu quello che propone le strategie? "
Lo guardo perplesso.
" Scusa. Volevo solo sdrammatizzare. "
Mi lascio scappare un sospiro sconsolato. Shouto e lo humor erano proprio agli antipodi.
" Va bene. Allora: il nostro obbiettivo si trova dietro quel palazzo. Vista la sua pericolosità credo che dovremmo eliminarlo a distanza, quindi utilizzeremo l'edificio come punto sopraelevato per piazzare il cecchino. "
" Ottima idea. Andiamo. "
Entriamo nell'edificio e ci posizioniamo in modo da avere una buona visuale sul campo di battaglia. C'è un intero plotone di soldati, la maggior parte di questi ferita o moribonda in una pozza di sangue. Tutt'intorno i palazzi sono ormai ridotti in macerie.
" Deve essere opera di un quirk. Non sarebbe possibile distruggere una città così solo con delle bombe. "
Parte un'altra esplosione, questa volta alla nostra destra, e vediamo alcuni soldati saltare in aria per poi ricadere in terra con un tonfo. Si solleva un gigantesco polverone e per alcuni secondi non riusciamo a vedere più nulla. Shouto solleva l'occhio dal mirino per poi ribattere scocciato:
" C'è troppo fumo. Non riesco a vederli. "
" Mi sa che dovremmo affrontarli a terra, allora. "
" Ma sei scemo? Hai visto che cosa stanno facendo a quei soldati? "
" Abbiamo altre possibilità? "
Dopo alcuni secondi di riflessione Shouto sospira e annuisce. Si mette l'M16 in spalla, mentre io prendo il semiautomatico. Usciamo dall'edificio distrutto e cominciamo a costeggiarlo. Fortunatamente non si sono ancora accorti di noi. Almeno avremo avuto l'effetto sorpresa.
Ci appostiamo dietro una macchina, appena in tempo perchè uno dei due ribelli venga fuori.
Credo abbia anche lui la mia età, ma è molto più alto e muscoloso di me. I suoi capelli rossi svettano verso il cielo e la sua pelle sembra fatta di pietra. Probabilmente è quello il suo quirk. Indossa l'uniforme militare, ma ha una fascia rossa legata alla manica destra.
Il simbolo dei ribelli.
Un pugno di uomini si lancia all'attacco, ma i proiettili non riescono a scalfire la sua pelle. Con mosse agili si avvicina ai soldati e li fa fuori uno dopo l'altro con l'aiuto di una coppia di lunghi coltelli e lasciando i suoi avversari a terra, boccheggianti.
Shouto prende la mira e comincia a colpirlo una, due, tre volte, ma la sua pelle non subisce neanche un graffio. Il ragazzo si gira verso di noi e quando vede Shouto comincia a correre nella nostra direzione.
" Shouto, dividiamoci! "
" Cosa? "
" Occupati tu di lui! Se l'altro ci arriva alle spalle siamo morti! E' meglio eliminarli in questo modo, fidati! "
Shouto sembra contrario, ma alla fine cede e comincia a correre in direzione del ragazzo di pietra, lasciando a me il tempo di andare dalla parte opposta, verso la fonte delle esplosioni.
Mi accorgo che è sempre più difficile avanzare in mezzo a quelle detonazioni. Anche se non sono dirette verso di me, hanno una potenza spaventosa. Ho dovto usare il mio quirk per arrivare in una posizione favorevole e riuscire a vedere qualcosa.
Non mi sono sbagliato. Quelle esplosioni sono causate da un quirk molto potente. Posso riuscire a scorgere la figura di un ragazzo con l'uniforme dei ribelli e un paio di guanti di pelle nera che scaglia esplosioni contro i soldati in fuga. E' sorprendente che abbia un quirk così potente.
Prendo il binocolo per poter studiare meglio la situazione, ma appena guardo attraverso le lenti mi sale un groppo in gola.
Quei capelli biondo grano sparati da ogni parte, quel corpo muscoloso, quegli occhi color rubino, li avrei riconosciuti dovunque.
" KACCHAN! "
" DEKU? "
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War || Katsudeku ||
FanfictionIzuku Midoriya non si sarebbe mai aspettato di finire sul campo di battaglia. La sua infanzia a Salem insieme a sua madre, però, è ormai un ricordo lontano, impregnato da una dolorosa e straziante malinconia che lo accompagnerà in ogni momento, alme...