Capitolo 32

434 51 6
                                    

" Ohh... Che cazzo di mal di testa. "
" Midoriya... Cosa è successo ieri notte, si puó sapere? "
" Nulla di particolare " rispondo. Sei appena uscito dal bagno, mentre gli altri si sono giá svegliati da un pó. Non ho quasi chiuso occhio da ieri, ma non sono eccessivamente stanco. Abbasso lo sguardo sul tavolo della cucina.
" Avete solo esagerato un pó col liquore, sebbene ve lo avessi detto. "
" E me ne pento amaramente. Ho una fame da lupi adesso. " Mirio apre lo scaffale della dispensa per tirare fuori un barattolo di latta.
" Chi ha voglia di pesche sciroppate? "
" Per stavolta passo. "
" Pure io non sono del tutto in me... Quella roba era alcool allo stato
puro. "
Kirishima si sistema i capelli scarmigliati, per poi farti un cenno con la mano. Tu, con una faccia spaventosa, ti siedi vicino a me. Trattengo il respiro.
Ti prego, ti prego, ti prego.
Non dire nulla.
" Oi, Kirishima. Che è successo ieri sera? "
Non riesco a trattenere un sospiro di sollievo.
" Eri andato su tutti i fronti, amico. Hai vomitato per tutto il salotto.
Eri così debole che Midoriya ha preferito lasciarti in bagno. "
Dopo le parole del rosso ti volti verso di me. I tuoi occhi diventano due fessure.
Alzo lo sguardo.
" Non potevo certo lasciarti in un mare di vomito, mi sembra. "
Per tutta risposta mi lanci uno "tsk" scocciato, per poi distogliere lo sguardo.
Appena smetti di guardarmi sento come se qualcosa dentro di me si fosse rotto, improvvisamente. Perchè sto così? Dovrei considerarmi fortunato per essere vivo e nella stessa stanza con te senza che tu mi faccia esplodere.
Sará la stanchezza. Sará che sono ancora un pó scosso per il ritrovamento del libro, oppure per quello che hai fatto...
Al solo ricordo sento un brivido percorrermi la schiena. Nessuno sembra accorgersene, tranne te. Mi guardi un pó stranito, per poi fare spallucce e continuare a parlare con Kirishima, mentre io decido di starmene un pó in disparte per preparare l'incursione per il salvataggio di Shouto.
Non posso permettermi il minimo errore.
" Tamaki, hai per caso visto un foglio e una penna qui in giro? "
" Ora che mi ci fai pensare... Ah, sì. C'è un vecchio studio al piano di sopra. Credo che lì possa trovare quello che cerchi. "
Annuisco, per poi fiondarmi su per le scale.
" Seconda porta a destra! "
Io peró sono giá dentro la piccola stanza, non illuminata. Apro le imposte con non poca fatica, e quando ci riesco noto uno spesso strato di ruggine sui perni metallici. La luce mattutina illumina una piccola scrivania di legno chiaro tutta impolverata. Noto subito quello che mi serve, lo raccatto velocememte e scendo a piano terra, dove in soggiorno mi aspettano Nejire e Mirio che stanno giocando a poker con un mazzo di carte trovato in casa. Mi guardano incuriositi mentre mi siedo a tavola, poggiando il foglio sul tavolo e brandendo la penna biro.
Immediatamente mi si riversano nel cervello una miriade di ricordi, tutti risalenti a Hawkins: la mensa, la mia cella e quella di Shouto, i vari padiglioni di allenamento, il poligono di tiro. È come se ci stessi camminando dentro ancora una volta, tra quei corridoi grigi e le stanze splendenti e monocolori. Provo un forte ribrezzo, ma mi autoconvinco a non aprire ancora gli occhi. Richiamo a me tutti i particolari meno importanti, e a mano a mano sul foglio comincia a distinguersi quello che un tempo era stato il mio mondo. I contorni dei muri, le porte e i sistemi di sicurezza, persino le luci a led. Tutto accompagnato da nomi frettolosi scritti con la penna, mentre cerco di rimanere al passo con la mia mente.
Intanto tutti mi si sono avvicinati, curiosi. Non apro gli occhi, ma riesco a percepire benissimo la loro presenza e i loro respiri tutti intorno a me.
Ma non devo distrarmi.
Vago ancora per tutta la base, fino a quando non mi sembra di aver intrappolato sul foglio tutte le informazioni possibili. A quel punto apro gli occhi, per poi trovarmi davanti a una mappa dettagliata della base.
Kirishima la prende in mano, stupito. Ha la bocca leggermente aperta mentre guarda la piantina, per poi sorridermi.
" Wow, Midoriya! Ti ricordi proprio tutto! "
Ridacchio.
" Beh, ci ho passato due anni lì dentro,
quindi... "
Intanto anche tu ti sei avvicinato alla mappa, e di conseguenza a me.
" Fammi vedere. "
Ti passo il foglio, che tu prendi subito e cominci a scrutare con interesse. Un ciuffo ti si scosta in mezzo agli occhi, mentre il tuo viso assume un'espressione concentrata.
Mi rivolgo verso Mirio, che sta arrivando dalla cucina.
" Con questo potremmo pianificare piú nel dettaglio il salvataggio di Shouto, anche se le mie conoscenze sono limitate al piano terra e al cortile. Spero che possano essere
utili. "
" Scherzi?! Per noi in questo momento è una manna dal cielo! " Posa gli occhi anche lui sulla mappa, con un gran sorriso stampato in faccia. " Ti sei ricordato persino i sistemi di sicurezza e i turni delle sentinelle! Sono io che dovrei ringraziarti, piuttosto! "

Abbiamo cominciato da un pó a definire i dettagli del piano, aiutandoci con la mappa che ho fatto. Siamo tutti seduti al tavolo della sala da pranzo, mentre dalla finestra leggermente aperta entra un soffio di aria mattutina. Rido di gusto a una battuta di Kirishima, quando sento un rumore di passi provenire dall'esterno. Improvvisamente zittisco gli altri, invitandoli ad ascoltare.
I passi si fanno sempre piú vicini, fino a fermarsi davanti alla porta d'ingresso.
Tiro fuori il coltello che mi porto sempre in tasca. Anche Kirishima e Mirio hanno dei piccoli pugnali, mentre Nejire prende in un istante tra le mani la pistola appoggiata alla cassettiera di fianco a lei. Ci avviciniamo cautamente qlla porta, mentre chiunque sia lì fuori comincia a bussare sempre piú forte, tanto che pensiamo che i cardini possano non tenere. Mi avvicino alla maniglia, mentre Nejire mi copre da dietro. La mia mano tremante ruota lentamente il pomello, mentre tutti nella stanza trattengono il respiro. La porta si apre con un cigolìo, mentre mi sposto di lato e alzo il coltello.
" Gran Torino? "


War || Katsudeku ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora